Alla fine l’attesa è terminata. Pokémon Scarlatto & Violetto, i due nuovi titoli principali del franchise Pokémon che introducono la nona generazione (che tra l’altro hanno già ricevuto la loro prima patch), sono finalmente tra le mani di tutti i videogiocatori.
Occorre però essere un attimo onesti con sé stessi, mettere una mano sulla coscienza ed ammettere che vedendo i trailer qualcosa puzzava di bruciato, anche tanto. La sensazione era quella di star vedendo in anteprima una build pre-alpha del titolo, invece si stava assistendo al lavoro ultimato. Inutile prendersi in giro o far finta di nulla: i recenti titoli Pokémon hanno dei problemi, soprattutto tecnici, evidenti e anche grossi. Allora perché continuano a vendere così tanto? Cos’è che ci fa salire l’hype alle stelle ogni volta che un nuovo capitolo Pokémon viene annunciato? Il vero motivo è che per più di una generazione, il brand Pokémon rappresenta più di un semplice videogioco. In che modo ti starai chiedendo? Scopriamolo insieme!
Pokémon come simbolo dell’infanzia di generazioni
Per chi è nato verso gli anni 90 e agli inizi del 2000 ci sono delle parole magiche che accomunano le infanzie della stragrande maggioranza di essi e solo a sentirle sono in grado di procurare una nostalgia indescrivibile: una di quelle parole è sicuramente Pokémon. Quasi sempre infatti le persone nate in quei periodi associano i mostriciattoli tascabili a un periodo della loro vita in cui la preoccupazione più grande era quella di tornare a casa in tempo dopo scuola per non perdersi il nuovo episodio di Dragonball in onda su Italia 1.
Ricordo ancora con affetto, nostalgia e con una mezza lacrimuccia moltissimi momenti legati al franchise. Ne elencherò giusto alcuni per farti piangere nel caso anche tu dovessi far parte della schiera di inguaribili nostalgici come me: la quantità infinita di ore passate a giocare ai titoli Pokémon con gli amici e le relative litigate dovute dal solito sborone di turno che aveva un team composto da 6 leggendari, tutti con iper raggio, che disintegrava ogni povero malcapitato del tuo team; le leggende metropolitane falsissime che facevano il giro delle scuole e ogni volta che le risentivi, qualche dettaglio era stato modificato, una tra tutte la cattura del fantomatico Dark Lugia; lo spaccio di carte Pokémon che avveniva a ricreazione e all’uscita di scuola, in grado di farti diventare un piccolo azionista di Wall Street per 5 minuti o il solito bambino in classe dotato di R4 che distribuiva Pokémon Shiny a tutta la povera plebe.
L’assenza di internet come fonte d’amore per il brand
In tutto questo non voglio fare il boomer odioso e dire “che la mia infanzia era meglio di quella dei bambini di oggi” ma posso affermare tranquillamente che la quasi assenza di internet ha amplificato notevolmente il mio amore nei confronti dei Pokémon: ci si legava alle carte per il design del mostriciattolo tascabile e per l’artwork, non per il valore economico, e raramente venivano confutate quelle teorie fuori di testa che circolavano tra i banchi di scuola, anzi molto spesso quel poco utilizzo di internet a disposizione le alimentava (io ho scoperto recentemente che attivare l’evento di Arceus legit in Pokémon Heart Gold & Soul Silver era impossibile o che, beh, Dark Lugia non è mai esistito nei titoli canonici, almeno legalmente). Tutto questo discorso può sembrare fin troppo fine a sé stesso, ma in realtà è fondamentale per arrivare al fulcro dell’articolo.
Dannata nostalgia, dannata Game Freak
Sostanzialmente per chi è come me, se Pokémon Scarlatto & Violetto avranno una densità poligonale nelle ambientazioni scadente, così come nella qualità delle texture, o vedere nei trailer che Paldea è praticamente un’enorme pianura completamente spoglia, e così via, interessa poco e nulla, perché quando vedo la presentazione di una nuova generazione Pokémon e di una nuova regione, almeno con la mente non ho più 23 anni ma torno bambino, libero da ogni problema o preoccupazione, come se in qualche modo a me ignoto si disattivasse ogni sorta di mio giudizio critico e iniziassi invece a perdermi nelle speculazioni, nelle teorie, nei leak dei nuovi Pokémon o nell’immaginare che tipologia di nuova avventura potrò mai affrontare, proprio come facevo 10 anni fa, senza differenza alcuna!
Pokémon è sempre Pokémon
Questo sentimento comune è così diffuso anche per un motivo ben preciso, almeno secondo me: l’invariabilità del brand. Pokémon piano piano e con i suoi tempi ha sempre implementato piccole novità, ma per quanto possa diventare open world, o passare alla grafica 3D, è un brand che manterrà sempre la propria anima e natura invariata (nel bene ma anche nel male, se si vuole essere un attimo un po’ più critici). Proprio il vedere la stessa struttura da anni (alla fine si tratta sempre di un bambino/ragazzo che parte all’avventura per scoprire tutti i Pokémon di quella determinata regione e diventare l’allenatore Pokémon più forte di tutti) crea nella nostra testa quella sensazione di déjà vu nostalgica che si vuole abbracciare e accogliere con tutte le forze. Ed ecco quindi spiegato perché questi titoli continuano a stracciare ogni record di preordini e vendite: ai bambini i Pokémon piaceranno sempre e, per contenuti proposti, i genitori sono ben lieti di acquistare questi videogiochi rispetto ad un GTA V, mentre noi bambini cresciuti siamo succubi e vittime di questa nostalgia fin troppo canaglia, perché alla fine ci basta fingere di rivivere quei periodi della nostra vita più semplici e spensierati.
Game Freak grazie di tutto, ma non approfittartene
Nonostante mi renda conto di quanto The Pokémon Company e Game Freak stiano in parte sprecando l’enorme potenziale che Pokémon ha da offrire, a questa software house sarò eternamente grato per tutti i sentimenti che riesce a farmi provare ogni volta che un titolo della storyline principale viene annunciato. Alcuni di noi adesso giocheranno a Pokémon Scarlatto & Violetto con i propri cuginetti, altri addirittura con i propri figli, ma quello che conta è che una volta acquistati con la mente torneremo a quando giocavamo con il Nintendo DS di nascosto sotto le coperte perché alle 22:00 dovevamo stare a letto, solo che adesso i 60€ per acquistarli li tiriamo fuori noi! Detto questo, buon Pokémon Scarlatto & Violetto a tutti!
Se vuoi più informazioni sui due nuovi titoli puoi visitare il sito ufficiale!