Metal Gear Solid 3 Snake Eater è considerato da molti la ciliegina sulla torta della serie. L’ideatore Hideo Kojima ai tempi è riuscito a dare vita a un’esperienza memorabile, un’avventura che entra nel cuore e scava una breccia indelebile anche al più restio dei player.
A ogni modo, oggi non vogliamo lodare la prima avventura di Big Boss, ma raccontarti un aneddoto assai interessante e curioso. Iniziamo subito!
Metal Gear Solid 3 e la boss fight da due settimane
Il processo creativo che ha dato vita a Metal Gear Solid 3 è stato senza dubbio sfiancante e complesso, poco ma sicuro. Sono molte le testimonianze che raccontano di come all’epoca la divisione di Kojima diede vita a uno dei giochi più belli di PlayStation 2. In particolare oggi vogliamo riportartene una che vede come protagonista Kojima stesso.
A quanto pare il genio creativo, all’epoca stava lavorando a una boss battle che avrebbe richiesto fino a 2 settimane di tempo reale per essere completata. Ma entriamo subito più nel dettaglio.
All’epoca della produzione di Metal Gear Solid 3, Kojima si è innamorato dei libri di Stephen Hunter e in particolare The Master Sniper” e “Point of Impact”. I due libri avevano come protagonisti cecchini immersi nelle montagne che avevano come obiettivo quello di eliminarsi a vicenda.
A questo punto l’idea di Kojima: Snake e The End avrebbero dovuto dare vita a un combattimento tra cecchini il quanto più reale possibile.
L’ambientazione sarebbe stata molto diversa da come la conosciamo e in particolare il giocatore sarebbe dovuto rimanere nascosto e in silenzio, ricercare indizi sulla posizione di The End e riuscire a sparare un colpo praticamente perfetto. Tutto questo impiegherebbe in media due settimane di gioco.
Kojima si è talmente impuntato sulla meccanica che il team ha persino realizzato un prototipo dello stage in cui si sarebbe svolto il combattimento per poi inserirlo in una build giocabile. Il problema è subito sorto durante la fase di testing. Nessun giocatore riusciva a trovare The End (che già nella versione finale del gioco riesce a far disperare) e di conseguenza non si riusciva a proseguire nel gioco.
A ogni modo Hideo Kojima non ne voleva proprio sapere, tanto che l’intero team ha dovuto impuntarsi sul revisionare completamente la battaglia e alla fine sono riusciti a farlo rinunciare alla folle idea.
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, alla fine The End si dimostra già abbastanza ostico così com’è nella sua versione finale. Tu invece che ne pensi? Ti sarebbe piaciuto un duello di due settimane?