Jungle Resistance è disponibile ormai da qualche tempo su Steam; si tratta di un Tower Defense molto basilare che ci vedrà, come in tutti i titoli di questo genere, schierare le nostre unità su posizioni prestabilite, nel tentativo di fermare le orde di nemici che vorranno superarci e raggiungere la nostra base.
In verità ci siamo trovati all’eccesso della parola basilare, con un titolo che ha dalla sua pochissime unità, nemici, e modificatori vari, che insieme creano un ripetersi costante di stesse situazioni, nel quale tutti i livelli superati, il 99% dei quali senza nessuna difficoltà e al primo tentativo, sembreranno un’unica cosa.
Jungle Resistance, almeno la storia contiene un messaggio
Non si può parlare di trama vera e propria, ma piuttosto di contesto contestualizzato. In questo titolo, gli umani così come sono abituati a fare nella realtà, stanno invadendo e distruggendo diverse foreste. Per evitare questo scempio, gli animali si sono uniti creando una forza di opposizione agli invasori/distruttori, e saremo noi a guidarli. Il messaggio da amico della natura c’è, la realizzazione molto meno.
Jungle Resistance ci mostrerà un brevissimo tutorial scritto, il quale ci metterà al corrente di tutte le azioni a nostra disposizione, pochissime, per fermare l’avanzata del nemico. Le mappe avranno dei punti da dove arriveranno i nemici marcati in rosso, mentre in blu saranno le nostre basi da difendere, evitando a tutti i costi che i nemici riescano ad oltrepassarle.
Su punti prestabiliti per ogni mappa, avremo la possibilità di piazzare una delle nostre poche unità disponibili, anzi inizialmente saranno solo due. Ogni unità avrà un costo per essere schierata, e potremo ricavare altra valuta per pagare questi costi, respingendo i nemici. Ogni unità avrà un massimo di due potenziamenti, che andranno ad aumentarne le statistiche e daranno accesso a un attacco speciale per le stesse, utilizzabile più volte aspettando il tempo di cooldown.
Le unità a nostra disposizione si divideranno in solo due tipologie, ovvero a distanza e corpo a corpo. Questi ultimi avranno la possibilità di essere piazzati entro un raggio dalla loro base, a seconda delle necessità che si presentano. Le ondate dei nemici si susseguiranno e, una volta esaurite, avremo completato il livello. Niente di più e niente di meno dal punto di vista del gameplay.
Tecnicamente nella Jungla
Come se un gameplay senza mordente non bastasse, Jungle Resistance ci “delizia” con dei difetti tecnici non da poco conto, che sapranno essere fastidiosi soprattutto a livello di gameplay. Il raggio visualizzato per le nostre unità, sia da distanza che corpo a corpo, non rispecchia la realtà, con le prime che riusciranno a colpire molto più lontano, e le ultime che potranno essere piazzate più distante dei limiti mostrati, e non di poco.
Per evolvere le nostre unità, bisognerà premere su di esse e comparirà un menù radiale con le opzioni disponibili; se però l’unità è vicina al bordo della mappa, il menù sarà visualizzato per metà o per intero fuori dallo schermo, rendendolo inutilizzabile.
Nella schermata di completamento dei livelli, la valutazione da una a tre stelle è spesso sballata (questo farà male ai completisti), mentre alcune mappe non ci danno la possibilità di piazzare le nostre unità in alcuni punti cruciali, lasciando di fatto corsie libere per il nemico.
A questa raccolta non da poco, in Jungle Resistance va anche aggiunto un livello di sfida che per il 99% delle volte è inesistente, mentre l’1% delle restanti volte è brutale, una musichetta che diventa ripetitiva già al secondo ascolto, e più di tutti, inspiegabili attese lunghe anche un minuto di nulla totale, fra un’ondata e l’altra, tant’é vero che le prime volte pensavo si fosse bloccato il titolo.