King of Retail è ancora in accesso anticipato e non è dato sapere quando, effettivamente, verrà ufficialmente rilasciato in versione definitiva. Il suo costo è di €24,99 e potrai trovarlo tranquillamente su Steam. Nonostante sulla pagina ci sia scritto che la lingua italiana non è inserita, in realtà è presente, anche se in maniera abbastanza approssimativa. Quindi sì, c’è e potrebbe essere migliorata; al momento va bene così, essendo comunque un prodotto videoludico in continua evoluzione e, da un giorno all’altro, potrebbe regalare delle belle sorprese.
Questo nuovo videogioco single player è stato sviluppato da Freaking Games e pubblicato dal 14 settembre 2022 da Iceberg Interactive. Si tratta di un titolo indie, un gestionale per la precisione, che riesce a mostrarti cosa si nasconde dietro lo scaffale di un negozio; non ci sono combattimenti, né cose strane o spaventose: solo una gestione dell’inventario, della cassa e di tutto ciò che concerne l’essere il proprietario di un locale.
Sei pronto a vedere il lato oscuro del commercio in proprio?
King of Retail come Superstore
In King of Retail non c’è una vera e propria trama, come molti gestionali infatti non è proprio la narrazione ad avere la priorità, ma vediamo di fare il punto della situazione lo stesso, giusto per non lasciare niente al caso! Un giorno hai la grossa opportunità di poter intraprendere il nobile mestiere del commerciante e decidi che è arrivato il momento di dare una svolta alla tua vita. Che sia un negozio in proprio o di una catena, il tuo percorso inizia dalla sua gestione nella più completa autonomia.
Prima di iniziare questa grande avventura, però, King of Retail ti mette di fronte alla scelta del tuo alter ego e io ho scelto di ricreare, per quanto mi è stato concesso, Amy Sosa di Superstore. Se non sai di cosa sto parlando, ti basterà andare su Netflix e iniziare l’episodio pilota della serie televisiva. Recentemente è stata mandata in onda più volte nelle televisioni locali; a ogni modo, la serie narra degli episodi in cui rimangono coinvolti vari commessi di questo Superstore.
Seppure non sia presente la vena comica della serie Netflix, King of Retail mi ha ricordato molto quel lato gestionale di cui la ragazza in questione si fa carico molto spesso. Ho pensato bene che potesse essere perfetta per il ruolo da intraprendere; purtroppo ho constatato che non era possibile cambiare il colore degli occhi e non capisco se si tratti di un bug o di una totale mancanza dell’opzione. Nessun problema: la mia Amy avrà gli occhi azzurri preimpostati!
Prima di tutto andrai alla Business School
Lo so, solitamente nel secondo paragrafo parlo del gameplay, ma ci arriverò; al momento continuo un attimo sul filone della creazione dell’avatar. Alcune opzioni presenti in fase di creazione non possiedono alcun tipo di descrizione e questo ha reso difficoltosa la comprensione di molte scelte. Bene o male l’utente riesce ad arrivarci a intuito, ma spero che ciò venga aggiustato nella versione finale di King of Retail.
Una volta fatto ciò, e dopo aver dato il nome all’avatar, potrai decidere di essere il manager di un singolo negozio o stare sotto a una catena. Ancor prima di decidere, però, ti consiglio di completare il tutorial su come avviene il commercio all’interno di King of Retail. Scoprirai ben presto che le linee guida mostrate potrebbero anche essere applicate nella realtà lavorativa quotidiana!
Non vedrai scritta la parola “Tutorial”, perché esso prende il nome di Business School ed è una vera accademia con altri studenti e un’insegnante. Al fondo troverai scritte le slide da leggere in base all’argomento selezionato, una volta che andrai a parlare con la docente; la prima cosa che noterai, però, sarà il fracasso infernale delle voci in sottofondo che si sovrappongono fino a quando non verrà avviato il corso specifico. Dopo un invito sonoro a fare silenzio, l’aula si muta completamente.
Silenzio in aula!
Prepara qualche foglio su cui scrivere appunti, perché ne avrai bisogno: i corsi creati dagli sviluppatori di King of Retail spiegano come poter avviare un negozio di successo basandoti sulla città, il tipo di clientela, cosa desidera il cliente medio e quanto la cittadina spenderebbe all’interno del tuo spazio commerciale. Tutte cose da tenere in conto e che apprenderai tu stesso una volta avviata la prima partita. Avendo lavorato per questo settore, in passato, posso assicurare l’accuratezza delle informazioni.
Sii pronto a tutto, anche se effettivamente andrai a creare le impostazioni necessarie prima di far partire l’avventura vera e propria. Deciderai il tipo di città, il reddito medio e il tipo di clientela oltre a ciò che andrai a vendere. In poche parole, i corsi ti serviranno per approfondire le tue scelte iniziali. Una cosa che ho apprezzato abbastanza è stata il fatto che l’utente, in King of Retail, può modificare il logo (almeno i colori) tra una vasta scelta di opzioni; l’insegna può essere cambiata e potrai dare un nome al negozio.
King of Retail non ha un vero grado di difficoltà, perché sarai tu a impostarla in base a ciò che desideri; se inserirai una clientela difficile, dal reddito basso e la tua merce è molto costosa, avrai maggiori difficoltà di vendita. E una volta scelto tutto ciò, potrai sistemare l’interno nello spazio commerciale arrivando, così, alle note dolenti.
I corsi aiutano, ma non sono un vero tutorial
Ebbene no, in King of Retail manca quel tutorial in grado di spiegarti come sistemare un negozio, cosa premere e tutti i comandi necessari per poter iniziare una vera e propria gestione. Ciò che saprai immediatamente, all’interno dell’edificio, è come interagire con gli oggetti (tasto E) e poco altro. Certo, spesso appare un baloon in cui viene indicata l’azione che puoi fare, ma altrettanto spesso può capitare di vedere la stessa nuvoletta con diverse opzioni tra cui scegliere e in questi casi non c’è alcuna spiegazione.
Anche il menù in basso a sinistra, dove potrai controllare il tempo e tanto altro è completo mistero. Ti basti sapere che è da quel menù che troverai i tuoi fornitori e da cui farai partire le varie spedizioni per rifornire il tuo magazzino. Da lì ho acquistato stand per gli abiti, mensole, scrivanie e il tutto cercando di rispettare il budget iniziale. Questo fondo comprende, ogni giorno, anche il costo dell’affitto e le spese per l’acquisto di oggetti da dover inserire sugli scaffali.
Sinceramente ho trovato questo punto molto confusionario, specialmente quando il gioco non mi faceva più cancellare un mobile posizionato male. Infatti, nella prima giornata avrai un po’ di azioni limitate proprio per mostrarti il gioco, ma senza un tutorial risulta complicato. Passando alla giornata successiva, avrai modo di vedere l’ufficio (in cui potrai passare tutto il tempo che desideri) e iniziare le prime giornate di lavoro.
Sei uno streamer? Guarda le impostazioni speciali!
I problemi non sono finiti qui, perché spesso in King of Retail ho avuto difficoltà a selezionare un capo da consigliare alla clientela. Un problema, visto che in questo modo ho annullato una vendita e ho reso scontento un cliente che, suo malgrado, ha abbassato la reputazione del negozio. Ebbene sì, dovrai controllare anche questo status e sarà positivo fino a quando soddisferai i clienti e i tuoi eventuali dipendenti
Infatti ho apprezzato il fatto che dal computer del proprio ufficio e dalle varie lavagne posizionate, l’utente abbia modo di controllare i vari grafici per capire l’andamento, le preferenze dei clienti, gli eventi in zona da tenere conto o il controllo delle mail da parte dei fornitori di fiducia e tutto ciò che concerne la gestione. Un ottimo gestionale che, purtroppo, presenta delle pecche. Anche perché, alla fine di una vendita, il cliente presenta un grado di felicità o apprezzamento e spesso non si capisce bene il risultato.
Inoltre, se sei uno streamer, potrai creare un negozio personalizzato rispecchiando il tuo logo, il tuo brand o qualsiasi altra cosa tu voglia. Molto carino, un’impostazione in più che male non fa. Per quanto riguarda la grafica, posso dire che ci sarebbe molto da migliorare, ma che all’effettivo è funzionale; minimal quanto basta e non ho trovato bug di sorta o compenetrazioni strane. Avrei preferito altri tipi di design per le uniformi, ma ciò che è stato inserito può andare. Le musiche? Semplici, commerciali e non fastidiose.