Hi-Fi Rush è riuscito in un impresa che al giorno d’oggi è quasi impensabile, ovvero quello di passare totalmente inosservato, celando la sua esistenza a chiunque, fino al giorno della sua pubblicazione, avvenuta lo stesso giorno dell’annuncio ufficiale, anzi, pochi minuti dopo. Fin qui tutto ok, ma la cosa più clamorosa è che dal momento del suo debutto, in poche ore il titolo ha conquistato un posto nel cuore dei videogiocatori, ponendosi come esclusiva Microsoft di tutto rispetto.
In un gameplay che mescola assieme in maniera efficace i giochi ritmici e quelli action, con risultati davvero notevoli, seguiremo le avventure di Chai, aspirante rockstar, e di tutti gli eventi che scaturiscono nella sua vita da quando si trova un lettore musicale nel petto.
Hi-Fi Rush: rockstar wannabe
Anche se nel lungo periodo la storia di Hi-Fi Rush non brilla per innovazione, risultando comunque godibile soprattutto per l’ottima caratterizzazione di protagonisti e antagonisti, in aggiunta a un’anima umoristica che farà fare più di quattro risate, la storia di Chai parte in maniera alquanto inaspettata. Chai, appunto, è un giovane appassionato di musica, con il sogno di diventare una rockstar e far impazzire i propri fan. Per riuscirci però, dovrà prima rimettere in sesto il suo braccio, gravemente malato, e decide di farlo sottoponendosi a un esperimento dell’azienda Vandelay, la quale dovrebbe sostituire il suo braccio con uno robotico.
Durante il procedimento però, Chai è vittima di un “incidente” che finirà con impiantargli un lettore MP3 nel petto. Visto l’accaduto, l’aspirante rockstar verrà etichettato come difettoso e la compagnia Vandelay inizierà a dargli la caccia per “eliminare” il difetto. Il lettore MP3 però, dona al nostro Chai il potere di menare mazzate ritmate, con il quale inizierà a farsi strada verso la salvezza.
Il ritmo
Tutto in Hi-Fi Rush è a tema musicale e, soprattutto, si amalgama benissimo con l’atmosfera e l’esperienza che il titolo vuole offrire. Appena si ritroverà in pericolo, il nuovo braccio meccanico di Chai inizierà a raccogliere tutti i detriti metallici nei paraggi, prendendo la forma di una chitarra elettrica molto spartana.
Il gameplay è quello di stampo prettamente action, con Chai che si troverà a dover affrontare diversi nemici, ognuno con le proprie caratteristiche, eseguendo le più disparate combo e schivando i loro attacchi. Qui entra in gioco il fattore ritmico di Hi-Fi Rush, con i colpi che, se eseguiti a tempo di musica, oltre a infliggere più danni, velocizzeranno la ricarica di barre speciali che ci daranno accesso ad attacchi devastanti.
Avremo due tipologie di attacco, quello veloce e quello pesante, assegnati ad altrettanti tasti. I colpi andranno inferti a ritmo di musica, in modo da massimizzarne l’efficacia, così come le schivate, concatenabili fino a tre consecutivamente, ma solo a condizione di eseguirle con il giusto tempismo. Ovviamente le combinazioni di attacco sono tantissime, molte delle quali sbloccabili potenziando Chai.
Se proprio il ritmo non è nelle nostre corde, a venirci incontro abbiamo un metronomo attivabile nella parte inferiore dello schermo, che ci indicherà sempre il giusto tempismo con il quale premere i tasti; ma adesso viene il bello: a parte il metronomo, il ritmo esatto con il quale premere i tasti ci viene indicato praticamente da tutto! Il mondo di Hi-Fi Rush pulsa, vibra e si muove a ritmo di musica, così come i nemici, i loro attacchi e tutto il resto. Anche i passi di Chai andranno a ritmo, e quando si sta fermi lo si vede schioccare le dita a tempo.
Anche la gatta robotica 808, una dei nostri primissimi alleati, oltre ad aiutarci in diversi modi durante i combattimenti, lampeggerà vicino a Chad scandendo il ritmo dei colpi. Basteranno veramente pochi minuti per essere immersi totalmente nel ritmo di gioco di Hi-Fi Rush.
Il tutto si traduce in uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie, che avvolge il giocatore nel suo ritmo rendendolo parte integrale dell’azione. Credimi, ti ritroverai spesso a battere il piede a ritmo di musica. Inoltre Hi-Fi Rush offre anche una buona componente esplorativa, fatta di aree nascoste, accessibili solamente dopo aver sbloccato determinate abilità motorie, fattore che rende il backtracking meno pesante e più divertente.
Tra un capitolo e l’altro, trascorreremo del tempo nel rifugio con i nostri alleati, dove sarà possibile intraprendere diverse attività secondarie, interagire con i nostri amici protagonisti e soprattutto procedere con i potenziamenti di Chai.
Tecnicamente Rock
Hi-Fi Rush è rock in tutti i sensi. Graficamente ottimo, colorato e con un design curato in ogni dettaglio. Protagonisti e nemici sono ben caratterizzati, anche se graficamente un po’ stereotipati. La fluidità dell’azione mista al comparto sonoro eccelso, frutto di brani originali e altri appartenenti ai Prodigy, Nine Inch Nails , The Joy Formidable e altri, coinvolge dal primo all’ultimo minuto delle circa dodici ore necessarie a completare la trama principale, tempo che si attesta sulla ventina di ore per trovare ogni segreto.
Il gameplay richiede ritmo e tempismo, ma non è fondamentale. Difatti, anche chi è veramente negato coi titoli ritmici può godere di Hi-Fi Rush, anche se non nella sua interezza. Nessuno si sarebbe aspettato da Tango Gameworks (The Evil Within) e Shinji Mikami (Resident Evil), un titolo così colorato, scanzonato e divertente, del quale nessuno conosceva l’esistenza.
E proprio a tal proposito, credo che questa sia stata proprio una delle chiavi del successo di Hi-Fi Rush. Gli sviluppatori hanno potuto lavorare senza tutto il male prodotto dalla community ogni qualvolta viene annunciato un gioco, con giocatori che lo definiscono capolavoro assoluto generando aspettative e hype altissimi, quasi sempre dannosi, mentre altri che lo denigrano senza saperne il motivo, ma solo perché appartenente a un genere a loro non congeniale o alla fazione opposta.