Non si vive di sola grafica
I videogiochi sono prodotti ormai entrati nel cuore di tantissimi, con milioni di utenti differenti e unici, ma tutti condividono una cosa: i cinque sensi.
Tatto, olfatto e gusto sono (per ora) molto fuori dalla portata degli sviluppatori, mentre vista e udito sono alla base della creazione di un prodotto. Purtroppo, spesso si tende a dimenticare l’importanza che una buona musica può dare.
Viviamo in un’epoca fatta di spinte tecnologiche sempre maggiori, un’epoca di 4k, di realtà virtuale. La nostra idea di immersione nel mondo irreale che viviamo è data unicamente da quanto lontano il nostro occhio reale riesce a vedere.
Ma l’udito, signori, è per me uno degli aspetti fondamentali di un titolo e non parlo solo di musiche, ma anche di rumori e di voci.
Perché, ragazzi miei, l’impatto che fa un effetto sonoro fatto bene è superiore ad uno visivo, se l’immersione nel titolo è totale.
Battlefield 1 mi ha stupito, con il rumore dei bossoli vuoti che cadono, i rumori di una guerra che fortunatamente non abbiamo mai visto ma che fa parte della nostra storia. Eppure sono nelle vostre orecchie e magari siete pure troppo impegnati dalla frenesia del combattimento per fermarvi un secondo e ascoltare.
Halo, The Elder Scrolls, Dark Souls, NieR: Automata. Titoli estremamente diversi ma che hanno in comune una cosa: quando sento le musiche di questi giochi, presi in esempio, ancora oggi non posso fare a meno di avere dei brividi. Proprio ora ascolto la musica del combattimento finale di Dark Souls, che lascio qui sotto in un video YouTube.
O magari quella del combattimento contro il boss dell’opera di Nier?
https://www.youtube.com/watch?v=YMKskuvJTcs
Immersione ad occhi chiusi
Mentre siete a cavallo tra la vita e la morte, con una spada, un fucile o solo i vostri pugni, una musica come queste vi farà andare avanti, pronti a sconfiggere il nemico.
Perché è questo che voglio io: voglio che lo sviluppatore mi dia un motivo per combattere che non sia necessariamente la gloria di un misero achievement; io voglio vincere per me stesso.
Voglio che la scena che mi si para davanti sia ciò che mi rende protagonista del gioco, non giocatore. Perché è questo che un buon titolo dovrebbe fare.
Voglio trovarmi emotivamente coinvolto nella scena, voglio ridacchiare alle battute dei protagonisti, voglio piangere alla perdita di un personaggio, voglio combattere.
Sembrerà un discorso esagerato, lo ammetto, ma pensateci bene: per cosa giochiamo?
Divertimento, di solito, no? Noi ci sediamo e ci divertiamo, quindi tutti i giochi devono essere solo divertenti! Ma tutti i film non sono divertenti, così come tutti i libri e, no, non accetto la classica risposta: “Film e libri non sono come i videogiochi”.
Non sono come i videogiochi, sono diversi in una cosa in particolare. L’immersione totale che un videogioco può dare. Posso divertirmi con qualsiasi cosa, nella vita, ma non posso immergermi in un mondo che non esiste, al di fuori dei videogiochi.
Perché è bello avere fantasia, è bello voler vivere qualcosa di diverso anche solo per pochi minuti, per poi tornare più felici alla nostra vita di tutti i giorni.
Ci sono persone che notano molto meno questo fattore di importanza della musica, ma proprio a voi voglio chiedere: provate a rigiocare quei momenti aprendo per bene le orecchie e assaporando quello che questi giochi possono davvero offrire.
Poi venite sul forum di iCrewPlay a ringraziarmi.