Il protagonista del nostro Old But Gold di oggi è molto particolare, quindi prima ancora d’iniziare devo già trattenermi dal cadere in un vortice di pura nostalgia per un concept che all’epoca è riuscito a dir poco a catturarmi. Facciamo spazio a EyeToy Play e EyeToy, due delle più originali idee di Sony ai tempi di PlayStation 2.
EyeToy Play, un titolo che non dimenticherò mai!
PlayStation 2, succeditrice di PlayStation, ci ha portato moltissime novità, ma una delle più grandi è sicuramente la scatolina squadrettata nera con un occhietto blu zaffiro al centro che prende il nome di EyeToy. Nel 2003 Sony rilascia l’antenata delle PlayStation Cam, una telecamera compatibile unicamente con PlayStation 2 che promette di essere in grado di riconoscere movimenti e gesti. Un’idea piuttosto visionaria che già frullava nella testa ai piani alti di PlayStation fin dal 1999 e che in un certo senso ha preceduto il Kinect di Microsoft (2010) e la gloriosa Nintendo Wii (2006).
Così, un bel giorno, entrato in un negozio di elettronica, puoi ben immaginare la mia sorpresa quando mi sono trovato davanti un bundle contenente EyeToy Play e la EyeToy Cam. Leggere: “12 giochi che controllerai con il tuo corpo” nel 2003, è di certo una locandina in grado di catturare l’attenzione di chiunque. E così dopo aver implorato in ogni modo possibile mio padre, sono riuscito a portarmi a casa quella che si prospettava a tutti gli effetti come una nuova era dei videogiochi.
Un’introduzione che ancora oggi mi cattura!
“Benvenuto nel mondo di EyeToy!”, sono queste le parole che ancora oggi riescono a farci scendere un brivido lungo la schiena. Perché sì, prima ancora di arrivare al gioco in sé, EyeToy Play merita un piccolo paragrafo dedicato alla propria introduzione all’insegna della nostalgia e dei ricordi: una stanza cubettata stile menù PlayStation 2, una vecchietta che cerca di regolare la EyeToy Cam e io che non vedo l’ora d’iniziare pensando di avere davanti un qualche tipo di tecnologia astrale e futuristica. Quasi mi scappa una risata a pensarci oggi che abbiamo a disposizione visori VR in grado di trasportarti letteralmente all’interno del gioco come per esempio il da poco annunciato PlayStation VR 2.
12 giochi, uno più bello dell’altro!
EyeToy Play contiene ben 12 minigiochi diversi. Si spazia dalla boxe al lavare i vetri e non mancano alieni, esplosivi e tanto tanto ancora! Ognuno di questi giochi verrà presentato da un personaggio particolare che ti dispenserà utili consigli per il tuo gameplay.
Ora, non giriamoci intorno, il miglior gioco è sicuramente Kungo Foo: utilizza mani e gambe per dare una bella lezione ai ninja che ti attaccheranno senza lasciarti la minima possibilità di prendere fiato. Non mancheranno buff di vario tipo in grado di complicarti o semplificarti la vita. Per quanto mi riguarda, non c’è soddisfazione migliore che schiaffare un bel ninja sul tuo schermo in seguito a un calcio rotante mal riuscito. Immaginatevi un bambino di qualche anno che ha appena finito di guardare Dragon Ball Z su Italia 1, poter finalmente prendere a calci qualcuno nella “realtà aumentata” di PlayStation 2. Che poteva chiedere di più?
E c’è anche il multiplayer!
Ora, immaginati tutto quello che ti ho appena descritto… moltiplicato per due! Perché ognuno di questi minigiochi può essere giocato anche in multiplayer. Puoi sfidare o cooperare con familiari e amici senza alcun tipo di hardware aggiuntivo. EyeToy Play durante la mia infanzia era praticamente diventato un chiodo fisso: ogni qualvolta che qualche amico veniva a trovarmi, si doveva per forza di cose collegare la cam e lanciarsi in game.
A ripensarci adesso mi spunta un sorriso per tutti quei momenti ormai persi. Sony all’epoca ha davvero fatto centro con EyeToy Play, riuscendo a dare vita a un’esperienza di gioco pressoché immortale che è in grado di divertire grandi e piccini. Un vero peccato che poi tale tecnologia si è andata un po’ a perdere non venendo portata avanti più del dovuto su PlayStation 3.