Sviluppato e pubblicato da EastAsiaSoft, Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire segue uno dei filoni ormai noti agli sviluppatori, accompagnando il classico gameplay del Mahjong (ma se preferisci il poker dai un’occhiata alla nostra recensione di Pretty Girls Four Kings Solitaire) al fanservice con artwork da svelare. Questa volta però, EastAsiaSoft vira su un genere particolare, dedicandosi a una nicchia crescente soprattutto in Giappone e che ha già trovato il suo spazio tra anime e manga. Noi abbiamo superato tutte le sfide sulla PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire – un classico che guarda a piccole realtà
“Otokonoko” è un termine giapponese che racchiude in sé gli uomini con tratti femminili o che decidono d’indossare abiti da donna. Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire ha come protagonisti proprio degli otokonoko. Ci ritroveremo quindi a giocare per svelare i costumi femminili di quattro ragazzi (tutti rigorosamente maggiorenni, come ci ricorda un avviso a inizio gioco).
Fondamentalmente la “trama” di Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire è tutta qui. Lo scopo rimane quello di rivelare il costume sotto la prima divisa del ragazzo di turno, liberamente selezionabili all’inizio della sfida. Ogni ragazzo ha diversi stage da completare (quattro stage per ragazzo. I ragazzi saranno inizialmente quattro ma se ne aggiungerà un quinto) e ogni stage è composto da tre sfide. Il costume “segreto”, che spesso combacia a qualcosa di più “spinto” e/o femminile, sarà rivelato solo al completamento della terza sfida (esempio: un iniziale cowboy diventerà una cowgirl). Ogni stage presenta un costume finale diverso.
Da segnalare che gli sviluppatori hanno inserito una piccola biografia per ogni ragazzo protagonista dove, principalmente, ci vengono forniti i suoi dati anagrafici e un breve sunto della sua storia, ovviamente legata al mondo degli otokonoko. Quest’ultimo aspetto, chiave principale dell’intero titolo, poteva essere approfondito di più, magari offrendo una vera e propria mini-trama a tutti i protagonisti al posto di limitarsi a una breve bio (e a tal proposito, segnaliamo che il titolo è unicamente disponibile con i sottotitoli in inglese, totalmente assente l’italiano ma non è un problema).
Gameplay
Il gameplay di Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire è decisamente classico. Parliamo di Mahjong e nel mercato odierno, soprattutto su mobile, ne esistono un’infinità. Otoko Cross non fa niente per renderlo unico. L’unica personalizzazione identitaria che attua è quella d’inserire una tessera col proprio logo (ossia i simboli uomo e donna intrecciati). Il resto mantiene le regole standard e una difficoltà anche abbastanza accessibile (seppur dettata spesso dall’attenzione del giocatore e ovviamente dall’inevitabile fortuna).
Le regole del mahjong qui sono decisamente classiche e immediate. Come in molti simili, avremo a disposizione una serie di tessere, spesso impilate fra loro, che dovremo eliminare accoppiandole tra loro e per farlo utilizzeremo un cursore a schermo (non propriamente pratico ma comunque efficace). Il gioco dispone anche di un sistema di combo (legato a quante coppie riusciremo a eliminare una dietro l’altra) che andrà a influenzare il nostro punteggio (sempre visibile in alto a destra dello schermo).
In ogni caso, la coppia di tessere viene eliminata solo se è uguale. Bisogna quindi unire le stesse tessere a due a due. Ci sono però alcune limitazioni. Possiamo selezionare solo tessere libere dalle altre sia per sovrapposizione che per posizione piana. In parole povere, potremo accoppiare le tessere laterali (non quelle posizionate al centro tra due tessere), quelle solitarie (quindi senza alcuna tessera vicino) e quelle senza altre tessere posizionate sopra.
Ovviamente il tutto è molto immediato e si può perdere in due casi: finiscono le mosse a disposizione (nel senso che non si possono più effettuare accoppiamenti con la posizione attuale delle tessere) o scade il tempo. Il tempo si guadagna effettuando nuovi accoppiamenti mentre per evitare di restare bloccati bisogna decidere bene le proprie mosse prevedendo le conseguenze.
Easy mode
Comunque, se dovessi avere difficoltà col Mahjong, Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire dispone di un’easy mode attivabile dal menu impostazioni e che ti darà ben due bonus. Ogni bonus può essere utilizzato per un massimo di tre volte a sfida. Il primo rimescola i tasselli in gara (utile per evitare di restare bloccati ma va utilizzato, ovviamente, prima di bloccarsi) mentre l’alto è un indicatore di coppie. Letteralmente, illuminerà i tasselli che potrai attualmente accoppiare, agevolando la tua vittoria.
Oltre alle sfide principali, il gioco offre anche una dressing room dove potrai ammirare i costumi segreti sbloccati di ogni ragazzo del gioco. Ed è qui che si esauriscono i contenuti di Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire che, come avrai intuito, è abbastanza povero. Osa poco nel raccontare e il gameplay è decisamente classico, per niente originale e con tutti i limiti dell’originale e quindi col potenziale rischio di stancare abbastanza velocemente i non appassionati.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Otoko Cross: Pretty Boys Mahjong Solitaire si conferma nella media dei titoli EastAsiaSoft non riuscendo a sorprendere ma offrendo una visione “anime” di otokonoko abbastanza fedele agli altri media giapponesi. Decisamente meno accattivante la grafica dedicata al mahjong, anche qui classica, povera e anonima. A nulla serve la possibilità di trasformare le tessere da 2D a 3D che anzi, va danneggiare la visibilità delle tessere posizionate più indietro. Gli sfondi di dove avvengono le sfide, seppur ben realizzati, risultano abbastanza anonimi.
Il sonoro coinvolge decisamente poco e spicca unicamente per il doppiaggio giapponese dei singoli ragazzi.