Sviluppato e pubblicato da Red Limb Studio, Kamikaze Veggies (che ci aveva già incuriosito nella nostra anteprima) è un videogioco d’azione in terza persona con forti elementi stealth, suddiviso in una serie di livelli chiusi dove l’elemento che spicca di più è l’umorismo e l’originalità di alcune trovate. Noi abbiamo inviato orde di soldati vegetali suicidi su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Kamikaze Veggies: sconfiggiamo il nemico rosso
La narrativa di Kamikaze Veggies è fuori di testa, divertente, esagerata ed efficace. Siamo in un mondo distopico, l’umanità si è estinta e la Terra è dominata dai vegetali. Purtroppo però, le risorse stanno scarseggiando, la terra è mutata e il clima non aiuta. Ecco quindi che le aree di gioco si mostrano desolate, geometriche, spoglie. In questo clima devastato si crea una nuova fazione che col pugno di ferro e una virata dittatoriale.
Guidati dal discutibile Pomodorov (un tempo fedele al pensiero del noto Carrot Marx) un gruppo di vegetali rossi e comunisti, vogliono prendere il controllo della Terra e la loro scia crudele ed espansionistica deve essere fermata. Eccoci quindi impegnati al comando di innumerevoli unità vegetali (non rosse) che unitesi in gran segreto in gruppi speciali militari disperati, sono pronte all’ultimo sacrificio pur di salvare il mondo.
Di che sacrificio parliamo? Quello di farsi letteralmente esplodere (da qui il titolo del gioco). Kamikaze Veggies non brilla per uno svolgimento narrativo particolare ma regala momenti e citazioni di tutto rilievo. I personaggi stessi rievocano tratti di film d’azione che hanno fatto la storia (primo tra tutti Rambo). Il punto di forza del gioco, oltre alla riuscita atmosfera e all’incipit originale, è un gameplay sorprendentemente vario e riuscito, tutto da scoprire.
Kamikaze Veggies: salviamo il pianeta… BOOM!
Kamikaze Veggies è diviso in oltre 10 missioni selezionabili in ordine cronologico (e dettato dal gioco) in una mappa dove guideremo l’elicottero da guerra. Ogni missione ha un proprio obiettivo con tanto di scheda riassuntiva molto efficace e completamente tradotta in italiano (come il resto del gioco anche se è da segnalare che non sempre i sottotitoli sono corretti ma niente di grave).
La tabella riassuntiva, spesso accompagnata dalla mappa dell’area, ci mostra come procedere anche perché, una volta catapultati (letteralmente) nel livello, saremo soli (sempre se non decideremo di giocare in coop e in tal caso il divertimento si accentua ancora di più). C’è da dire che il level design dall’impatto spoglio e anonimo, nasconde diverse sorprese e soprattutto offre la possibilità al giocatore di affrontare le missioni come preferisce.
Lo scopo principale, infatti, è quasi sempre la distruzione (spesso ottenuta col suicidio del vegetale di turno) di una struttura nemica. Struttura da svelare e/o sbloccare con la risoluzione di enigmi ambientali gradualmente sempre più complessi e piacevolmente inseriti nel level design. Ma tutto questo dovrà essere svolto sotto l’attenta sorveglianza nemica. E come si può affrontare un nemico quando potenzialmente siamo disarmati?
Crea il tuo esercito
Prima di catapultarci nel livello, il gioco ci fornisce un valore da poter consumare selezionando a nostro piacimento determinate unità. Ogni unità ha un costo. La carota iniziale, ad esempio, ottimo elemento neutrale (privo di debolezze o particolari vantaggi) ha un costo di 200. Le carotine suicide, che si autodetonizzano allo scadere di un inesorabile countdown automatico, hanno un costo di 50 (considerando che moriranno a prescindere e in tempi risicati).
Selezionare bene le unità è fondamentale per la riuscita del livello. Considera che ogni colpo è morte certa (tranquillo, anche per il nemico vale la stessa regola). Non c’è una barra d’energia. La morte è immediata e l’unità scelta non può essere recuperata, perdendo tra l’altro tutti gli oggetti faticosamente racimolati. Se crepano tutte le unità a tua disposizione, devi ricominciare il livello. Questo elemento strategico funziona e regala una varietà non indifferente, soprattutto quando sbloccherai tutte le unità a disposizione.
Per sbloccare le unità avrai bisogno di “stelle” e queste si ottengono ottenendo molti punti nei vari livelli. I punti si conquistano non solo soddisfacendo la missione base ma eliminando i nemici sul campo e scovando i tesori nascosti (dei veri collezionabili). La ricerca delle stelle per sbloccare tutte le unità va a potenziare la rigiocabilità e fortificando una longevità di base abbastanza debole (bastano circa 6 ore per completare l’avventura).
Combattiamo!
Come si combatte in Kamikaze Veggies? Di base potrai sempre farti esplodere, a conti fatti quella è la tua arma principale ma, anche se garantisce grandi soddisfazioni, automaticamente porta alla morte di un’unità e le unità sono preziose. Allo stesso tempo, se si è circondati e non si hanno vie di fuga, meglio detonarsi e farsi esplodere che farsi uccidere dal nemico.
Intanto, nel gioco sono disseminati diversi oggetti utili, da granate a mine, che potrai utilizzare (con parsimonia, in quanto il gioco ne è abbastanza avido) per eliminare i nemici più fastidiosi. Il sistema di combattimento non è male ed è anche sorprendentemente preciso. Il gioco è in terza persona con telecamera liberamente gestibile e che raramente s’incastra con il mondo di gioco, seguendo fedelmente il vegetale suicida di turno.
Di base però, Kamikaze Veggies promuove la modalità stealth che, ahinoi, è anche quella meno riuscita. Il vegetale può accovacciarsi e camminare piano, nascondersi dietro ripari ed erba alta ma, in realtà, per scampare ai nemici basta anche correre veloce finché non ci perdono di vista (e capiterà abbastanza facilmente). Ecco quindi che diventa più pratico correre alla cieca (almeno nei primi livelli) che procedere lentamente col rischio di essere visti comunque (alcuni nemici ci vedono decisamente troppo bene).
L’IA dei nemici non brilla quindi in strategia e sarà abbastanza facile riuscire ad eliminarli se eviteremo di finire circondati. In quel caso la situazione potrebbe complicarsi (ricordati: un colpo e muori). Da ricordare, inoltre, che correre causa rumor e quindi saremo localizzati ancora più facilmente. In ogni caso, le abilità differenti delle unità e le missioni variegate garantiscono grande divertimento supportato da un umorismo efficace e riuscito grazie a scelte sonore azzeccatissime.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando Kamikaze Veggies non offre chissà cosa. I livelli sono minimal, spogli eppure riescono a loro modo a garantire una certa identità al gioco. Forte anche di enigmi ambientali ben inseriti e divertenti da giocare. Nota di merito ai personaggi (unità e nemici) veramente belli e caratteristici.
Il sonoro è da applausi e motivo di grandi risate. Ogni volta che il nemico ci individua, parte una musichetta russa che galvanizza gli inseguimenti e non stanca mai. E che dire delle urla strazianti ed esagerate che emergono a ogni nostra uccisione? Spettacolari. Infine gli effetti sonori delle esplosioni, semplicemente liberatorie.