Recentemente mi è capitato tra le mani 60 Parsecs, un titolo sviluppato da Robot Gentleman e attualmente disponibile su Steam che mi ha catturato fin dai primi istanti di gioco.
Dopo ore di gameplay intensivo e tante partite passate a sopravvivere nell’ambiente ostile di una navicella spaziale, sono finalmente pronto a riportarti ogni mia impressione. 60 Parsecs mi sarà piaciuto, o ci sono alcuni difetti insormontabili?
60 Parsecs: un’esperienza di sopravvivenza a 360 gradi
Prima di iniziare con la recensione vera e propria come sempre voglio ritagliarmi un piccolo spazio per introdurti il gioco. 60 Parsecs non è altro che un gestionale davvero particolare, dove sarai chiamato a sopravvivere insieme al tuo equipaggio in mezzo allo spazio.
Ti ritroverai infatti a bordo di una piccola navicella spaziale con poche provviste e qualche piccolo oggetto utile, e sarai tu a dover rispondere a tutti gli imprevisti giornalieri, razionando il cibo e cercando in ogni modo di sopravvivere alle avversità. Riuscirai a portare il tuo equipaggio alla salvezza o morirai nell’immensità dello spazio?
Un 60 Seconds rinnovato
Per descrivere al meglio questo 60 Parsecs non posso fare altro che avvisarti fin da subito che si tratta del vero e proprio successore spirituale di 60 Seconds, che nel caso non lo conoscessi è un titolo molto simile pubblicato dagli stessi sviluppatori.
60 Parsecs infatti rivisita tutti quegli aspetti che avevano contribuito a rendere il suo predecessore un vero successo, modificandone le ambientazioni e aggiungendo qualche meccanica di gioco davvero curiosa.
Nel concreto cosa sarai chiamato a fare? L’obiettivo è semplice: sopravvivere. Ciò non significa che sarà altrettanto semplice portarlo a termine. Ritrovandoti su una navicella spaziale con risorse limitate, dovrai fare bene attenzione a come razionare le provviste e soprattutto come recuperarne delle altre.
Innanzitutto avrai bisogno di zuppe, il cibo che ti accompagnerà per tutta la tua sopravvivenza. Non dovrai mangiare tutti i giorni, ma fai attenzione perché le scatolette si esauriscono più in fretta di quanto pensi, specialmente se il tuo equipaggio risulta essere al completo, per un totale di 4 persone.
Ovviamente mangiare non sarà la tua unica attività. Avrai anche a disposizione una serie di oggetti che ti aiuteranno nella tua avventura, tra cui medikit per guarire da eventuali malanni o ferite, libri adatti a documentarsi su ciò che ti circonda, radio per comunicare con l’esterno, armi per difenderti e giochi per svagarti e mantenere la tua sanità mentale.
Stare isolati in una piccola nave non è di certo semplice, gli imprevisti sono molti, i nemici altrettanti e anche riuscire a non impazzire è una piccola impresa. Per questo ti serviranno diversi strumenti. Come ottenerli però?
Semplice: avrai a disposizione spedizioni, di cui però parlerò in un paragrafo dedicato, e anche un sofisticato sistema di crafting. Questa è proprio una delle meccaniche innovative che ho maggiormente apprezzato di 60 Parsecs e che è stata proprio aggiunta in questo nuovo capitolo.
Grazie alla macchina del crafting, potrai realizzare nuovi oggetti, ma anche effettuare l’upgrade di quelli che possiedi già e addirittura ripararli in caso di guasto. Ti assicuro che si tratta di una sicurezza non indifferente, cerca solo di non restare a corto di materie prime, perché ogni crafting avrà il suo costo! Ma anche questo verrà approfondito più avanti.
All’esplorazione di pianeti sconosciuti!
Come anticipato, un aspetto fondamentale di 60 Parsecs sono le esplorazioni. Dopo qualche giorno di viaggio nello spazio, troverai infatti un pianeta e sarà una tua scelta se atterrarci o meno. Proseguire potrebbe farti raggiungere mondi più prosperosi (nel gioco ne sono presenti 3 differenti) ma prima di prendere la tua decisione, controlla bene di avere le risorse necessarie per continuare a viaggiare!
Nel momento in cui deciderai di atterrare su un pianeta, potrai finalmente partire all’esplorazione come un vero astronauta! Potrai infatti scegliere un membro dell’equipaggio da mandare all’esterno e affidargli eventualmente un qualche tipo di equipaggiamento per sopravvivere.
Ovviamente organizzare queste spedizioni in maniera frequente è fondamentale: dovrai infatti andare alla ricerca di zuppe aggiuntive, ma anche di alcuni oggetti utili e ovviamente di tutte quelle risorse necessarie per lo strumento di crafting.
La strategia è fondamentale, scegliere l’esploratore giusto per la giusta zona ti garantirà maggiori risorse e una maggiore probabilità di portare a termine la spedizione. Perché ovviamente, c’è anche sempre la possibilità di perdere qualcuno tra i pericoli dello spazio!
Ma il capitano giusto quale sarà?
Per comprendere a pieno la complessità di 60 Parsecs è essenziale parlare delle abilità. Ogni personaggio avrà infatti tre statistiche: forza, intelligenza e agilità. Nessuno potrà spiccare in tutte, proprio per questo assegnare i giusti compiti al tuo equipaggio sarà fondamentale.
Sei pronto per una spedizione in un territorio carico di mostri pericolosi? Forse qualcuno che fa della forma fisica il suo punto di forza fa proprio al caso tuo! Ti ritrovi invece ad affrontare un guasto tecnico della tua navicella che necessita di essere riparata? Chiama a rapporto il tuo membro più intelligente!
Insomma, mai sottovalutare questi aspetti. Inoltre tieni a mente che ha inizio partita sarai anche chiamato a scegliere un capitano: una scelta che non devi affatto sottovalutare.
Ricordati che sarà il capitano a guidare la tua gente e a risolvere determinate situazioni diplomatiche e non. Quale approccio vuoi quindi adottare? Un leader forte e vigoroso, o qualcuno in grado di risolvere i problemi con l’astuzia e l’intelligenza?
Bada bene perché essere un buon capitano è essenziale. Il morale del tuo equipaggio dipenderà da questo. Se si fideranno di te, ti seguiranno ciecamente seguendo i tuoi ordini. Altrimenti preparati a sottoposti insubordinati pronti a fare sciopero!
Insomma, in 60 Parsecs la strategia e la pianificazione sono essenziali, ogni piccolo errore potrebbe mettere a repentaglio la tua esistenza. La sfida è alta e senza dubbio rende il titolo ancora più interessante!
Mille imprevisti, ma la scelta migliore qual è?
Ti ho già accennato diversi aspetti di 60 Parsecs, ma non pensare che sia finita qui. Questo gestionale dalle mille possibilità ti metterà infatti di fronte a una serie di scelte giornaliere dalle quali non potrai sottrarti!
Vivendo nello spazio ti renderai presto conto che gli imprevisti non mancano affatto. Alieni ostili pronti ad attaccare, animali mutanti potenzialmente infetti, strane costruzioni ritrovate sulla superficie del pianeta, tempeste violente, comunicazioni radio inquietanti e non solo. Ogni giorno sarai chiamato a risolvere problemi e prendere decisioni.
Preferisci scacciare il nemico con un’arma o negoziare sperando di poter ricavare un’alleanza? Preferisci mangiare in funghi strani che potrebbero aiutarti a sopravvivere, o bruciarli per paura che siano velenosi? Sarà meglio bloccare la porta con del nastro isolante o prepararsi a respingere gli intrusi con un’ascia?
Ogni scelta avrà ripercussioni. Talvolta otterrai enormi vantaggi, altre volte ti ritroverai invece in situazioni difficoltose o verrai addirittura annientato. Nulla è come sembra nello spazio!
Tutte queste scelte regalano a 60 Parsecs la possibilità di non annoiare mai. Ogni partita è diversa, gli imprevisti non sono mai gli stessi e potrai sempre provare a cambiare determinate scelte effettuate in precedenza per scoprirne le conseguenze. Non si smette mai di imparare, quando si cerca di diventare un capitano in grado di portare alla salvezza il proprio equipaggio.
Tante modalità tra cui scegliere
In 60 Parsecs avrai diverse modalità a disposizione, per la precisione ben 3, molto simili a quelle già presenti in 60 Seconds. Survivals ti permetterà di iniziare la partita direttamente sulla navicella, con un equipaggiamento e un equipaggio randomico che ti garantirà di iniziare la tua sopravvivenza al meglio.
La seconda modalità, Voyagers, è invece quella a mio parere più interessante e perché no, anche divertente! Prima di trovarti in balia dello spazio infatti, sarai a bordo di una base spaziale pronto ad assistere alla sua esplosione. Spetterà a te salvarti!
Sei quindi pronto al tuo ultimo minuto a disposizione? Avrai infatti 60 secondi di tempo per raccogliere tutti gli oggetti che ti possono servire, e lanciarli nella navicella. Radio, libro, medikit, risorse e tanto altro, ma non dimenticare anche le zuppe e soprattutto raccogli anche qualche membro dell’equipaggio, che ti aiuterà nella tua sopravvivenza.
Finiti i 60 secondi la partita inizierà esattamente con ciò che avrai raccolto. Sarai stato bravo a recuperare le provviste o avrai segnato la fine della tua gente? A mio parere questa modalità permette a pieno di godersi 60 Parsecs, preparandoti con l’adrenalina alle stelle al tuo piccolo lungo viaggio!
Infine, la terza modalità Mission è esattamente come suggerisce il nome. Verrai posto di fronte a diversi obiettivi da raggiungere per la sopravvivenza, che tu dovrai portare a termine. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Preparati a lunghe sessioni di gioco
60 Parsecs è senza dubbio un titolo ben realizzato e ricco di possibilità, penso che tu ormai lo abbia capito leggendo questa recensione. Ciò non significa che sia completamente esente da difetti o che faccia per tutti.
Se vuoi provare 60 Parsecs infatti devi essere preparato a lunghe sessioni di gioco. Una partita, portata a termine fino al salvataggio del tuo equipaggio, può durare anche più di un’ora. E diciamo che un’ora di scelte, di lettura di diario di bordo e di razionamento di risorse potrebbe anche non fare al caso di tutti i player.
60 Parsecs dopotutto non presenta azione all’ultimo sangue o un trama avventurosa e intrigante. Sarai semplicemente chiamato a monitorare la situazione e prendere decisioni, come un vero capitano rinchiuso in una navicella di qualche metro quadrato. E a lungo andare una partita di un’ora e mezza potrebbe anche stancare.
Perciò seppur il concept e la realizzazione siano a mio parere eccellenti, pensa bene ai tuoi gusti prima di procedere con l’acquisto, perché non metto in dubbio che per qualcuno il titolo possa anche risultare abbastanza noioso!
Manca l’italiano
Se il difetto di cui ho parlato prima è prettamente legato ai gusti personali di ogni giocatore, quello che ti sto invece per riportare ora è a mio parere un enorme ostacolo: 60 Parsecs non presenta l’italiano!
Sono molti i titoli che non hanno ancora ricevuto il supporto alla nostra lingua, ma in 60 Parsecs la mancanza si fa sentire non poco. Ogni giorno infatti ti ritroverai pagine e pagine di diario di bordo da leggere, accompagnate da lunghe spiegazioni di imprevisti e situazioni che ti pongono appunto davanti a delle scelte.
La lettura e la comprensione è praticamente alla base del gameplay di 60 Parsecs, anche quando si tratta di spedizioni o di crafting, ma soprattutto quando si tratta di decisioni.
Insomma, per giocare il titolo devi avere assolutamente un’ottima conoscenza dell’inglese. Se riesci a comprendere tranquillamente testi in lingua inglese a un livello intermedio, ti direi che sei a cavallo. Se sei abituato a guardare serie tv e film in lingua originale, vai assolutamente tranquillo. Ma se sei consapevole di avere difficoltà, purtroppo 60 Parsecs è da scartare a prescindere.
Un vero peccato a mio parere, in quanto il gioco è senza dubbio un piccolo gioiello, e se ti piace il genere sarebbe davvero triste doverci rinunciare per la mancanza di traduzione!
Grafica e sonoro nella media
Per quanto riguarda il comparto grafico e sonoro di 60 Parsecs, di certo non ci si può lamentare. I sottofondi sono tenui e anche se non spiccano particolarmente, di certo non arrecano nemmeno alcun fastidio nonostante le lunghe sessioni di gioco.
Per quanto riguarda la grafica, ci troviamo di fronte a uno stile cartoonesco ben realizzato. Certo, nulla di sensazionale, ma in realtà 60 Parsecs non necessita di un comparto grafico fin troppo complesso. Dopotutto l’unica azione che vivrai, saranno i 60 secondi presenti in una delle 3 modalità.
Per il resto, ti ritroverai sempre di fronte a schermate statiche, che si limiteranno a evolversi man mano che proseguirai nella sopravvivenza. Insomma, un comparto senza infamia e senza lode, del tutto adatto al titolo!