Justin Wack and the Big Time Hack, il titolo in recensione oggi creato da Warm Kitten, altri non è che un grosso omaggio, fatto egregiamente, alle opere classiche di Lucas Arts, come ad esempio The Secret of Monkey Island, Maniac Mansion oppure Zak McKracken and the Alien Mindbenders.
Ogni cosa in questo titolo sprizza omaggio a queste opere senza tempo, dai controlli, alla grafica e naturalmente il suo gameplay. Un’avventura che entrerà dritta nel cuore di chiunque ami il genere dei punta e clicca vecchia scuola, ma che non deluderà nemmeno i fan della prima ora.
Julia perché hai lasciato Justin?
La storia si apre facendoti conoscere il protagonista che dà il nome al titolo, ovvero Justin Wack, un impiegato dell’azienda Mediocre IT. Dopo aver scambiato due parole con l’immancabile collega che sta antipatico a tutti, decide di riscaldare la sua torta di cipolle (che bontà!) nel microonde e nel frattempo pensa al perché la sua fidanzata, Julia, l’ha lasciato. Nel fare questo, a causa dell’alluminio che contiene la torta, si apre un buco nero proprio in corrispondenza del forno a microonde il quale lo trasporterà all’età della pietra.
Dopo il fattaccio , Justin incontrerà Kloot un cavernicolo (di cui prenderai il controllo successivamente) e i fratelli QP-42 e QP-43 i quali sono due robot agenti del Pythonic Empire, una polizia addetta a scovare i viaggiatori nel tempo abusivi (aiutiamoli nelle loro epoche qualcuno direbbe). A questo punto Justin resterà bloccato all’età della pietra e farà conoscenza dei dinosauri che popolano questa epoca, mentre Kloot entrerà a sua volta nel futuro vedendo meraviglie tecnologiche davvero impensabili per la sua epoca. Riusciranno i due eroi a tornare alle loro epoche e a fermare il Pythonic Empire?
Justin Wack and the Big Time Hack ha gameplay classico e un umorismo intelligente
Justin Wack and the Big Time Hack ha il classico gameplay da punta e clicca alla vecchia maniera: quello che ben conoscono tutti coloro che hanno giocato almeno una volta nella vita ad un titolo di Lucas Arts. Il tutto si controlla con il mouse e dovrai raccogliere oggetti, parlare con le persone, cliccare su alcuni punti di interesse per poter sbloccare enigmi e proseguire nella tua avventura…nulla di più e nulla di meno.
Justin Wack and the Big Time Hack è suddiviso in tre capitoli. Nel primo controllerai, separatamente, Justin e Kloot dovendoli scambiare nelle due avventure di cui sono protagonisti, uno nel futuro e l’altro nel passato. Ad aiutarti nella tua avventura, giusto per capire il da farsi, ci sarà un diario che ti dirà cosa devi cercare oppure l’enigma che dovrai risolvere. Questo diario è davvero utile perché da una parte non è particolarmente invasivo, ma dall’altra ti aiuterà ad ambientarti all’interno delle due avventure.
Nel secondo capitolo del gioco le cose iniziano a cambiare visto che gli enigmi diventano più ostici soprattutto grazie al fatto che Justin e Kloot dovranno cooperare scambiandosi gli oggetti che troveranno nelle epoche visitate. Questo ti obbligherà per forza di cose a spremerti le meningi visto che da qui in poi la difficoltà generale del titolo aumenterà, anche se non si parla mai di imprese impossibili.
Nel terzo atto, invece, al duo si aggiungerà un terzo personaggio ovvero Julia, la ex ragazza di Justin di cui parlavo prima. Come puoi ben immaginare, questo fattore aumenterà ancora di più la complessità degli enigmi, visto che alcuni implicheranno l’utilizzo di tutti e tre i personaggi per essere risolti.
Justin Wack and the Big Time Hack è un titolo altamente godibile per tutti, impregnato di una vena umoristica che non mancherà mai di strapparti un sorriso e che è parte integrante del gameplay. I personaggi sono estremamente ben caratterizzati, ma su tutti Kloot il quale parte dall’essere un cavernicolo che si esprime solo a grugniti, ma man mano che proseguirai nell’avventura, imparerà l’inglese con un tipico accento british.
Tecnicamente ottimo
La grafica di Justin Wack and the Big Time Hack è semplice, ma estremamente colorata. I fondali presentati, in base a quale epoca ti troverai, cambieranno le proprie tonalità. Quindi se sarai nel passato avremo toni caldi e ci sarà la presenza di dinosauri (parlanti, ci sta tutto se devi fare dell’umorismo), il presente sarà più moderno mentre le tonalità del futuro saranno molto più scure e robotiche.
I modelli dei personaggi sono anch’essi una citazione ai classici di Lucas Arts, in particolare a Maniac Mansion, visto che per disegnare Justin, Kloot, Julia e tutti i personaggi che compongono il titolo è stata usata la tecnica del super deformed ovvero testa grossa e nettamente sproporzionata rispetto al corpo.
Anche dal punto di vista delle animazioni questo sono ben fatte, visto che queste non scatteranno mai e tutto avrà un movimento molto naturale. Nulla da eccepire nemmeno dal punto di vista del sonoro, con un buon doppiaggio (solo in inglese purtroppo e niente sottotitoli) e delle musiche accettabili, ma che sicuramente non fanno gridare al miracolo.