Scandalo in Boemia
Sir Arthur Conan Doyle, padre del personaggio Sherlock Holmes, rappresenta un tassello importante della letteratura gialla. Le vicende di Holmes e del suo assistente, il Dottor Watson, sono raccolte in romanzi e racconti. Inoltre, una parte di questi scritti e la figura di Holmes si sono fatti strada nel cinema e nella produzione televisiva.
Quest’oggi, vorrei recensire il racconto “Scandalo in Boemia”, contenuto ne “Le avventure di Sharlock Holmes”.
Sin dalle prime righe, traspare la natura solitaria ed introversa di Holmes, spesso enigmatico ed evasivo anche nel dialogo con Watson. Accanto a questo tratto, è l’incredibile capacità di osservazione e deduzione a dominare ogni momento della narrazione.
Piccoli dettagli, quasi insignificanti, divengono subito rilevanti e collocabili nel quadro più ampio dell’indagine in corso.
In questo racconto, Holmes si misura con un cliente venuto da lontano, facoltoso e di altissimo rango. Questi è, infatti, di un sovrano precipitatosi lì -in incognito- per poter consultare il celebre detective. Non si tratta di un caso di omicidio ma di una movimentata ed astuta operazione volta a tutelare il titolo ed il buon nome della famiglia del cliente, in prossimità delle sue nozze, dall’elevato significato politico.
I metodi non sempre ortodossi di Holmes rendono ogni indagine avvincente e la voce narrante, quella di Watson, contribuisce a rendere il protagonista più accessibile al lettore.
Un tema ricorrente, all’interno di questo racconto, è quello della maschera. Holmes, nelle sue indagini, non disdegna l’utilizzo di costumi mentre il cliente giunge allo studio coperto da una maschera, temendo di essere riconosciuto. Infine, anche l’antagonista -una donna, eccezionalmente- ha una certa familiarità con il cambiar sembianze, lavorando essa stessa sul palcoscenico.
Potrebbe piacerti se…
…ami i classici della letteratura gialla o ne sei affascinato. In questo caso, Sir Arthur Conan Doyle è imperdibile!
A mio parere, “Le avventure di Sherlock Holmes” e questo racconto nello specifico, sono una lettura piacevole, raffinata e mai “datata”. Mi sembra un testo in grado di incontrare i gusti sia dei lettori giovani che di quelli più maturi.
Per calarsi completamente nell’atmosfera, una tazza di the è un must!
Buona lettura!