Kitsune Zero è un titolo platform indie uscito il 12 settembre 2022 sulla piattaforma di Steam; è stato sviluppato da Gamedevs for Bernie e reso nuovamente accessibile grazie al team del publisher Kitsune Games. Questo perché, in realtà, Kitsune Zero è un rifacimento del videogioco Super Bernie World uscito nel 2020 e giocabile, attualmente, gratuitamente tramite la piattaforma di Steam. Infatti, per poter giocare a questo nuovo titolo, è necessario possedere una copia del primo platform uscito. Il gameplay è stato mantenuto più o meno uguale, mentre il narratore e altri piccoli dettagli sono stati modificati.
Parliamo di un videogioco che, ad ogni modo, presenta solo una lingua ed è quella inglese; non vengono usati linguaggi arcaici, quindi risulta essere estremamente accessibile e non inficia sull’esperienza di gioco. Anche perché, le parti scritte, vengono mostrate solo durante le varie scene di narrazione con tanto di doppiaggio che, a mio dire, è stato superlativo da ascoltare.
Pronto a scoprire cosa si nasconde dietro al videogame creato in collaborazione con MidBoss?
Kitsune Zero racconta la mitologia giapponese
In Kitsune Zero, stringere patti magici con spiriti non propriamente amichevoli può smuovere mari e monti; l’ambientazione del gioco viene presa direttamente dalla mitologia giapponese, nel periodo in cui i samurai popolavano le terre selvagge. Per vari episodi, riescono a stringere dei patti con esseri malvagi e questo smuove l’interesse di un’onmyoji locale. Quest’ultimo, quindi, decide di chiedere aiuto allo spirito della volpe: Yumi.
Il giocatore, infatti, vestirà i panni della dolcissima Yumi che tenterà di risolvere la situazione; andando avanti, però, vedrà intrecciarsi una storia ben più fitta in cui dovrà ricorrere all’aiuto di un’alleata per combattere contro un nemico ormai conosciuto dalla protagonista della storia. Esso sarà un pericolo non solo per la terra circostante, ma per la stessa Yumi e il suo amore proibito verso una giovane maga.
Secondo il suo ex mentore, lo spirito della volpe dovrebbe segregare i propri sentimenti. Il motivo? Starà a te scoprirlo giocando a Kitsune Zero. Più avanti andrai e più sbloccherai ramificazioni nella storia che metteranno un punto a tutti gli eventi. Non solo, perché potrai potenziare Yumi tramite abiti dedicati per aiutarla nei vari movimenti da fare lungo i vari livelli.
Un giocatore singolo per vivere un’avventura
Kitsune Zero non è altro che un prequel di Kitsune Tails e mantiene i primi quattro mondi di Super Bernie World. Ogni mondo contiene ben 14 livelli e, completati questi, si potranno scoprire gli ultimi 4 mondi completamente nuovi. Infatti, a rendere speciale Kitsune Zero sono proprio questi che, essendo inediti, creano abbastanza aspettativa al giocatore storico. Non solo, perché esistono altri 4 mondi nascosti, raggiungibili completando una speciale missione segreta.
Il livello di sfida, in questo caso, è molto carino e riesce a coinvolgere l’utente per dare modo di scoprire qualcosa di nuovo. Per chi, invece, non conosceva Super Bernie World il tutto risulterà comunque nuovo seppur già visto. Il gameplay, in fin dei conti, è rimasto quello di un tempo e già il precedente titolo si basava moltissimo sui platform di vecchia data.
Oltre a ciò, gli sviluppatori hanno voluto inserire all’interno di Kitsune Zero tre nuovi nemici che hanno tutti un certo fascino, tanto da rimanere ben impressi nella mente. No, tranquillo: non ti faccio spoiler su chi saranno; il bello di Kitsune Zero è quello di scoprire le novità man mano che avanzerai nei livelli. Magari provando la nuova modalità difficile inserita.
Nuovo anche nel sistema di salvataggio
Ebbene sì, Kitsune Zero ha un nuovo sistema di salvataggio che permette al giocatore di poter continuare l’avventura direttamente dal livello lasciato. Un nuovo sistema che personalmente ho adorato per svariati motivi; il videogioco, in questo modo, è stato reso decisamente meno frustrante e molto più fluido. Una cosa che però mi ha lasciata perplessa è proprio la funzione della pausa.
Ho avuto la necessità di dover mettere pausa quasi subito all’avvio e qua ho scoperto che, usando la barra spaziatrice per mettere Stop al video introduttivo, si passa alla pagina successiva della narrazione. Non solo, perché ho provato ad azionare il tasto Esc, nella speranza di potermi godere del nuovo metodo di narrazione e invece no: il video ha subito uno skip e ho dovuto chiudere il gioco e ricominciarlo nuovamente.
Sinceramente ho storto un po’ il naso, in quanto non poter mettere pausa anche durante i segmenti narrati non è piacevole; possiamo però dire che è abbastanza sorpassabile, almeno ai livelli iniziali in cui è possibile ricominciare il gioco semplicemente e riscoprire il video. Altra nota negativa va alle scritte tra il tasto Esc e il tutorial iniziale. Il tutorial, almeno inizialmente, sarà sempre visibile e potrebbe essere sovrastato dalle scritte del menu pausa. Un po’ caotico.
Musiche in 8 bit da ascoltare sotto forma di CD
Il tutorial di Kitsune Zero, però, è abbastanza semplice e con pochi comandi. Ciò che dovrai sapere viene spiegato molto chiaramente, tranne in una piccola parte; lo stesso tasto usato per saltare potrà essere usato anche per sparare, almeno così dice la piccola guida visibile sullo sfondo. Ho provato più di una volta a sparare, ma questo non avveniva e mi chiedo se sia un bug di Kitsune Zero o un errore vero e proprio.
A parte ciò, ho adorato la musica in 8 bit e il doppiaggio in inglese che riesce a trasportare veramente bene il giocatore che ascolta o legge la storia che contraddistingue Kitsune Zero da Super Bernie World. Il narratore spiega in maniera eccellente, enfatizzando su alcune parti fondamentali della storia, mentre i vari personaggi possiedono delle voci ben azzeccate. Per giocare a Kitsune Zero (considerato come un DLC a pagamento) su PC non dovrai fare altro che rispettare i requisiti indicati nel gioco originario:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: Dual Core 2.0 GHz;
- Memoria 1024 MB di RAM;
- Memoria dedicata: 100 MB di spazio disponibile;
- Note: viene consigliato l’utilizzo di un controller.