Recentemente mi è capitato tra le mani Zombie Cure Lab, un titolo gestionale dalle premesse uniche e innovative, che mi ha attirato fin dal primo sguardo alla pagina di Steam. Si tratta di un gioco ancora molto grezzo e ben lontano dalla sua uscita definitiva, che però si sta preparando ora ad approdare sui nostri schermi in early access. Le idee ci sono, ma nel concreto il titolo sarà all’altezza? Quali sono i punti di forza e quali invece quelli di debolezza a cui gli sviluppatori dovranno ancora dedicare molte attenzioni?
A ogni modo, prima d’iniziare ci tengo a precisare che gli sviluppatori di Zombie Cure Lab stanno ancora lavorando duramente per migliorare il proprio titolo update dopo update, perciò quello che sto scrivendo oggi, 30 novembre, in questa anteprima potrebbe tranquillamente non valere più tra qualche settimana o qualche mese.
Zombie Cure Lab: la cura per l’apocalisse esiste!
Ammettiamolo, con gli zombie abbiamo avuto a che fare ormai in tutte le salse. Tra The Last of Us, Dying Light e tanti altri abbiamo ucciso, squartato, infuocato ogni tipo di morto vivente, quindi cosa penseresti se per una volta gli zombie dovessero essere curati invece che uccisi? Questa è la premessa di Zombie Cure Lab, un titolo gestionale dove il rapporto che siamo abituati ad avere con queste creature viene ribaltato.
Ti ritroverai infatti alla guida di un laboratorio in via di sviluppo, dove una cura contro l’apocalisse zombie è stata trovata. Catturarli e ritrasformarli in esseri umani sarà compito tuo, ma non pensare che si tratti di una passeggiata. Dopotutto gli zombie sono tutto fuorché docili e per ricondurli alla loro umanità dovrai darti un bel da fare!
Tante meccaniche innovative, ma non mancano i problemi!
In Zombie Cure Lab dovrai gestire un vero e proprio laboratorio. Il primo scenario sarà dedicato al tutorial, dove una serie di spiegazioni e obiettivi ti guideranno passo passo nella tua avventura. Dovrai innanzitutto costruire le prime strutture per i dipendenti, come una cucina e una camera adeguatamente arredate per soddisfare i bisogni primari di ogni essere umano, ma ovviamente non potranno mancare anche le strutture per la raccolta e la gestione delle risorse.
Come in ogni gestionale che si rispetti dovrai infatti raccogliere legna, pietra, cibo e tanto altro, materie prime che ti permetteranno di svolgere qualunque mansione e di cui non potrai fare a meno. I tuoi dipendenti si avventureranno a raccogliere le risorse nell’area designata dall’edificio di raccolta, perciò una volta ripulita una zona sarai costretto a spostarti altrove.
Ovviamente, non potranno mancare le stanze dedicate al laboratorio, ricche di macchinari complessi che ti permetteranno di curare gli zombie catturati. Il processo di guarigione è lungo e prevede diverse fasi, in cui gli zombie diventeranno pian piano sempre più umani e potranno svolgere mansioni diverse unendosi al tuo team. Insomma, si tratta di un processo fondamentale, in quanto con l’ingrandirsi del tuo campo avrai anche bisogno di più lavoratori. Inoltre per proseguire con la cura nei vari step e rendere nuovamente umani gli zombie, ti serviranno laboratori sempre più complessi e attrezzati, perciò il lavoro non manca di certo.
A ogni modo, catturare gli zombie in Zombie Cure Lab non è così difficile come tu possa pensare: ti basterà difendere i cancelli d’ingresso del campo con appositi macchinari che li congeleranno trasformandoli in piccoli cubi di ghiaccio. Dopodiché al sorgere del sole, potranno essere recuperati dai tuoi lavoratori assegnati alla raccolta risorse e portati nel laboratorio, anche se ricorda sempre che il ghiaccio con il caldo si scioglie, perciò dovrai fare in fretta!
Come ormai avrai capito, la notte è il momento più pericoloso in cui gli zombie potrebbero attaccare il tuo accampamento. In tal caso, un apposito pulsante di allarme manderà in lockdown la struttura, ordinando ai tuoi scienziati di rimanere nelle aree sicure. Non dimenticarti di lanciare l’allarme o rischierai grosso: gli zombie potrebbero contagiare il tuo team se si trova all’esterno e farti rimanere a corto di personale! Senza dubbio si tratta di una trovata niente male che ho apprezzato molto in Zombie Cure Lab.
Fai anche attenzione a non permettere ad alcuno zombie di entrare all’interno del tuo campo, anche magari lanciando l’allarme qualche istante prima dell’ondata in modo tale da non dover più aprire i cancelli nei momenti difficili. Se anche un solo zombie entrerà nel campo, la zona sicura verrà compromessa e i tuoi lavoratori non potranno più svolgere le loro mansioni all’esterno, costretti a rimanere all’interno degli edifici.
In tutto questo, tieni anche conto dell’energia elettrica che ovviamente ti servirà per far funzionare tutto all’interno del laboratorio. Dovrai costruire una fitta rete di tralicci elettrici, alimentati anche con l’aiuto di vari generatori, o le tue difese e la tua cura non andranno mai da nessuna parte!
Infine, non può di certo mancare l’albero della ricerca, ormai d’obbligo in ogni gestionale che si rispetti. Anche in Zombie Cure Lab grazie a una stanza dedicata alla ricerca, dove dei lavoratori si occuperanno di studiare nuove tecnologie e con i punti ricerca guadagnati potrai pian piano sbloccare nuove strutture e migliorare quelle esistenti. L’albero è di sicuro ben strutturato, considerando anche l’apposita divisione in tier delle stanze che andranno a loro volta migliorate, ma esteticamente risulta abbastanza confusionario, anche se sono certo che di sicuro verrà migliorato in futuro!
Nel complesso le meccaniche di gioco di Zombie Cure Lab sono innovative e ben pensate, senza dubbio in grado di catturare. Per esempio, per quanto riguarda la gestione dei lavoratori e delle varie attività, avrai ovviamente delle apposite schermate che ti permetteranno di tenere d’occhio la situazione generale, oltre che degli appositi tasti per scegliere i turni dei lavoratori, le loro mansioni e la priorità di alcune di esse. Queste meccaniche per quanto intuitive siano, in realtà non sono affatto semplici da sfruttare.
Specialmente all’inizio non avrai moltissimi lavoratori a disposizione, quindi sarà fondamentale organizzare il tutto al meglio, gestendo orari, compiti e priorità. Alternare le mansioni dei dipendenti e assegnare anche una più alta priorità a ciò che ti serve in un determinato momento sarà fondamentale per la buona riuscita della tua avventura. Per fare un esempio, durante un attacco zombie in piena notte, vorrai di sicuro che i tuoi scienziati si concentrino principalmente sulle difese del campo, lasciando magari anche da parte alcune mansioni superficiali come la raccolta delle risorse. Situazione che andrà invece invertita durante la giornata, quando i pericoli vengono meno. In tal caso, alzare la priorità di un edificio utile e diminuire quella di un edificio superficiale sarà fondamentale per riuscire a lavorare nel migliore dei modi!
Insomma, le premesse ci sono tutte e l’esperienza di gioco è interessante, anche se il titolo è chiaramente ancora un po’ acerbo e qualche bug non manca. Per esempio a un certo punto ho avuto difficoltà a far funzionare il macchinario della cura in quanto risultava “non raggiungibile”, anche se in realtà si trovava in mezzo alla stanza con tutto lo spazio necessario a disposizione. Inoltre sarebbe molto comodo avere un tasto nella schermata di una stanza, che ti permette di accedere automaticamente e velocemente al suo relativo menu di costruzione: una dinamica che velocizzerebbe di molto il gameplay. Certo, è una sottigliezza, ma a mio parere farebbe la differenza.
In ogni caso non temere se incontrerai qualche bug: durante l’ultimo mese ho avuto modo di provare a lungo Zombie Cure Lab e ti posso garantire che gli sviluppatori stanno ancora lavorando molto sodo per sistemare tutte le problematiche, con update frequenti che migliorano giorno dopo giorno il titolo. Zombie Cure Lab si prospetta un grande gioco e non possiamo fare altro che dare fiducia al team!
Grafica e sonoro nella media, ma l’hud?
Per quanto riguarda il comparto grafico e sonoro, Zombie Cure Lab si presenta come un qualunque gioco in early access. La grafica è cartoonesca e perfettamente adatta a un gestionale, anche se ancora un po’ acerba a livello di texture, mentre il sonoro non eccelle particolarmente. Nota positiva sono però le animazioni che dimostrano un’ottima cura da parte degli sviluppatori, come per esempio quella durante la guarigione degli zombie nel macchinario.
Per quanto riguarda l’hud di gioco, ci troviamo di fronte a uno dei punti deboli di Zombie Cure Lab. L’impostazione è sicuramente quella giusta, con una suddivisione degli oggetti adeguata e le giuste finestre informative, ma risulta chiaro che ci troviamo di fronte a un titolo ancora nei suoi primi istanti di vita. Non si tratta sicuramente di un hud esteticamente piacevole e talvolta qualche informazione in più, qualche statistica in più e soprattutto qualche tasto rapido farebbero proprio comodo e aiuterebbero a orientarsi.
Nulla di cui preoccuparsi però, si tratta sicuramente di aspetti che gli sviluppatori miglioreranno con il tempo e che una volta terminati cambieranno volto, trasformando Zombie Cure Lab nel vero gioiello che si nasconde ora sotto il diamante grezzo che ho avuto modo di provare! Ovviamente non vedo l’ora di scoprire cosa ancora hanno in serbo per noi gli sviluppatori e sarò più che felice di continuare a seguire lo sviluppo del titolo fino alla sua uscita definitiva.