Sviluppato da Glowfish Interactive e pubblicato da Big Sugar, Trifox è un’action adventure con visuale dall’alto che pesca a piene mani dal passato dei videogiochi, rievocando diversi classici ma riuscendo comunque a creare una propria identità. Noi abbiamo vissuto l’avventura dell’agguerrita volpe su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Trifox: non toccate il mio telecomando!
Il gioco si apre con una scena tragicomica, che vede la volpe antropomorfa protagonista impegnata a godersi il suo televisore. Un relax che dura una manciata di secondi perché ben presto si ritrova assalito, malmenato e, soprattutto, derubato del suo telecomando. Grave, gravissimo errore.
L’eroica volpe, una volta resasi conto del grave furto, dopo un urlo di disperazione, si prepara e parte all’avventura. L’eroico mammifero, non è uno sprovveduto, tutt’altro. Dalla sua ha un potere decisamente intrigante: quello di padroneggiare ben tre classi diverse, riuscendole anche a mixare tra loro. Ma lo approfondiremo a breve. Per quanto riguarda la trama, come avrai intuito, è decisamente leggera, comica e rimane quasi del tutto in secondo piano.
Nonostante il gioco sia tutto in inglese (assente la lingua italiana), non dovrai preoccuparti granché in quanto i personaggi comunicano tra loro con versi incomprensibili, affidandosi più che altro ai gesti o direttamente all’azione. Tutto ciò riesce comunque a far sorridere e anche a intrattenere. Ed è proprio il divertimento che nasce dal gameplay il vero fiore all’occhiello di tutta la produzione!
Gameplay
Il gameplay di Trifox non va preso alla leggera. Se di base sembrerebbe un normale gioco d’avventura con visuale dall’alto e numerosi elementi platform, la realtà è che racchiude un sistema di combattimento altamente personalizzabile, che può mutare, radicalmente, l’esperienza sul campo. Ma procediamo con ordine.
Come prevedibile, controlleremo la volpe alla disperata ricerca dei malandrini che le hanno fregato il telecomando. La visuale dall’alto potrebbe inizialmente spiazzare, grazie anche a una telecamera fissa di cui non avremo il controllo. Questo perché i due analogici servono a muovere e a indirizzare il raggio d’attacco della volpe. Esattamente, il gioco ha meccaniche da twin-stick shooter che funzionano decisamente bene per velocità e comodità d’esecuzione.
Lo ammettiamo, la telecamera non è sempre comoda, ogni tanto copre involontariamente alcune azioni ed elementi a schermo nonostante un esteticamente furbo effetto “scomparsa” di intere porzioni di livello. Così come in caso di caos, la confusione a schermo sarà tanta e può inizialmente spiazzare. Ma entrambi questi elementi passano in secondo piano quando ti ritrovi ad avere un personaggio che puoi personalizzare continuamente in numerosi modi diversi.
La volpe ha tre classi principali: guerriero, mago e ingegnere. Ogni classe ha delle mosse specifiche come, ad esempio: il guerriero dispone di attacchi ravvicinati molto potenti con un martello bello grosso. Il mago, invece, utilizza attacchi a distanza, meno potenti ma più strategici. L’ingegnere, invece, è specializzato in armi meccaniche come torrette incendiarie da posizionare e quant’altro. Ideale come supporto in battaglie molto numerose.
Inizialmente potresti pensare di essere costretto a dover scegliere una sola categoria: falso. In Trifox puoi mixare completamente le tre classi di abilità, affidando liberamente le varie abilità nei quattro slot a disposizione: uno per ogni tasto dorsale della console. Queste abilità si sbloccano utilizzando delle monete ottenibili durante i livelli e alla fine di questi. Potrai spendere le monete unicamente nell’hub centrale grazie a un sistema a rami decisamente intuitivo e pratico.
Alle quattro abilità dei tasti dorsali, se ne aggiunge una quinta, legata al tasto B, che però è delegata a essere una delle tre abilità base delle rispettive classi. Quindi potrai cambiarla ma dovrà per forza essere una di quelle tre. Nonostante ciò, queste abilità garantiscono vantaggi non solo in combattimento ma anche per l’esplorazione (l’ingegnere, ad esempio, come abilità base ha un’elica che fa volteggiare per qualche secondo).
Ti assicuriamo che cambiare set di abilità e sperimentare nuove combo, è tanto divertente quanto soddisfacente. Se contro un boss una strategia non funziona, esci, cambia set di abilità, e riprova! Le abilità sono comunque legate alla barra del mana che si ricarica automaticamente col tempo e permette di non abusare di determinate mosse, rendendo il gioco decisamente equilibrato e con un grado di sfida nella media.
Ricordando Crash Bandicoot
L’hub di Trifox (ma non solo) richiama alla memoria quello di Crash Bandicoot 2 e 3, con una serie di livelli selezionabili passando su dei pulsanti che a loro volta apriranno dei portali. Inoltre, lo stesso fatto che quando il livello finisce, la volpe viene letteralmente lanciata a terra dal portale, ricorda il marsupiale ideato da Naughty Dog. Un omaggio palese e a sua volta rafforzato dal fatto che il nemico di turno borbotta cose senza senso utilizzando un maxi schermo sempre visibile nell’hub (Cortex, sei tu?).
Trifox è diviso in tre mondi a loro volta composti da 4 livelli di cui uno è un boss. Questi sono veramente divertenti e in parte anche abbastanza ostici. Per fortuna, la volpe, a differenza di Crash, ha a disposizione una barra di energia e una serie di checkpoint automatici da cui ripartire in caso di sconfitta. Inoltre nei livelli ci sono innumerevoli pozioni di energie utili per tenerci in vita.
Sempre nei livelli ci sono dei cristalli celesti che fungono da collezionabile speciale e che sono spesso nascosti in zone segrete e gradevoli da scoprire. Come sono gradevoli gli enigmi ambientali, niente di eccezionale ma idonei alla tipologia di gioco. Un gioco che, tocca dirlo, non dura molto (5-6 ore) ma in fondo va bene così. e se vuoi tenere sotto controllo le tue statistiche, nell’hub troverai un mega schermo dedicato esclusivamente a quello.
Grafica e sonoro
Graficamente Trifox rievoca la palette di colori di Crash Bandicoot. I primi livelli sembrano proprio l’isola del primo Crash e questo non fa che rafforzare gli omaggi all’opera di Naughty Dog. L’impatto visivo è comunque molto buono, mantenendosi costante e gradevole sia in modalità dock che portatile.
Anche il sonoro è gradevole e funzionale, mai fastidioso. Ottimi gli effetti sonori. Da segnalare che i personaggi non sono doppiati e mugugnano versi senza senso e va bene così, riuscendo comunque a divertire e a comunicare quanto necessario.