La tastiera meccanica compatta The Shrimp, denominata Model 1 sta per arrivare sul mercato, portando un nuovo stile alle classiche tastierine divise a metà che molti giocatori hanno ormai imparato ad amare. I videogiocatori su PC, infatti, si ritrovano a volte a dover gestire poco spazio su scrivanie piccole o in generale ad aver bisogno di tastiere aggiuntive da dedicare a certe attività. Ecco quindi che entrano in gioco hardware appositi, come tastiere più piccole, divise a metà o con meno tasti.
Le tastiere ultracompatte per il gaming rientrano proprio in questa categoria, proponendo all’utente solo pochi tasti essenziali, eliminando tutto il superfluo. Nonostante ci siano tanti modelli in giro, è difficile trovare qualcosa a basso costo, soprattutto quando si parla di qualità. Peraltro, quando si entra nel settore gaming, è difficile trovare qualcosa che non sia troppo pacchiano.
The Shrimp Model 1 sembra rispondere proprio a questa necessità, con una tastierina ultracompatta che sfoggia anche uno stile davvero unico, più o meno sobrio in base al modello scelto. Vediamo se vale la pena acquistarla nella nostra recensione.
The Shrimp: il primo impatto con la Mechanical Micro Keyboard
La tastiera The Shrimp arriva in una solida scatola, che ne riassume le varie caratteristiche. Tanto per cominciare, salta all’occhio la presenza della scritta Model 1 che, come spiegato, si riferisce a un modello appositamente creato per il casual gaming. Con questo non si intende che le performance della tastiera siano inferiori alla media, ma semplicemente che quest’ultima non promette una serie di caratteristiche normalmente associate alla scena competitiva, come un ritardo input-output minimo o particolari configurazioni di tasti. Questo sulla carta almeno, visto che all’atto pratico la tastiera si dimostra davvero eccellente. Ma ci arriveremo.
Dopo aver aperto la scatola ci troviamo davanti a un sacchetto di velluto, perfetto per trasportare una tastiera che effettivamente viene proposta anche come “da viaggio” fin dalla descrizione. Spostando il sacchetto, mettiamo finalmente le mani sul prodotto, composto da due pezzi ben distinti e di un cavo USB con cui collegarla al PC con tutta la comodità del plug and play.
Il primo impatto con questo Model 1 di The Shrimp è davvero ottimo. La tastiera sembra solida e pesante, grazie a una plastica dura che non scricchiola nemmeno sotto pressione. I keycaps sono altrettanto solidi e sono anche estremamente piacevoli al tatto, grazie alla texture utilizzata e alla forma dei Cherry Profile. Ogni lettera, peraltro, è trasparente e molto ampia, dando modo alla retroilluminazione di illuminare ogni tasto in tutta la sua gloria. Trattandosi di una tastiera meccanica, poi, la pressione dei pulsanti risulta soddisfacente, grazie all’utilizzo degli switch Gateron G pro, apprezzati da molti giocatori a buon motivo.
Sempre impugnando la tastiera, si può notare fin da subito come la parte sul retro sia leggermente sollevata, creando quindi una leggera inclinazione che rende molto più comodo premere i tasti quando si poggia la mano sulla scrivania. Per questo ci viene poi in aiuto il secondo pezzo della tastiera, un piccolo cuscinetto rigido da posizionare sotto di essa per tenere il polso sollevato dal tavolo, rendendo l’impugnatura più comoda. Entrambi i pezzi sono tenuti in posizione da piedini in gomma e da due magneti, che impediscono alla coppia di muoversi o di separarsi.
Proprio nel cuscinetto, apparentemente secondario, vediamo grande cura per i dettagli e forse l’elemento distintivo di The Shrimp. Tanto per cominciare quest’ultimo è sollevato da un supporto rigido che lo mette allo stesso livello della tastiera, a cui poi si aggiunge uno strato di spugna morbida rivestito di eco-pelle. Il risultato è un supporto per il polso davvero comodo, nonché più funzionale rispetto alla media della concorrenza, dove solitamente è molto piccolo, creato con ergonomie opinabili o addirittura assente. A questo si aggiungono poi delle splendide decorazioni, che rendono tutto ancora più carino quando la tastiera riposa sulla scrivania.
Non solo queste ultime ci ricordano che il ciclo della vita di un vero gamer si compone solo di tre fasi (eat, sleep, game), ma il colore e le decorazioni del cuscinetto sono abbinate con i colori della tastiera, che può essere acquistata in molte versioni diverse, con palette di colori più o meno accesi.
Come si può vedere dalle immagini, The Shrimp Model 1 presenta pochi tasti oltre al tipico WASD, ovvero i più usati per la maggior parte dei giochi. Troviamo poi due manopole, una per regolare la retroilluminazione e un’altra che permette di alzare o abbassare il volume del PC. A quest’ultima si aggiunge un tastino che permette di silenziare direttamente l’audio, in caso di necessità.
Pur non essendo sottilissima, la tastiera è effettivamente comoda per il trasporto o per l’utilizzo insieme a un laptop da gaming. Proprio testandola in questo modo si è dimostrata molto funzionale, da una parte per la facilità con cui si può incastrare negli spazi vuoti creati dagli oggetti in valigia – grazie alla sua forma minimale e al supporto per il polso rimuovibile- e dall’altro lato per le dimensioni ridotte che permettono di posizionarla a sinistra del laptop durante l’utilizzo.
Questo va a risolvere uno dei problemi più noti ai giocatori che utilizzano dei laptop da gaming o che giocano con poco spazio: le mani posizionate troppo vicine al bordo della scrivania, con conseguente dolore alla spalla sinistra. Le micro keyboard compatte permettono proprio di risolvere questo problema e The Shrimp si presenta con una forma minimale che aiuta molto nel posizionamento, anche grazie alle piccole accortezze che contribuiscono a renderla comoda. Ma nell’atto pratico, come si comporta?
Tempo di usare la piccola tastiera The Shrimp!
Tastiera alla mano, The Shrimp inizia fin da subito molto bene la sua prova sul campo. Tanto per cominciare, siamo di fronte a un plug and play, che quindi non necessita di nessun tipo di driver aggiuntivo da scaricare. Non troviamo poi alcuni problemi che si riscontrano con altri prodotti della concorrenza, come la necessità di staccare e riattaccare il cavo di tanto in tanto per mancati input all’avvio del PC. Molto semplicemente, si inserisce il cavo e tutto funziona.
Una piccola mancanza riguarda delle porte USB extra, spesso aggiunte negli accrocchi di questo tipo per connettere controller o mouse. In questo caso invece, la tastiera ospita semplicemente una porta USB di tipo C per connetterla al PC e nient’altro.
D’altra parte, la forma minimale della tastiera la rende facile da posizionare anche con pochissimo spazio a disposizione. Nonostante a un primo impatto non si direbbe, poi, durante l’utilizzo l’ergonomia generale risulta comodissima, rendendo possibili anche lunghe sessioni di gioco senza nessun dolore al polso o alla spalla. Allo stesso modo, le dimensioni e la forma dei keycaps rendono confortevole l’utilizzo anche per coloro che hanno mani grandi. L’unico vero neo di questo layout è la mancanza del tasto G, spesso utilizzato in molti sparatutto per le granate o per altre operazioni.
Ad esempio, in Call of Duty la G viene utilizzata per inserire le piastre nel giubbotto tattico, vista la sua vicinanza alla F. Utilizzando la tastiera micro, invece, si deve necessariamente ricorrere alla tastiera originale del laptop oppure si deve rimappare il tasto, assegnandolo per esempio al mouse. Proprio perché in fondo The Shrimp si utilizza su PC – dove i tasti sono liberamente personalizzabili – questa mancanza non si sente più di tanto, ma chiaramente bisogna tenerne conto quando si decide l’acquisto. Peraltro, moltissime tastiere compatte non presentano la lettera e di conseguenza parliamo di un problema (se così si può dire) molto comune.
Su console (PlayStation 4 e PlayStation 5), invece, rimappare i tasti può risultare più difficile, ma in ogni caso nella maggior parte dei titoli quelli presenti accanto al WASD basteranno senza problemi.
Gli input dei tasti in questione, peraltro, risultano reattivi e soddisfacenti, nonché praticamente indistinguibili da quelli di altre tastiere, anche più costose. Nonostante il prodotto sia descritto come pensato per il “casual gaming”, in realtà il fatto di trovarsi a utilizzare una tastiera meccanica rende ogni input sempre reattivo. L’utilizzo degli switch Gateron G Pro, peraltro, rende la pressione dei tasti quasi “morbida”, nonché accompagnata da un ticchettio meno rumoroso della media.
Detto in altre parole, questa tastiera The Shrimp è eccellente, sia per le prestazioni negli input, ma anche per l’ergonomia scelta e per i materiali utilizzati nell’assemblaggio, che rendono tutto comodo e funzionale. Il fatto che ci siano pochi tasti non inficia sulla comodità della maggior parte dei titoli PC, che ormai hanno i controlli mappati proprio per essere facilmente accessibili anche con una sola mano.
Infine, va segnalato il tasto Fn, ovvero un comodissimo input alternativo per vari pulsanti della tastiera. Premendolo, per esempio, è possibile tramutare Esc in Invio, o associare i vari numeri ai corrispondenti F1, F2 e così via. Un dettaglio apparentemente insignificante, ma che permette di avere accesso ad altre funzioni senza occupare spazio sulla scrivania.
Infine, The Shrimp vanta una soddisfacente retroilluminazione, anche questa regolabile con vari pattern di luci, colori e livelli di luminosità. Un ulteriore livello di personalizzazione, valorizzato dalle lettere ampie e trasparenti dei tasti, che rendono tutto ancora più bello.
In sintesi
In sintesi, The Shrimp parte già bene, con questa micro keyboard model 1, dando in pasto ai giocatori un ottimo prodotto, in grado di fornire ottime prestazioni. Pur essendo pubblicizzata come tastiera per il casual gaming, i risultati sono in realtà molto soddisfacenti, non solo per la velocità degli input, ma anche per la comodità che solo una tastiera meccanica può offrire (e da utilizzatore di laptop, la differenza la sento tutta!).
I materiali sono robusti e danno una sensazione di solidità, a cui si aggiunge una generale piacevolezza al tatto. Pur facendo attenzione all’estetica, poi, la tastiera non rinuncia a una forma ergonomica, che risulta comoda anche per sessioni di gioco prolungate. In questo aiutano il cuscinetto rigido, il quale aiuta a tenere il polso sollevato, e la forma dei keycaps, decisamente comoda.
Infine, l’utilizzo degli switch Gateron G pro permette delle ottime prestazioni, che però sono devono necessariamente venire a patti con le caratteristiche di questi particolari tasti, che magari non incontrano i gusti di tutti per il feeling morbido della pressione. In realtà, però, per la maggior parte dei videogiocatori questa tastierina si dimostra un acquisto eccellente, affidabile e probabilmente anche longevo.