È passato un po’ di tempo dal caso di Epic Games contro Apple e Google, caso che ha segnato il ban di Fortnite: Battle Royale dagli store mobile. Il processo legale è stato soddisfacente per la società di Tim Cook, ma anche per Epic, dato che la compagnia è stata in grado di creare un precedente che è servito a segnare un prima e un dopo con i regolatori commerciali, dando così luce su quanto potere e dominio hanno queste grandi aziende. Per ironia della sorte questa situazione potrebbe rappresentare il ritorno del gioco sui dispositivi Apple, almeno nell’Unione Europea.
Fortnite: il ritorno?
Il nuovo quadro giuridico che entrerà in vigore il prossimo anno nei paesi dell’Unione Europea, potrebbe cambiare la situazione di Fortnite: Battle Royale nei dispositivi Apple. La CNN afferma che varie autorità dell’Unione Europea hanno confermato che il Digital Markets Act (DMA) entrerà in vigore nella primavera del prossimo anno, dato che è stato rinviato a causa di una serie di dettagli.
Secondo le informazioni ufficiali, la DMA considera le grandi aziende del settore tecnologico con piattaforme digitali importanti come “Guardiani”, le compagnie che riceveranno questa nomenclatura dovranno avere almeno 45 milioni di utenti ed una posizione di dominio negli ultimi 3 anni.
Essendo definiti Guardiani e considerando che sono in grado di stabilire regole private che generano danno ai terzi ed ai consumatori, il DMA costringerebbe queste aziende (nei paesi dell’UE) a cedere in diversi ambiti permettendo ad esempio che i programmi di terze parti possano operare direttamente senza dover passare attraverso l’approvazione commerciale delle loro piattaforme e delle loro linee guida, proprio ciò che Epic Games voleva nel processo che si è svolto negli Stati Uniti.
Ricordiamo che la DMA ha nel mirino aziende come Meta, Apple, Google, Sony e Amazon, le quali sicuramente saranno definite Guardiani. Tuttavia, le autorità britanniche stanno preparando un periodo di revisione in previsione dell’opposizione di queste società, ciò potrebbe portare a una controversia legale che culminerebbe, si stima alla fine del 2023.
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