Power Chord è un titolo che mescola i generi deck-building e roguelite, sviluppato da Big Blue Bubble e arrivato da qualche giorno sulla piattaforma di Valve. Pur entrando in un campo pieno di titoli similari, molti dei quali anche parecchio validi, Power Chord cerca di distinguersi dalla massa offrendo qualcosa di particolare, un po’ come l’apprezzatissimo Inscryption di Devolver Digital, mostrando al giocatore un’inedita battaglia fra una rock band e demoni.
Infatti, in un mondo post-apocalittico, diversi demoni e creature varie devote al rock, combattono per la sopravvivenza e la conquista, a colpi di musica. Per fermare questa distruzione, dovremo mettere in piedi una nostra band, arruolando durante il percorso diversi membri ognuno con caratteristiche e abilità peculiari, e affrontare diversi percorsi che culmineranno in una classica e dura boss fight.
In Power Chord, il nostro obiettivo sarà quello di completare il “tour”, formato da diverse tappe e vari percorsi disponibili, che ci metteranno contro diverse tipologie di nemici e boss di fine livello, con un solo tentativo a nostra disposizione. In caso di (quasi inevitabile almeno inizialmente) fallimento, saremo costretti a ricominciare la partita, perdendo tutto ciò che avremo accumulato fino a quel punto del gioco, eccezione fatta per alcuni sblocchi permanenti, come la possibilità che compaiano altre carte durante la partita o i membri della band.
Power Chord e il deck-building
I combattimenti in Power Chord si basano sulle carte. Nella parte inferiore dello schermo avremo quelle utilizzabili nel turno corrente, ovviamente estratte casualmente dal nostro mazzo, e che richiederanno un costo in energia o in risorse particolari per essere giocate. Ogni membro della nostra band avrà una predisposizione verso alcune tipologie di carte, come il batterista, specialista difensivo, la cantante, ottima curatrice e via dicendo. Ovviamente questo sarà un altro elemento da tenere fortemente in considerazione quando, con più membri del party disponibili, andremo a formare la nostra band.
Infatti, studiare le sinergie fra i vari membri del team, sarà una delle chiavi verso il successo del tour. Benché i primi combattimenti potrebbero far pensare a un gioco molto semplice, vista la facilità con la quale ci sbarazzeremo dei nemici, Power Chord ci darà dimostrazione nel breve periodo che sarà il contrario, o per lo meno, alla pari di altri esponenti del genere.
Si dovrà “perdere” del tempo nella pianificazione del mazzo, scegliere con cognizione di causa i vari premi che riceveremo nei diversi eventi sulla mappa e a fine scontro, e anche quali pezzi di equipaggiamento far indossare alla band, visto che ogni parte donerà dei bonus diversi e abilità che porteranno sostanziali modifiche al personaggio.
Cruciale importanza la riveste anche la scelta del percorso da seguire nel tabellone, poiché anche se i diversi scontri sono casuali, così come gli eventi, alcune tappe saranno visualizzate in chiaro, come i punti di sosta dove recuperare le energie, o in caso resuscitare i membri del team, i vari negozi dove potremo spendere la valuta ottenuta in precedenza per nuove carte e accessori, e i mini boss di metà livello, nemici ostici ma che sapranno ricompensarci adeguatamente se abbattuti.
Giro di basso tecnico
A livello puramente estetico, anche se molto gradevole, Power Chord avrebbe sicuramente potuto fare di più, vista la sua natura “semplice” da deck-building, ponendo maggior importanza ai vari attacchi e alle animazioni di protagonisti e nemici. C’è da dire però che il design dei membri della band e dei nemici, anche se un po’ stereotipato, si amalgama benissimo nel mondo di gioco raccontato in Power Chord.
La colonna sonora la fa da padrona, e non potrebbe essere altrimenti in un titolo del genere e a tema musicale, mentre dal punto di vista del gameplay nulla di importante da segnalare; i controlli sono semplici in pieno stile deck-building roguelite. Si sceglie la carta, il bersaglio e così via.
Peccato che in generale si sente un po’ la mancanza di profondità, fattore che non fa risaltare più di tanto Power Chord fra gli esponenti del genere. Sicuramente però se si è appassionati o interessati al genere, questo titolo può regalare diverse ore di divertimento e sano rock, senza contare che futuri aggiornamenti potrebbero implementarlo notevolmente.