Sviluppato da LeJunesArt e pubblicato da Ratalaika Games, Roll the Cat è un puzzle game dove – letteralmente – dovrai far rotolare dei gatti panciuti e decisamente pigri. Noi ci siamo allenati a far rotolare gatti con la nostra Nintendo Switch e siamo pronti a condividere la nostra recensione. Pronto ad affrontare una serie di sfide per concedere al tuo gatto il meritato (?) riposo?
Roll the Cat – date una cuccia a quel gatto!
Come altri titoli del calibro di Slap the Rock o Taqoban, Roll the Cat è un puzzle game incentrato su un’unica tipologia di sfida ripetuta dall’inizio fino alla fine (lungo l’arco di cinquanta livelli). A differenza degli altri titoli, Roll the Cat fornisce anche una debole narrativa che strizza l’occhio soprattutto agli amanti dei gatti e ai videogiocatori che convivono con uno o più felini. Parliamoci chiaro, nessuna storia stravagante, si tratta semplicemente di una protagonista anonima che non riesce a dormire perché i suoi gatti – inizialmente due – non prendono sonno.
Come fare per risolvere il problema? Semplice: mandarli a dormire. Ma i gatti, si sa, sono pigri e quindi sta all’eroica protagonista eseguire le dovute manovre per far dormire i gatti pasticcioni. L’espediente narrativo utilizzato sono poche immagini – seppur ben realizzate – statiche dove ci sono i gatti e man mano si aggiungono delle piccole note con tanto di frecce che vanno a indicare alcune particolarità dell’episodio.
Chi ha un gatto, si riconoscerà in queste brevissime scene e probabilmente si ritroverà anche a sghignazzare. Purtroppo però, le scene sono decisamente poche ma d’altronde il gioco stesso ha una durata scarsa (una manciata d’ore salvo eventuali “blocchi”). In ogni caso, come avrai intuito, Roll the Cat è un gioco che punta tutto sul gameplay e quindi andiamo ad approfondirlo!
Gameplay
Roll the Cat ha un gameplay semplicissimo e una tipologia di enigmi altrettanto accessibile e già vista e rivista in numerosissimi videogiochi tra cui Pokémon (le sfide delle palestre sono famose per le varianti di mini giochi). In pratica, lungo l’arco di 50 livelli, ci sarà richiesto di spostare due gatti su altrettante cucce. I livelli sono in 2D, con visuale dall’alto e dalle dimensioni quasi sempre contenute. Si tratta sempre d’interni di una casa ove gli elementi si riciclano all’infinito di livello in livello cambiandone, ovviamente, la collocazione.
Noi comandiamo la protagonista della storia che potrà muoversi di casella in casella (il gioco è diviso in piccoli quadrati) e spostare i gatti ciccioni e pigri (nonché immobili). Per spostare i felini, basterà andarci contro e loro si sposteranno di una casella a seconda della direzione in cui gli andiamo incontro. Il livello viene superato quando ogni gatto sarà su una cuccia – e quindi a dormire. I primi dieci livelli sono una passeggiata ma poi le cose iniziano a complicarsi e in alcuni bisogna prendersi del tempo per ragionare. Non tutti sono intuitivi e la sfida è, a conti fatti, tutta lì.
Il gioco offre anche la possibilità di ricominciare il livello premendo semplicemente un tasto e sì, lo userete spesso soprattutto quando i gatti aumenteranno. Inoltre, per cercare di variare la situazione, a circa metà gioco saranno introdotti dei tubi monodirezionale in cui infilare il gatto che rotolerà così con una lenta autonomia fino alla fine del tubo.
Purtroppo, c’è da segnalare che il gioco non si sforza molto per offrire variazioni di della formula base, limitandosi a un forte riciclo estetico e di gameplay. Questo rischia di stancare presto oltre che di creare una forte frustrazione e un prematura abbandono da parte di chi non è avvezzo al genere. Viceversa, gli amanti dei puzzle troveranno un gioco semplice e dal buon livello di sfida seppur breve e monotono.
Grafica e Sonoro
Graficamente parlando il gioco non è male, i dettagli – soprattutto dei felini – sono ben realizzati e con queste anche le piccole animazioni. Purtroppo il gioco esaurisce abbastanza presto il suo potere visivo, limitandosi a richiamare gli stessi elementi ancora e ancora, da inizio alla fine. Stessi colori con piccole variazioni, quasi gli stessi mobili e, ovviamente, stessi gatti (i felini restano gli stessi, aumentano solo di numero). Si poteva sinceramente fare di più.
Stesso discorso per il sonoro che diventa presto ripetitivo e il gioco sembra esserne a conoscenza tanto che, tra i pochi comandi a disposizione, ne abbiamo uno per rendere il gioco muto, silenziando così la traccia musicale. Probabilmente serve per chi cerca di concentrarsi (?) o per evitare una monotonia anche uditiva che è comunque presente.