Uno dei giochi che per tanti, anzi troppi, anni è stato a solo appannaggio del popolo del Sol Levante, è sicuramente Live A Live. Tuttavia siamo nel 2022 e opere come questa, rinfrescate grazie alle remastered chiamate 2D-HD, sono realtà e quindi anche noi, popolo di Gaijin, possiamo goderne senza limitazioni dovute alla lingua oppure al blocco geografico che avevano le console qualche anno fa.
Live A Live doveva uscire prima
Il produttore del gioco e della sua remastered ovvero Takashi Tokita, ha rivelato in un’intervista che il remake è stato prodotto solo perché alcuni dipendenti Nintendo lo giocarono e lo ritennero un gioco brillante. Fu così che Live A Live fece il suo debutto su Virtual Console di Wii U, ma solo in Giappone nel 2015. Noi poveri europei dovremo aspettare il 2022 per giocare ed apprezzare questa perla di Square Enix.
L’intervista, la quale è totalmente in giapponese, è stata condivisa sul forum di ResetEra e riassunta dall’utente Jurben.
Interesting info here. Nintendo were big fans of Live A Live and originally wanted the game on Virtual Console for the game's anniversary. That started the conversation which then led to the remake using Team Asano's HD-2D engine. https://t.co/3PkiKAlzOd
— Zalman (@enterzalman) August 21, 2022
Oltre a questo retroscena Tokita ha affermato, sempre in questa intervista, che la struttura episodica di Live A Live prende spunto dall’RPG uscito su Nintendo NES Dragon Quest IV, nel quale si potevano controllare più personaggi, in base alla a quale porzione di gioco stessimo giocando, fino alla loro riunione nel capitolo finale del gioco.
Se i risultati sono quelli di Live A Live, il quale abbiamo fortemente apprezzato, non possiamo che sperare che Square Enix ci dia altre remastered 2D-HD di titoli simili le quali non hanno un nome blasonato quanto un Final Fantasy qualsiasi.