Sviluppato da Epic Llama Games e pubblicato da Buka Entertainment, Unusual Findings è un’avventura grafica decisamente classica, quasi retrò, che rievoca tanto i grandi classici del genere di appartenenza quanto tutto l’immaginario degli anni ‘80 in uno stile che a sua volta sembra allacciarsi a Stranger Things e Big Bang Theory. Noi abbiamo vissuto questa stravagante e divertente avventura su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Unusual Findings: tre amici e un alieno killer
Unusual Findings racconta l’avventura stravagante, esilarante e fantascientifica di tre amici: Vinny (che controlleremo), Nick (quello più folle ed esaltato) e Tony (l’intelligente e timido del gruppo). Tutto nasce da una punizione, Vinny è costretto a restare chiuso in camera dai genitori ma Nick lo reclama all’esterno lapidandogli la finestra. Il primo enigma che saremo chiamati a risolvere, porterà il nostro eroe a scappare dalla stanza passando dalla finestra… il motivo della fuga? Raggiungere Tony per vedere film per adulti!
Tony, infatti, sta lavorando a una nuova antenna molto particolare che ha montato sul televisore e con cui è quasi convinto di poter ricevere canali vietati ai minori. Piccola parentesi, siamo negli anni ‘80 e Unusual Findings è un completo omaggio a tutto ciò che ha caratterizzato quegli anni dal cinema, ai libri, alla televisione, ai videogiochi e, ovviamente la musica. Ed ecco quindi che il prologo si apre con “You Spin Me Round” dei Dead or Alive. Ma torniamo al canovaccio narrativo… Saranno riusciti i tre eroi a vedere i tanto agognati contenuti da 18 anni in su? Spoiler: no.
La stravagante e rudimentale antenna intercetta un messaggio ancora più strano, inizialmente confuso per un “film cinese” che si rivela però essere un messaggio alieno. Un messaggio alieno che s’interrompe quando il suddetto alieno precipita nel bosco vicino. Colti dalla curiosità e privati della possibilità di vedere i bramati filmini zozzoni, i tre corrono nel bosco pronti ad approfondire quanto successo. Cosa è successo? Questo sta a te scoprirlo. Noi possiamo svelarti che la storia è divertente, originale, in parte fuori di testa e che mescola diversi plot narrativi di opere cinematografiche (soprattutto fantascientifiche) dell’epoca.
Il cast di personaggi che popola il gioco è molto ben studiato e variegato e tra elementi più o meno da cliché, la trama riesce a spiccare e a diventare il motivo principale, nonché tra gli elementi meglio riusciti, dell’intera produzione. Inoltre, il gioco ha dentro di sé un quantitativo enorme di richiami alla cultura dell’epoca e non solo. Vi capiterà di sentire citazioni ben oltre gli anni ‘80 e le giustificazioni saranno esilaranti. Così come sono esilaranti alcune ipotesi legate al futuro (che poi sarebbe il nostro presente o recente passato).
Per gli appassionati di film, se ne discuteranno tantissimi, così come troveremo cabinati di vario genere (con tanto di riproduzioni minimal di alcuni videogiochi dell’epoca) e auto di varie tipologie (Nick è un esperto di vetture e fornirà innumerevoli dettagli). I tre eroi, palesemente nerd, ricordano Big Bang Theory (non mancheranno sproloqui legati alla fisica, alla biologia ecc.) ma ricordano anche gli eroi di Stranger Things (la scena sulle biciclette, è un chiaro richiamo) soprattutto per l’atmosfera e per l’impegno minuzioso nel rievocare gli anni ‘80. Ma passiamo ora al gameplay vero e proprio!
Gameplay
Unusual Findings è un’avventura classica decisamente classica e che rievoca i grandi classici dell’epoca, omaggiandoli e citandoli indirettamente più e più volte (specialmente le opere LucasArts.) ma snza innovare concretamente qualcosa. Come detto, noi controlleremo Vinny ma a conti fatti, noi saremo il classico cursore. Per muovere Vinny, basterà cliccare su schermo e lui si muoverà in quel punto. Il gioco è interamente in 2D con mappe orizzontali e questo causa un piccolo problemino…
Nello specifico, dovendo cliccare costantemente lungo il bordo per far spostare il personaggio, capiterà spesso di cliccare per sbaglio i vari oggetti presenti appunto lungo il percorso orizzontale. Nulla di grave, sia chiaro, ma può rallentare l’esperienza che di suo, come da classici, è già abbastanza “rilassata”. Per informazione, quando il cursore passa su qualcosa con cui è possibile interagire, cambierà colore da bianco a rosso. E se te lo stai chiedendo, sì, camminerai MOLTO in Unusual Findings (anche se dipenderà molto dalla tua abilità con gli enigmi).
Oltre a muovere il cursore, avremo a disposizione un comodo inventario dove saranno inseriti tutti gli oggetti raccolti (e ne raccoglieremo davvero di ogni tipo). Questi, oltre a essere utilizzati con personaggi o oggetti a schermo, possono anche fondersi tra loro per dar vita a qualcosa di nuovo e abbastanza impensabile.
Il gioco è diviso in determinate aree che andranno a cambiare man mano che procederai nell’avventura. Di solito avrai a disposizione una mappa con tante piccole zone da esplorare. I tuoi obiettivi saranno sempre abbastanza chiari mentre gli enigmi stessi sono a difficoltà crescente. Se il primo atto è abbastanza classico e facilmente intuibile, man mano che sforiamo nell’assurdo, la situazione si complica ed è richiesto un certo pensiero laterale (che potrebbe portare i più a provare a tentare a caso).
La cosa che va evidenziata, invece, è che il gioco (quasi) sempre ti fornisce tutto ciò di cui hai bisogno per risolvere gli enigmi. Se non sai cosa fare, prova a parlare, prova a guardare gli oggetti e soprattutto tieni a mente che le opzioni a tua disposizione sono diverse. Una volta posizionato il cursore su un oggetto, infatti, si aprirà un mini menu con cui potrai selezionare un’opzione tra: osserva, parla e raccogli. Ma queste tre a loro volta, a seconda dei casi, possono cambiare. Ed ecco che “Raccogli” può diventare “Colpisci”. Quindi osserva, sperimenta e sii paziente.
Quasi tutti gli enigmi sono ben riusciti escludendo uno in particolare, oltre la metà del gioco, la cui risoluzione risulta inspiegabilmente poco chiara e che richiede molta fortuna e una dose ancora maggiore di pazienza. Un peccato considerando la qualità media molto alta dell’intera produzione. Considerando che il tutto è condito da un umorismo ben riuscito e da una trama divertente e trascinante.
Ultima cosa, il gioco ha ben tre finali differenti e questi dipendono da come risponderemo in determinate fasi del gioco. Inoltre, sempre queste scelte, potrebbero influenzare alcuni enigmi e quindi l’utilizzo o meno di determinati oggetti. Un’aggiunta interessante e che va a potenziare la longevità (già di suo nella norma con circa 5-6 ore a run) del gioco. Purtroppo non è chiaro come ottenerli (non c’è un percorso ben preciso) così come il gioco non spiega l’esistenza di enigmi opzionali (ch saranno conteggiati alla fine della run).
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Unusual Findings non spicca per originalità ma lo stile scelto, pixel retrò, funziona. E funziona soprattutto grazie agli efficaci richiami, più o meno velati (basta guardare i poster presenti in game) che rievocano altre opere degli anni ‘80. Questo crea una città credibile, a suo modo viva. Buona anche la caratterizzazione estetica dei personaggi, non tutti riuscitissimi ma con alcuni veramente belli come “Il Toro” e “Ralp”.
Il sonoro funziona molto bene, con tracce audio molto gradevoli e funzionali, mai invasive o fastidiose.. Tutti i personaggi sono interamente doppiati in inglese con una caratterizzazione in gran parte degna di nota. Peccato che come colonna sonora anni ‘80 ci sia poco.
Da segnalare che il gioco è interamente sottotitolato in italiano. Certo, c’è qualche errore o lettera mancante, ma è tutto molto comprensibile e va a rendere l’esperienza ancora più gradevole e immediata.