Sviluppato da Rekka Games e pubblicato da Team17, Bravery and Greed è un beat’em up, dungeon brawler, action platform cooperativo in 2D per massimo quattro giocatori e con forti elementi da roguelite. Quattro classi a disposizione e tanti, tanti nemici da devastare in dungeon procedurali costantemente imprevedibili. Noi abbiamo vissuto innumerevoli avventure su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Bravery and Greed: 4 eroi per un’unica storia
Bravery and Greed non ha una grande trama, anzi. L’intreccio narrativo è praticamente una scusa per permettere a quattro anonimi e classicissimi eroi, di intraprendere un’avventura epica e imprevedibile alla ricerca del grande tesoro dei nani. Un tesoro che gli permetterà di diventare i più ricchi del mondo ma che, per essere conquistato, richiede ben quattro rune diverse. Ed è proprio la ricerca di queste rune che guiderà il nostro cammino.
La runa del Caos, la runa dell’Ordine, la runa dell’Oscurità e la runa della Vita sono il nostro obiettivo principale. Ognuna di essa è custodita nei meandri di dungeon pieni zeppi di nemici e pericoli di vario genere e non solo. Ogni runa è sorvegliata da un boss che non ha alcuna intenzione di cedere il prezioso tesoro.
Se ti aspetti dialoghi, una qualche sorta di evoluzione narrativa, potresti rimanere deluso. Bravery and Greed non vuole raccontare una storia, lui vuole farti vivere un’avventura, costruendo e personalizzando di continuo il tuo eroe grazie a tutta una serie di elementi random ben inseriti seppur costantemente anonimi.
Così come sono anonimi i pochi png che scoverai, sempre casualmente, nei vari dungeon. Si passa dal mercante al mago incantatore, fino ad arrivare a prigionieri (umani e non) che aspettano di essere liberati per poi diventare parte integrante del nostro improvvisato party. Quindi sì, Bravery and Greed è una piacevole avventura che non osa mai sul versante narrativo, limitandosi a creare un contesto fantasy e decisamente classico e puntando tutto sul gameplay.
Bravery and Greed: tra fendenti di lama e incantesimi
Bravery and Greed dispone di quattro classi, tutte decisamente classiche. C’è il mago, scarso negli attacchi ravvicinati ma decisamente più abile a distanza (soprattutto con le magie), poi c’è il ladro abile in entrambe le tipologie di attacco e che fa della velocità la sua specializzazione, infine l’amazzone e il guerriero, entrambi improntati a combo ravvicinate, un po’ simili tra loro se non fosse che il guerriero pecca di velocità compensando in difesa (grazie anche al suo poderoso scudo).
Come facilmente intuibile, ogni classe (che potrai personalizzare con colori diversi prima d’iniziare l’avventura) ha il suo set di mosse che variano da combo veloci a varianti speciali. Ognuna di queste è strettamente legata alla tipologia di arma che indossa il guerriero e che no, non potrà cambiare. Questo significa che il guerriero resterà sempre armato di spada e scudo, da inizio alla fine. Inoltre ogni classe ha i propri parametri.
Il gioco punta e promuove il gioco di squadra (ricordiamo che si può giocare fino a un massimo di quattro giocatori) e questo è evidenziato dal fatto che gli eroi, insieme, compensano a vicenda i propri difetti. L’ideale, ad esempio, sarebbe mandare amazzone e guerriero in prima fila, con mago a distanza e il ladro pronto a sfruttare i propri trucchetti per creare disagi imprevisti. In combo, infatti, i personaggi funzionano benissimo il divertimento si moltiplica (anche se il livello di difficoltà rischia di calare notevolmente).
Giocato da solo (perché sì, Bravery and Greed può essere giocato completamente da soli) il titolo presta il fianco a diversi problemi. Primo tra tutti, alcune classi non sono idonee a vivere da sole. Ladro e mago, ad esempio, sono più complesso, meno d’impatto e, in situazioni con grossi nemici, si trovano decisamente più in pericolo rispetto al guerriero (dotato di vita e difesa più elevate). Chiariamoci, è possibile completare il gioco da soli con ogni classe ma è palese che alcune classi richiedono più impegno e pazienza per essere padroneggiate.
Volendo approfondire le classi, c’è davvero molta varietà e imparare ogni mossa regalerà non poche soddisfazioni. Il mago, ad esempio, può creare enormi sfere di energia che vagano per la sala del dungeon creando uno o più danni ai nemici. Il ladro, invece, può diventare invisibile, ottenendo il vantaggio di spostarsi dietro ai nemici per arrecare ancora più danni. Queste sono solo alcune specifiche che permettono a Bravery and Greed di creare strategie ludicamente divertenti e varie.
Tanto da scoprire e personalizzare
Come il capolavoro di Hades, anche Bravery and Greed è cosparso di tesori e divinità pronte ad aiutarci. Durante i vari dungeon, infatti, scoveremo scrigni, altari e anche NPG con cui potremo interagire per potenziare il nostro eroe. Negli scrigni oltre a monete e cibo/pozioni (utili per ricaricare la barra dell’energia) potrai ottenere armi e accessori. Questi offrono bonus passivi ed effetti di stato di vario genere e potranno essere liberamente sostituiti o gettati a nostro piacimento.
Le divinità, invece, funzionano in modo simile a quanto visto in Hades anche se qui, ovviamente, gli dei risultano decisamente più anonimi. Considerando anche il fatto che non interagiscono direttamente con noi. Nel primo dungeon, al primo altare, avremo modo di scegliere una delle quattro divinità con cui stringere il legame e che andrà poi a coinvolgere gran parte dei futuri altari. Scegliere la divinità della vita, ad esempio, garantirà la scelta di innumerevoli (sono davvero tanti) potenziamenti passivi che andranno a coinvolgere la sfera della resistenza e dell’energia.
Tra bonus divini (cumulabili) e bonus delle armi, il nostro eroe ottiene una serie di vantaggi che, di avventura in avventura, difficilmente saranno uguali. Si passa da upgrade di potenza e/o energia alla possibilità di sferzare colpi con malus velenoso fino all’incredibile potere di evocare spettri alleati dai corpi dei nemici sconfitti. Grazie a una vastità di potenziamenti incredibile e varia, unito a dungeon procedurali e a elementi secondari completamente randomici, ogni avventura sarà a suo modo unica.
E parlando di alleati, lo abbiamo già citato, ma tra i vari elementi randomici del gioco, c’è la possibilità d’incontrare diversi NPG da reclutare nella nostra avventura. Che sia un arciere da liberare dalla prigione o un lupo da curare con delle pozioni, questi personaggi diventeranno nostri fedeli alleati (con tanto di barra energia a schermo) e ci aiuteranno negli scontri. Certo, una volta sconfitti son persi per sempre ma assicuriamo che il loro intervento è utilissimo.
Ondate di nemici
I nemici di Bravery and Greed sono davvero tanti seppur nessuno spicchi davvero per originalità. I minion sono abbastanza scontati (scheletri, lupi, pipistrelli, maghetti, ecc.) mentre i boss migliorano un pò e soprattutto alzano i livello di sfida (anche se, una volta memorizzato il pattern d’attacco, sarà facile avere la meglio).
Se dovessimo giungere al game over, il gioco ci costringerà a ricominciare la ricerca dal principio ma otterremo diversi bonus. Il principale bonus è legato “all’avidometro”, un singolare strumento che si riempie e sale di livello a seconda del denaro accumulato durante l’avventura. Inoltre, a seconda delle nostre ricchezze sbloccheremo alcuni oggetti che, a loro volta, potranno essere ritrovati nei dungeon con percentuali crescenti.
Sempre dopo la nostra morte, avremo modo di sbloccare i tarocchi. Queste particolari carte da posizionare prima della nostra avventura e selezionabili liberamente (puoi anche non utilizzarli), offrono determinati bonus e malus che, inevitabilmente, andranno a scombinare la nostra avventura. C’è di tutto, da bonus sugli attacchi che vanno però a potenziare ai nemici fino a una carta in grado di resuscitare una volta ma al prezzo del 40% dei nostri soldi.
I soldi, ovviamente, potremo spenderli anche durante l’avventura, come ad esempio, con l’immancabile mercante (ma non solo). Insomma, Bravery and Greed offre una varietà di situazione di tutto rispetto. Peccato per la sua durata non molto elevata e un livello di difficoltà che, in cooperativa, tende verso il basso (al contrario invece se si gioca da solo).
Da segnalare che il gioco include i sottotitoli in italiano e che, a differenza della maggior parte dei roguelite, dopo il game over avremo la possibilità di selezionare liberamente da quale dungeon partire. Per sbloccare questa possibilità, dovrai prima metter piede per la prima volta nel suddetto dungeon. Inoltre, il gioco modifica la difficoltà in modo cronologico adattandolo alle nostre scelte e modificando i nemici (in numero e potenza).
Modalità
Bravery and Greed non è solo avventura. Il gioco offre diverse modalità per allungare l’esperienza e renderla a suo modo, più varia. Ecco quindi che possiamo selezionare la modalità orda dove, prevedibilmente, saremo invasi da nemici o due modalità competitive: Team Player vs Player o Player vs Player. Queste sono modalità extra e svolgono discretamente bene il loro ruolo.
Grafica e sonoro
Graficamente il gioco scorre abbastanza bene anche se abbiamo notato alcuni rallentamenti nelle fasi più concitate. C’è da tenere conto che Bravery and Greed è interamente in 2D ed è pieno di piattaforme su cui saltare e trappole di vario genere da schivare. Quindi nelle fasi più avanzate, ciò che vedremo a schermo si moltiplicherà notevolmente.
Purtroppo le location, seppur ben dettagliate, peccano ancora una volta di originalità. Sono sì fedeli ai classici ma non c’è mai qualcosa che renda Bravery and Greed unico, iconico. Questo vale anche per gran parte dei nemici nonché per gli eroi di turni che potevano essere molto più caratterizzati.
Anche il sonoro fa il suo dovere con tracce anche gradevoli ma mai memorabili. Gli effetti, infine, sono molto gradevoli, classici e funzionali a quanto avviene a schermo.