Sviluppato da Samurai Punk e pubblicato da tinyBuild, Justice Sucks: Tactical Vacuum Action è un divertente videogioco stealth/action dove impersoneremo un simpatico aspirapolvere di ultima generazione terribilmente letale. Abbiamo vissuto l’avventura del nostro simpatico robottino su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto ad aspirare qualsiasi cosa… umani inclusi?
Justice Sucks: Tactical Vacuum Action – aspirapolvere carino ma killer
In Justice Sucks: Tactical Vacuum Action impersoneremo l’eroico Dusty che altri non è che un aspirapolvere robot con capacità impensabili e che ha legato particolarmente con la propria famiglia di umani. Il prologo ci vede infatti impegnati a soddisfare le loro esigenze: il padre vuole che gli accendiamo la televisione, il figlio più piccolo che ritroviamo il suo orso peluche e così via. Sì, è una famiglia decisamente pigra e incredibilmente realistica.
Come avrai intuito, Dusty non è solo un banale aspirapolvere (anche se aspirerà eccome) ma un vero e proprio tuttofare, incluso il ruolo di guardiano quando gli umani non ci sono. Ed ecco quindi che da mansioni più o meno pacifiche, incluso il ruolo principale di pulire pavimenti o aspirare immondizia, si passa ad altre imprevedibili e decisamente più violente, come sterminare dei ladri che vogliono derubare la nostra cara famiglia di umani.
Come può un piccolo robot aspirapolvere trucidare un essere umano? Molto semplicemente… prima lo massacra di botte e poi lo aspira, triturandolo letteralmente e facendo volare litri di sangue e budella per tutta la stanza. Come anticipato, Dusty non è un banale robottino e anzi, è interconnesso con ogni apparecchio elettronico della casa e può quindi sfruttare l’ambiente a suo vantaggio per creare trappole e indebolire i nemici. Ovviamente, a massacro ultimato, ci tocca pulire. Siamo pur sempre un robot aspirapolvere.
Purtroppo però, l’armonia del prologo fatta di pulizie e massacri notturni per difendere i beni della nostra famiglia, durano abbastanza poco. Questo perché l’azienda super tecnologica FamilyCorp scopre le potenzialità di Dusty e decide di intervenire nel più brusco dei modi possibili: invadendo la nostra casa, rapendo la nostra famiglia e scaraventandoci contro il televisore. Ed è proprio nel mondo imprevedibile e parodistico della televisione (quindi ciò che viene trasmesso nel televisore) che prende vita l’avventura principale del piccolo Dusty.
Una volta incastrato nell’apparecchio, Dusty viene trasportato in un mondo fatto di pura imprevedibilità, dove spot pubblicitari e video musicali si mescolano in eventi comici e surreali. Sì, Justice Sucks: Tactical Vacuum Action è un titolo dominato dall’ironia, con dosi pesanti di no-sense e farcito da cut-scene ben riuscite e spassose (spesso realizzate con la grafica del gioco ma non mancano chicche animate assolutamente da non perdere).
Dusty non sarà solo nel corso della sua esilarante e bizzarra avventura, con lui c’è un alter ego mega pompato (e che richiama palesemente i personaggi di Jojo per pose e mosse) che si chiama Sexy McClean. Questo muscoloso individuo ci farà da mentore, instradandoci in una serie di sfide atte a migliorare la nostra potenza in vista dello scontro finale: affrontare la FamilyCorp e liberare la nostra famiglia!
Gameplay
Justice Sucks: Tactical Vacuum Action è prevalentemente un action game con una lieve componente stealth, strutturato in aree chiuse in cui poter dar libero sfogo alla nostra immaginazione, sfruttando trappole e oggetti per superare col miglior punteggio possibile le sfide che ci saranno proposte. Ma procediamo con ordine. Prima di tutto bisogna dire che Justice Sucks: Tactical Vacuum Action è un gioco breve: la trama principale può essere completata in tre ore scarse. Anche le aree di gioco sono decisamente poche (solo 6) e nonostante ci siano diverse tipologie di missioni (che approfondiremo nel rispettivo paragrafo) il gioco poteva offrire decisamente di più. Anche perché diverte ed è immediato. Comprendiamo comunque la scelta del “poco ma buono”, anche per scongiurare un’inevitabile ripetitività di fondo.
L’avventura di Dusty è suddivisa in aree, ognuna con un determinato numero di sfide. Ogni sfida completata offre diverse ricompense: la prima riguarda l’avanzamento della trama principale (al raggiungimento di un determinato numero, si sbloccherà l’area successiva) mentre la seconda sono le abilità di Dusty (sia attive che passive). Il gioco quindi è suddiviso in sfide, ogni sfida ha determinati obiettivi e soprattutto una classifica laterale che richiama l’anima arcade del titolo (elemento principale di rigiocabilità del titolo) e che mostra i punteggi online dei migliori risultati. Ma che tipo di sfide può mai fare un robot aspirapolvere? Ah, non ne hai idea!
Le missioni principali della trama mescolano più sfide diverse e saranno quelle più lunghe e impegnative, nonché quelle che ti faranno familiarizzare con l’area di turno. Le singole sfide, invece, variano abbastanza. Si passa da quelle più compassate e pacifiche (prive di nemici a schermo) dove dobbiamo pulire l’area da pozze di sangue raccogliendo sapone (bonus sparsi in giro per il livello) per poi spararlo in giro per guadagnare tempo extra (sì, pulire l’area è una sfida a tempo) ad altre più action e brutali.
Queste ultime variano a loro volta: c’è quella di sterminare tutti i nemici cercando di essere più creativi possibili a quella dove bisogna disinnescare delle bombe prima che esplodano. Presente anche una sfida dove bisogna localizzare e salvare i nostri familiari, risucchiandoli e trasportandoli al punto di estrazione. C’è anche una modalità “orda”, dove dovremo sopravvivere a ondate di nemici massacrandoli con tutte le armi e trappole a nostra disposizione. Infine c’è una modalità a tempo dove faremo da “postino”. Il nostro compito sarà intercettare pacchi, schivare i nemici (o eliminarli), e consegnare il tutto al punto d’estrazione.
Come puoi vedere, Justice Sucks: Tactical Vacuum Action fa di tutto per variare la sua formula ma, nonostante le poche aree a disposizione, ti ritroverai inevitabilmente ad affrontare le stesse sfide in luoghi diversi. Ciò non toglie che le sfide sono tutte divertenti e veloci, spronando costantemente la tua creatività e incitandoti a far quanti più punti possibili. Ma come si fanno i suddetti punti?
Ogni azione in Justice Sucks: Tactical Vacuum Action comporta un punteggio che determinerà la nostra valutazione finale (da D fino a S+). Sta a noi capire qualche trappola o combo crea il punteggio migliore. Non nascondiamo che è davvero divertente massacrare i nemici e a tal proposito, è giunto il momento di approfondire le abilità a disposizione di Dusty. Il gioco ha una visuale dall’alto in terza persona e noi controlleremo, ovviamente, Dusty.
La visuale dall’alto se da un lato aiuta a tenere sotto controllo la situazione e gran parte degli elementi a schermo, dall’altra non ci permetterà sempre di essere precisi nei colpi e soprattutto di vedere le uscite/ingressi delle stanze. Può anche capitare di non vedere determinati nemici in quanto celati dietro a un muro. Le angolazioni purtroppo, non sono sempre precise. Niente di grave. Il gioco offre una mappa attivabile col tasto touch immediata, vasta e completa (con tanto d’indicatori a schermo dei nemici).
Dusty è dotato di due barre a schermo: la celeste indica la sua energia di azione e cala a seconda di ciò che compiamo per poi ricaricarsi col tempo. Dall’aspirare al bippare (comando utile per attirare i nemici) all’utilizzare le trappole a schermo tramite l’hackeraggio, tutte queste azioni influiscono sulla barra celeste. Le batterie gialle, invece, sono l’energia di Dusty. Se calano tutte a zero, Dusty viene distrutto e noi saremo costretti a ricominciare la sfida dal principio. Per ricaricare l’energia, dovremo risucchiare il sangue e le budella dei nostri nemici. Entrambi i valori potranno poi essere ampliati passivamente grazie a dei bonus ottenuti nel corso della trama (e starà a noi decidere cosa potenziare a inizio a livello, con la possibilità di cambiare a idea a ogni sfida).
Abbiamo citato la possibilità di hackerare gli oggetti elettrici ed è una delle cose più divertenti del gioco. Premendo uno dei tasti dorsali, il gioco si rallenterà e a seconda della nostra posizione, potremo interagire con diverse tecnologie posizionate nell’area di gioco, attivandole e creando danni ingenti ai nostri avversari. Si passa dal far cadere una sfera da disco al far sputare fuoco alla macchina da cocktail, passando per il frigorifero che vomita cubi di ghiaccio congelanti a robot ballerine che iniziano a fare una pole dance letale. Non mancano pavimenti acuminati da attivare a piacere, computer da far esplodere e tanto, tanto altro. Ci sono però delle cose da tenere a mente.
Prima di tutto, Dusty deve avere energie celeste per poter attivare una trappola. Inoltre, deve trovarsi abbastanza vicino a questa. La posizione è dettata da un raggio che parte direttamente da Dusty ed è abbastanza intuitivo capire con cosa potremo interagire (le trappole sono visibili a schermo grazie a un colore diverso). Infine, ogni trappola, una volta utilizzata, entra in una fase di “ricarica” che è visibile a schermo da un piccolo mezzo cerchio nero. Appena diventa bianco, potrai riutilizzare quella trappola. Alcuni apparecchi, invece, possono essere utilizzati più volte di seguito prima di ricaricarsi.
Le trappole possono anche creare combo devastanti ed esilaranti. Una pozza d’acqua può far scivolare i nemici… ma se alla pozza d’acqua aggiungi un guasto elettrico di una presa proprio lì vicina, ecco che la pozza d’acqua si elettrifica e i danni si moltiplicano. Ebbene sì, le trappole possono creare danni elementari (elettricità, ghiaccio, fuoco) e le puoi anche concatenare tra loro. Ci sono un sacco di possibilità a disposizione per sterminare i nemici e i livelli offrono una buona varietà di situazioni. Purtroppo i nemici non brillano d’intelligenza. Tolti alcuni elementi particolarmente aggressivi o ben armati, la maggior parte sono degli imbecilli. Alcuni resteranno anche fermi, pronti a farsi massacrare.
In ogni caso, per difenderci da loro, Dusty può utilizzare le sue abilità stealth. Justice Sucks: Tactical Vacuum Action ha nel sottotitolo una parodia a Metal Gear (famosissima saga di Kojima) e in effetti il robottino può massacrare nemici senza mai farsi vedere (e alcune sfide richiederanno proprio questo, il non farsi localizzare pena ricominciare tutto dal principio).
Per evitare i nemici, Dusty può nascondersi sotto a mobili, entrare nei condotti o rendersi invisibile con alcune abilità. In nostro aiuto, inoltre, i nemici avranno un cono visivo (che varia dal giallo al rosso a seconda se c’hanno scoperto o meno) visibile a schermo con cui potremo orientare i nostri movimenti. Abbiamo quindi tutte le carte in regola per completare le sfide senza allertare nessuno.
Concludiamo con le abilità di Dusty. Queste sono di due tipologie: attive e passive. Entrambe selezionabili liberamente a inizio sfida e che vanno a coinvolgere innumerevoli aspetti di Dusty. Le attive sono suddivise in tre sottocategorie e noi ne potremo scegliere una per categoria. Queste si ricaricano col sangue dei nemici (che vanno prima uccisi e poi risucchiati) e sono liberamente attivabili utilizzando i tasti direzionali. Ovviamente, le abilità attive di terzo livello sono quelle più devastanti e che coinvolgono quasi sempre il nostro sexy alter ego. Le abilità passive, invece, riguardano elementi come bonus invisibilità se colpiti o iniziare ogni sfida con una riserva di sangue già immagazzinata. Ovviamente, il sistema di abilità non fa altro che potenziare le nostre possibilità di distruzione.
Grafica e sonoro
Graficamente il titolo non fa gridare al miracolo ma funziona decisamente bene. La grafica cartoon si sposa perfettamente con la follia a schermo e i massacri e sbudellamenti, con litri di sangue a schermo (che si possono però celare dalle impostazioni) avvicinano il titolo alle puntate di Grattachecca e Fichetto dei Simpson. Insomma, si ride e tanto. Ottimi i filmati d’animazione, seppur molto brevi e pochi di numero. Anche il sonoro è molto gradevole, con sigle inedite (prestate orecchio durante le missioni di pulizia standard) e rifacimenti di classici.
Ultime note per i sottotitoli, presenti in inglese (assente l’italiano) e per come viene usato il pad della PlayStation 5. Oltre al sistema di vibrazione, è da evidenziare come il pad prende vita ogni volta che attiviamo il risucchio standard di Dusty, come se stesse aspirando lui. Buona anche la reazione dei grilletti che reagiscono in determinate situazioni in gioco.