Sviluppato da Petite Games e pubblicato da Ratalaika Games, Arenas of Tanks è un piccolo indie arcade interamente incentrato sui carri armati. Occhio però, siamo ben lontani da titoli come World of Tanks, qui le dimensioni dei veicoli, come delle arene, sono molto ridotte… infatti sono dei giocattoli. Noi abbiamo consumato le arene a disposizione sulla nostra Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Arenas of Tanks: mira e spara
Arenas of Tanks non ha come scopo principale quello di raccontare una storia, tutto quello che vuole e che propone, è di metterti al comando di un carro armato giocattolo e di spronarti a far fuori i nemici in arene moderatamente contenute. Il gioco punta tutto sull’azione e sul gameplay in modo immediato e semplice, d’altronde il titolo stesso è pensato per partite mordi e fuggi e a tal proposito, la modalità portatile della Nintendo Switch risulta essere ideale. Giocare col proprio carro armato giocattolo mentre si è in viaggio, può risultare un piacevole passatempo.
Gameplay
Come anticipato, Arenas of Tanks punta tutto sul proprio gameplay che è tanto semplice quanto funzionale e immediato. Non avrai problemi ad ambientarti e il gioco ha una curva d’apprendimento anche abbastanza accessibile. Per i più navigati, potrebbe risultare anche troppo semplice. Prima di approfondire i dettagli, è bene precisare ancora una volta che qui non troverai alcun tipo di realismo. Sono carri armati giocattolo e le arene stesso fanno parte del “gioco”. Devi quindi abituarti alla filosofia e alla strategia del gioco. Un esempio sono i proiettili che rimbalzano contro le pareti.
Esatto, le pareti delle arene non sono solo delle comode e banali coperture ma anche dei pratici strumenti con cui poter bersagliare l’avversario. Capire e studiare come rimbalza un proiettile potrebbe agevolarti non poco il compito che, se non è ancora chiaro, si tratta di sterminare gli avversari presenti nell’arena (escludendo la modalità challenges che approfondiremo a breve). Le arene a nostra disposizione non sono molte: cinque. Anche i dettagli di queste non sorprendono granché ma fanno il loro dovere in modo discreto seppur mai memorabile.
Arenas of Tanks prova ad approfondire il proprio mondo offrendo diverse modalità, la prima è quella denominata “Challenges” e sono una serie di missioni legate alle rispettive arene. Si va dallo scovare e raccogliere determinati oggetti al sopravvivere ad orde di nemici. Sono incluse anche delle battaglie contro i boss (interessanti seppur mai realmente rivoluzionarie). Questa modalità seppur non molto longeva, è a sua volta potenziata dalla natura arcade del titolo che porta il videogiocatore a rivivere la sfida più volte per ottenere il punteggio migliore (sono presenti anche un sistema di medaglie: bronzo, argento o oro).
L’altra modalità principale è quella denominata “Arcade” che è abbastanza standard prevedendo di sterminare i nemici passando da arena ad arena. Segue poi un’opzione che spiega le regole base del gioco ed è presente anche una sezione che raccoglie tutte le nostre statistiche (in inglese, il gioco non presenta neanche i sottotitoli in italiano ma assicuriamo che non avrete alcun tipo di problema con la lingua).
Passando all’azione vera e propria, non c’è molto da evidenziare, come detto gran parte della strategia sarà legata all’utilizzo delle coperture e alla possibilità di far rimbalzare i proiettili contro le pareti per sorprendere e abbattere i propri nemici. Occhio all’energia, sempre segnalata in alto a sinistro dello schermo e ricordati che, anche se giocattolo, il carro armato non è certo un veicolo dalla grande velocità. Infine, da premiare la minimappa che mostra anche i nemici fungendo così anche come una sorta di radar.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Arenas of Tanks fa il minimo con scarso impegno. Non ricerca di essere originale e arene e carri armati faticano a distinguersi dalla massa. Personalmente, abbiamo apprezzato l’arena giocattolo ma c’è comunque da evidenziare che sono poche, scarsamente caratterizzate e alla lunga rischiano di stancare.
Anche il sonoro non splende, accompagnando i combattimenti con effetti sonori classici e, anche in questo caso, faticando a emergere tra gli altri titoli dello stesso genere.