È partito a gennaio, e durerà fino a maggio, il programma di accelerazione per i 4 team di sviluppatori dell’Emilia Romagna vincitori della seconda edizione di Bologna Game Farm, il progetto per lo sviluppo del settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, coordinato dal Comune di Bologna nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative in collaborazione con IncrediBOL!, ART-ER S.Cons.p.A e IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association.
I 4 team prescelti con i progetti Farafter, Monster Chef, The First Hand e Ryoko hanno ricevuto un contributo di 30.000 euro ciascuno e ora iniziano attivamente il loro percorso di accelerazione presso le suggestive Serre dei Giardini Margherita di Bologna, con l’obiettivo di sviluppare prototipi di videogiochi che abbiano un’adeguata strategia di commercializzazione e che possano essere successivamente presentati a publisher sia italiani, sia internazionali.
Rosa Grimaldi, Delegata del Sindaco di Bologna alle Industrie Culturali e Creative, ha affermato: “L’attenzione alle dinamiche imprenditoriali nel mondo dei videogiochi cresce in tutto il mondo per la ricchezza di applicazioni, dall’entertainment all’education alla fruizione del patrimonio culturale. BGF per la città di Bologna è una occasione per supportare team talentuosi nello sviluppo di innovazione in ambito videoludico e nella generazione di impatto sul territorio locale e quello più esteso”.
Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, ha aggiunto: “La prima edizione è stata un successo, dunque noi la replichiamo. Il mercato del GAME è troppo interessante per restarne fuori!”
Le fasi del percorso di accelerazione di Bologna Game Farm
- la prima legata all’analisi di eventuali criticità (tecniche o merceologiche) all’interno del progetto e alla definizione dei ruoli all’interno dei team, se necessario anche con l’introduzione di nuovi membri, affinché ciascuno dei componenti possa valorizzare al meglio la propria figura e arricchire il gruppo con la propria competenza ed esperienza;
- la seconda, quella più “tecnica”, prevede la produzione di una vertical slice che porti alla creazione di una vera e propria demo giocabile, che sarà presentata a pubblico e stampa a metà maggio al Demo Day;
- la terza fase, infine, che consiste nella preparazione di un pitch con una struttura chiara e definita dell’intero progetto, che sia il più possibile originale e accattivante, per “attirare” potenziali publisher in occasione di eventi italiani e internazionali (ad es. First Playable, Gamescom, Gamesweek, Game Connection, ecc.)
Durante la prima fase del programma di accelerazione sono previste anche sessioni di mentorship, su base settimanale, con professionisti del settore videoludico e con aziende di altri settori per migliorare le capacità tecniche e manageriali dei talenti e supportarne la crescita. Per citare solo alcuni nomi: Andrea Basilio di Milestone, Nicola Zonca di Native Prime, Samuele Perseo di Reply Game Studios, Marco Ponte e Fabio Respighi di Nacon Studio Milan. In programma anche diversi incontri interdisciplinari con scuole e università presenti sul territorio, come ad esempio l’Accademia delle Belle Arti o il Conservatorio di Bologna.
Ivan Venturi, coordinatore del percorso di accelerazione di Bologna Game Farm insieme ai tutor Luca Marchetti e Gerardo Verna, ha così commentato: “Bologna Game Farm è uno dei primi acceleratori di videogiochi in Italia, crediamo molto in questo progetto e nei nuovi talenti. Dopo il successo della prima edizione, proseguiamo con grande passione nel nostro cammino verso il consolidamento e la professionalizzazione del settore dei videogiochi in Emilia-Romagna, a conferma della rilevanza di questo settore come fattore culturale e come elemento di crescita economica dell’intero sistema produttivo”.