Secondo appuntamento con Games Showcase, la rubrica di iCrewPlay nella quale parleremo di titoli indie o minori che altrimenti rischierebbero di passare inosservati, ma che potrebbero offrire più di qualche sorpresa! Oggi andiamo a vedere tre titoli dalla forte componente narrativa e dal gameplay un po’ retrò. Iniziamo.
4th Generation Warfare (Steam)
La guerra del nuovo millennio si vince a tavolino.
Apriamo le danze con 4th Generation Warfare, un gioco di strategia per Steam sviluppato da Everism in cui prenderemo il controllo di una nazione del mondo del XXI secolo. Lo stile ricorda molto quello di Crusader Kings e soci, con tanto di enorme mappa globale e di un grosso HUD, ma ambientato ai giorni nostri ed è proprio questo il twist che dovrebbe permettere al gioco di emergere dalla massa.
La differenza principale presente nel gameplay è infatti che ben poco dovrà essere risolto tramite vere e proprie battaglie mentre molte delle nostre conquiste saranno decise dalle nuove tecnologie e da tattiche molto più “underground.” Tra azioni di spionaggio e spietati attacchi terroristici dovremo muoverci in un mondo dove tutti sono alleati di facciata, ma probabili nemici una volta tornati a casa.
In tal senso 4th Generation Warfare è un approccio moderno al genere davvero interessante e pieno di opzioni tattiche, con un forte focus sul lato politico della strategia piuttosto che su quello militare. Allo stesso tempo il gioco presenta un gameplay davvero, davvero complesso. Complessità aggravata dall’assenza di un vero e proprio tutorial interno che permetta di appianare la curva di apprendimento.
4th Generation Warfare è quindi un titolo indicato per chi è già pratico del genere e ama gli intrighi politici o le trame di spionaggio. La direzione artistica è nella media, sia dal lato grafico che da quello musicale, mentre manca una vera e propria storia, ma in giochi di questo tipo è abbastanza comune. Il vero problema di questo titolo, secondo me, è il prezzo: 30 euro circa non sono pochi considerando quanto offre.
Games Showcase: 4th Generation Warfare
PRO
- Interessante approccio moderno ai giochi di strategia
- Una valanga di opzioni tattiche
- Ideale per chi adora gli intrighi politici e i giochi di spionaggio
CONTRO
- Assenza di effettivi tutorial
- Il gameplay è estremamente complesso
- 30 euro sono davvero tanti
VOTI
Storia e atmosfera – 6
Gameplay – 5
Grafica – 6
Sonoro – 6
Complessivo – 6
Nine Noir Lives (Steam)
Il grande sonn… ellino.
Il secondo gioco di cui parliamo oggi è un’avventura punta-e-clicca dai toni cartoon/sarcastici. Nine Noir Lives, titolo sviluppato da Silvernode Games, ci porterà infatti a vestire i panni di Cuddles Nutterbutter, investigatore privato che vive nella capitale dei gatti Meow Meow Furrington e che, suo malgrado, si troverà coinvolto in una storia di omicidi ed intrighi che rischia di incendiare la città, spezzata dalla rivalità tra i Montameeuws e i Catulets.
Insomma, la tua tipica storia noir sentita mille e mille volte con la differenza che stavolta i protagonisti sono gatti e che Nine Noir Lives effettivamente non si prende sul serio, scegliendo piuttosto di giocare con i tropes tipici di questo genere per intrattenere il videogiocatore. Una scelta che viene rafforzata dalla direzione artistica che ricorda in tutto e per tutto un tipico cartoon satirico americano.
Il gameplay è quello classico di un moderno punta e clicca. Si gioca tutto con il cursore alternandoci tra interazioni con gli oggetti e i personaggi presenti in un ambiente a quelle con il nostro diario ed il nostro menù, per combinare o usare gli oggetti raccolti. Tutto molto intuitivo ed immediato, c’é anche la tipica sezione di “aiuto” che offre consigli su come risolvere eventuali enigmi (alcuni dei quali si svolgono in prima persona).
La parte più difficile è forse capire che bisogna ciclare tra 4 azioni diverse prima di cliccare. In tal senso l’inserimento dell’azione “leccare” genera alcuni dei risultati più assurdi che abbia mai trovato in un punta-e-clica non appartenente alla Lucas Art. Una bella trovata, molto in linea con lo spirito dell’opera. Nine Noir Lives è quindi un gioco davvero meritevole per chi ama il genere e cerca qualcosa di divertente e leggero.
Games Showcase: Nine Noir Lives
PRO
- Narrazione sarcastica, ma coinvolgente
- L’azione di “leccare” mi ha fatto ridere più del dovuto
- Direzione artistica davvero azzeccata
CONTRO
- Se cerchi una storia davvero noir, sei nel posto sbagliato
- Il gameplay molto retrò potrebbe non soddisfare i palati moderni
- Lo stesso vale per la grafica cartoon molto occidentale
VOTI
Storia e atmosfera – 8
Gameplay – 6
Grafica – 7
Sonoro – 7
Complessivo – 7
Roadwarden (Steam)
Una strada solitaria e piena di pericoli
Chiudiamo il nostro trittico di oggi con un titolo davvero speciale: Roadwarden, avventura testuale interattiva sviluppata da Moral Anxiety Studio. In esso ci caleremo in un mondo fantasy oscuro e tenebroso dove le terre selvagge sono davvero luoghi sconfinati pieni di mistero e pericoli. Qui vestiremo i panni di un roadwarden, un uomo solitario e coraggioso che si occupa di mantenere sicure e “pulite” le strade tra un luogo e l’altro, esplorando anche nuovi territori.
La cosa che più mi è piaciuta di Roadwarden è che è un titolo che poteva essere realizzato in modo molto semplice e lineare, accontentandosi della sua narrazione coinvolgente che lo rende un vero e proprio romanzo interattivo, ma che invece si spinge molto oltre per regalarci un prodotto più completo. Basti pensare al gameplay che non solo ci offre maree di opzioni e di scelte per veicolare la nostra storia, ma aggiunge anche molte opzioni di gioco derivate dai gdr.
Equipaggiamenti, oggetti, classi, capacità nascoste e molto, molto altro. Tutti elementi che rendono l’esperienza di gioco più personale e gratificante per il videogiocatore, fattore che potenzia ulteriormente la rigiocabilità del titolo, già elevata dal grosso numero di finali disponibili. A fare il successo di Roadwarden è però soprattutto l’atmosfera, resa in maniera splendida da una direzione artistica che ancora una volta si spinge ben oltre quelle che erano le mie aspettative.
Non posso rivelarti troppo, ovviamente, sia per motivi di spazio effettivo in questo articolo che per non rovinarti la sorpresa durante la tua esperienza di gioco. Quello che però posso dirti è che, se pensi che possa piacerti questo genere di videogioco, allora Roadwarden è un investimento quasi obbligatorio. Con i suoi 11 euro costa anche poco e ti posso assicurare che in cambio ti regalerà molte ore di intrattenimento. Una piccola perla videoludica che spero non svanisca tra le ombre del mercato indie.
Games Showcase: Roadwarden
PRO
- Un vero e proprio romanzo interattivo
- Gameplay più complesso di quanto si potrebbe credere
- Elevato fattore di rigiocabilità
- La direzione artistica è più curata di quanto mi aspettassi
CONTRO
- Il ritmo di gioco è per sua stessa natura lento
- Indubbiamente non è un titolo per tutti
VOTI
Storia e atmosfera – 9
Gameplay – 7
Grafica – 6
Sonoro – 7
Complessivo – 8
Con questo ci salutiamo e al prossimo Games Showcase!