Digimon Survive è sul mercato da poco più di una settimana e ha già fatto discutere tantissimo di sé. Da una parte abbiamo utenti soddisfatti dal mix di generi innovativo per la serie, mentre dall’altra gli ormai purtroppo immancabili del review bombing. Oggi fortunatamente su metacritic il gioco sta ottenendo una media punteggio più che meritata.
Leggendo le recensioni negative su Digimon Survive, non si può dire che siano state tutte false; difatti alcune lamentavano della scarsa presenza di Digimon e delle loro linee evolutive, mentre altre della poca parte dedicata alle sezioni GDR. Certo però è che leggerne alcune ti fa davvero capire a che bassissimo livello sia arrivata una parte dell’utenza. Tornando a noi, partiamo con la recensione dal nostro punto di vista.
Digimon Survive: mostri digitali dai toni dark
Avendo puntato molto sulla componente visual novel, soprattutto in termini di quantità, Digimon Survive deve fare della sua trama uno dei punti di forza, se non il principale, e in questo ci riesce benissimo. La storia, anche se inizialmente lenta, riesce comunque a installare dentro al giocatore quella curiosità di andare avanti, di leggere riga dopo riga l’evoluzione degli eventi e di ponderare le nostre scelte a seconda di questi ultimi.
Ci limiteremo a raccontare la parte iniziale di Digimon Survive, ovviamente senza alcuno spoiler rilevante, e comunque di eventi che accadono nella prima ora di gioco, in modo da far capire i toni dell’avventura.
La storia ha inizio con un evento abbastanza inquietante: due ragazzini, fratello e sorella, sono inseguiti da una non meglio specificata entità in un bosco infestato dalla nebbia. Messi alle strette da questo pericolosissimo nemico, i due vengono soccorsi da altre creature, le quali però pur combattendo con tutte le loro forze non riescono ad avere la meglio su nemico. Qui tra urla di paura e angoscia, la sorella decide di sacrificarsi per permettere al fratellino di fuggire, e viene catturata dal mostro.
Gli eventi quindi passano al protagonista principale, un ragazzino delle medie di nome Takuma, il quale si appresta a partire per una gita scolastica con tanto di campeggio, assieme ai suoi compagni di classe. Arrivati sul luogo però, il gruppo deve percorrere un tratto a piedi, in quanto dei misteriosi eventi atmosferici anomali come neve in primavera e scosse di terremoto, stanno bloccando l’accesso ai veicoli. Mentre sono alla ricerca di alcuni loro compagni al momento introvabili, vengono sorpresi da una forte bufera e cercano riparo all’interno di una galleria abbandonata.
Il gruppo decide di percorrere la galleria, in quanto l’unica via che anche gli studenti scomparsi avrebbero potuto seguire. Con loro enorme sorpresa, una volta usciti dalla breve galleria non solo non c’è nessuna traccia di neve, ma il tutto sembra un po’ anomalo. Trovato un santuario, scoprono che i racconti narrano del luogo come essere vietato ai bambini, perché in passato venivano usati come sacrificio per alcune creature in modo da placarne la ferocia.
Ancora nessuna traccia degli studenti scomparsi; il santuario e il bosco vengono ricoperti da una nebbia fittissima; delle creature attaccano il gruppo.
Con molte linee di dialogo come classico delle visual novel, Digimon Survive corre in aiuto a tutti coloro che non masticano molto bene la lingua inglese, con un adattamento in italiano per quanto riguarda i sottotitoli. Purtroppo però Bandai Namco non perde la cattiva abitudine ormai mostrata anche su titoli come Scarlet Nexus e Dragon Ball Z: Kakarot, di commettere errori grammaticali e di lettering; nulla che renda effettivamente incomprensibile i contesti, ma di certo non fa piacere ritrovarsi davanti a errori o dialoghi tagliati che invece di andare a capo continuano fuori dallo schermo.
Gameplay da visual novel
Come lo stereotipo del genere vuole, anche Digimon Survive non stravolge gli schemi standard di gameplay del genere, però offre alcune interessanti aggiunte, come l’uso della fotocamera del cellulare che può rivelare “interferenze” invisibili a occhio nudo le quali, una volta investigate, potranno offrirci oggetti oppure linee di dialogo ed eventi segreti.
Per il resto semplicemente si interagisce con i presenti sullo schermo e si prendono delle decisioni. Queste scelte andranno a incidere notevolmente sugli eventi raccontati nella storia e sul finale che andremo a scoprire (tanto per rimarcare i toni dark, i protagonisti possono morire), oltre che aumentare o meno l’affinità con i vari personaggi e le sfaccettature del nostro carattere. Proprio il sistema di relazioni è fondamentale in Digimon Survive, in quanto andrà a influire anche con i bonus, le abilità e le evoluzioni disponibili nella parte gioco di ruolo.
GDR a turni classico
In aggiunta alla parte visual novel, Digimon Survive offre una componente da gioco di ruolo tattico a turni che, pur non differenziandosi per innovazione, riesce a divertire e a offrire una buona profondità. Il fattore che le nostre unità siano i nostri amati mostri digitali aiuta e non poco il tutto; anche se di base ogni protagonista avrà un digimon personale, potremo infoltire le nostre fila convincendo altri Digimon a unirsi alla nostra causa, con un sistema che ricorda molto quello delle Persona in Persona 5.
Durante la battaglia potremo parlare con i diversi nemici, fatta eccezione per alcuni, i quali ci faranno delle domande; rispondendo correttamente e riempiendo la barra di gradimento, potremo chiedere al mostriciattolo in questione di unirsi a noi, mentre non rispondere correttamente manderà il nemico in furia.
Ogni Digimon avrà a disposizione le classiche funzioni di attacco, difesa e abilità, assieme all’opzione di evoluzione. Evolvere un Digimon gli darà accesso a statistiche potenziate e nuove abilità, ma avrà un costo in PS a ogni turno. Una volta finiti i PS l’evoluzione terminerà. Ogni Digimon avrà diverse linee evolutive e questo offre una maggiore profondità strategica durante le battaglie. A livello di difficoltà normale però, un giocatore familiare con questo genere non avrà molte difficoltà.
Le battaglie offerte dall’avanzare della storia sono poche, mentre per allenare i nostri Digimon, ottenerne di nuovi e staccare dalle sezioni visual novel, Digimon Survive ci offrirà la possibilità di accedere a battaglie libere, nelle quali troveremo diversi Digimon a seconda del nostro punto nella trama.
Tecnicamente
Il comparto grafico di Digimon Survive è davvero molto apprezzabile sia nelle fasi da visual novel che in quelle da GDR, con le prime che non si fossilizzano solo su immagini statiche e scritte, ma hanno spesso un taglio dinamico che aiuta a immergersi di più nella trama. Il sonoro è davvero buono, con un doppiaggio in lingua originale e alcuni brani che rimarranno in testa per parecchio tempo (ad esempio quella del menù principale).
I problemi, come accennato prima, vengono fuori sull’adattamento nella nostra lingua; anche se non inficiano la godibilità generale, non è bello vedere delle linee di testo che finiscono fuori dallo schermo o degli errori di traduzione grossolani, soprattutto se stai parlando di un brand come i Digimon e a maggior ragione di una visual novel.
La poca varietà dei Digimon presenti, può essere anche giustificata dal mix di generi di Digimon Survive, mentre personalmente ho trovato le linee evolutive scelte poco ispirate.
Rimane comunque un ottimo gioco a patto di non odiare le visual novel.