Bentrovato a un altro appuntamento con il nostro Game Showcase, il numero 4. Una rubrica nella quale facciamo delle brevi recensioni di titoli indie o minori che altrimenti rischierebbero di passare inosservati, pur avendo al loro arco degli spunti interessanti o qualche tratto appetibile per essere giocato.
The Wandering Village (Steam)
Costruiamo il nostro villaggio…sul dorso di un’enorme creatura!
Questa puntata del Game Showcase si apre con un gestionale che cerca di differenziarsi dalla marea di titoli dello stesso genere, tramite alcune trovate innovative e più o meno riuscite. The Wandering Village infatti ci propone una premessa di gioco già vista, ovvero il dover costruire da zero il proprio villaggio, ma con la variante di doverlo fare sul dorso di una creatura enorme, chiamata Onbu.
Questa variante non sarà solo visiva; costruire un villaggio sulla schiena di Onbu sarà tutt’altro che semplice, e bisognerà prestare attenzione a diversi elementi per non giungere al game over. L’incipit narrativo di The Wandering Village vede il nostro pianeta soffocato da piante velenose con esalazioni tossiche, e l’unico luogo sicuro per cercare di sopravvivere sarà proprio la schiena di Onbu.
Dal punti di vista del gameplay, oltre le meccaniche basilari di ogni city builder, dovremo fare attenzione principalmente a due fattori: il rapporto con Onbu e il percorso che la creatura sta percorrendo. Creando un rapporto più saldo e di amicizia con l’enorme creatura, questa sarà più incline a seguire i nostri ordini (come le direzioni impartite), e ha creare meno scossoni per cercare di disarcionarci. Difatti a seconda di cosa e dove costruiremo, arrecheremo più o meno fastidio a Onbu.
L’altro fattore riguarda il percorso che la creatura sta percorrendo, il quale verrà generato proceduralmente e che offrirà diverse condizioni da affrontare, come il gelo, la siccità e diversi altri. Sicuramente un titolo consigliatissimo e molto valido per aprire questo nostro Game Showcase.
Game Showcase: The Wandering Village
PRO
- Meccaniche innovative per i city builder
- Buon comparto artistico
- Partite sempre diverse
CONTRO
- A volte diventa più un survival che un city builder
VOTI
Storia e atmosfera – 7
Gameplay – 8
Grafica – 8
Sonoro – 7,5
Complessivo – 7,8
Foretales (Nintendo Switch)
Il cuore delle carte (cit.)
Probabilmente il titolo più avvincente di questa puntata del Game Showcase, a patto che piacciano i deckbuilder – roguelike – narrativi. Difatti Foretales raggruppa tutti e questi tre elementi in un unico titolo, affidando la componente principale del suo gameplay alla narrativa piuttosto che ai combattimenti.
Con un incipit narrativo abbastanza basilare, Foretales ci propone una storia nella quale il mondo è sull’orlo della rovina e toccherà a noi, un ladruncolo di nome Volepain cercare di salvarlo. La tessitrice ha affidato i propri strumenti della creazione ai suoi figli, esseri chiamati Nymphants, i quali possono tessere le sorti dei mondi a loro piacimento e persino distruggerli. Toccherà a Volepain capire le reali intenzioni dei Nymphants e di conseguenza salvare o condannare il mondo.
Come detto pocanzi, l’incipit della narrazione è abbastanza già visto, ma quello che ne aumenta e di molto il valore, saranno le tantissime linee narrative differenti che potremo intraprendere con le nostre scelte, e alcune di esse saranno davvero poco scontate (chi ha detto che bisogna sempre fare la parte dei buoni?).
Parlando del gameplay, le carte a nostra disposizione di divideranno in tre categorie, ovvero attacchi, azioni e oggetti. Sul tavolo da gioco dove viene raccontata la storia saranno presenti altre carte “luogo” sulle quali andremo a interagire.
Queste carte cambieranno a seconda delle nostre scelte e azioni, ti faccio un esempio: se durante la nostra avventura sul tavolo sarà presente una carta di un luogo, come una piazza o una taverna, potremo usare alcune azioni come rubare oppure origliare. La prima servirà in caso fossimo alla ricerca di risorse, come denaro o cibo, la seconda invece de necessitiamo informazioni aggiuntive. Le azioni disponibili saranno davvero tante e Foretales invoglia il giocatore a sperimentare le varie soluzioni disponibili in modo da percorrere diversi scenari possibili.
Ogni azione avrà una conseguenza: se mentre cercheremo di rubare verremo scoperti, la gente correrà ad allertare le guardie e avrà inizio un combattimento, in pieno stile deckbuilder, nel quale avremo a disposizione gli attacchi base e le abilità dei nostri personaggi. Magari però potremo semplicemente provare a corrompere le guardie per chiudere un occhio sull’accaduto.
Questo è quello che Foretales vuole offrire come esperienza finale al suo giocatore, ovvero una vasta possibilità di scelta e di sperimentazione, in modo che ogni partita non risulti mai uguale alla precedente. Inutile dire che il tutto risulta ancora più godibile su Nintendo Switch, grazie alla sua portabilità.
Game Showcase: Foretales
PRO
- Un deckbuilder innovativo e originale
- Buon comparto artistico, con bozzetti caratteristici
- Invoglia a essere rigiocato, partita dopo partita.
CONTRO
- Inizialmente bisogna prenderci la mano, i meno avvezzi potrebbero trovarlo spiazzante
VOTI
Storia e atmosfera – 8,5
Gameplay – 8
Grafica – 8,5
Sonoro – 8
Complessivo – 8,2
Live by the Sword: Tactics (Steam – Early Access)
L’arte della spada
Non poteva mancare un GDR tattico a turni in questo Game Showcase, e per giunta è uno molto interessante. La versione testata è quella Steam in accesso anticipato, ma proprio in questi giorni si può mettere mano alla versione completa del titolo.
Live by the Sword: Tactics ci vede vestire i panni di due fratelli che partono per un viaggio alla ricerca di un modo per salvare il mondo, ormai in ginocchio dopo un violentissimo conflitto fra diverse nazioni, e con la pressantissima minaccia di una catastrofe che sta per colpire il nostro regno. Niente di nuovo dal punto di vista narrativo, per lo meno per quanto provato in accesso anticipato, poi la trama potrebbe sorprenderci nella versione finale.
Live by the Sword: Tactics non propone solamente una modalità campagna, ma offre molto di più. Oltre alla possibilità di giocare in multiplayer sia locale che online, e alla modalità Tactician, il titolo offre un’interessantissima modalità dove potremo creare da zero il proprio mondo e la propria avventura, ma in questa modalità non avremo secondi tentativi a disposizione.
Parlando del gameplay, pur presentando gli elementi caratteristici dei GDR tattici, questo titolo presta maggiore attenzione ai bonus derivati dal posizionamento delle unità, oltra al fattore che non sarà possibile potenziarsi salendo di livello. Hai capito bene, le unità potranno solo contare sulle loro forze. Spetterà a noi sfruttarne i punti di forza e coprirne quelli deboli per conquistare la vittoria.
Adattissimo a chi ama di più l’aspetto tattico che quello narrativo/grafico.
Game Showcase: Live by the Sword: Tactics
PRO
- Alta profondità strategica
- Diverse modalità di gioco
CONTRO
- Graficamente basilare
VOTI
Storia e atmosfera – 6
Gameplay – 8,5
Grafica – 6
Sonoro – 6,5
Complessivo – 6,7
Anche questa puntata di Game Showcase è giunta al termine, sperando come al solito di averti fatto scoprire qualche titolo interessante.