A volte ci si ritrova davanti a titoli che, senza dare al giocatore una offerta molto varia, si concentra benissimo in quello che fa risultando semplice ma ben fatto. È il caso di Lootbox Lyfe+, un platform game in 2D che si ispira ai classici del passato, non solo come grafica, ma anche attraverso una meccanica di esplorazione, che consiste nel trovare abilità ed equipaggiamenti adatti, per poi avere accesso a zone altrimenti inarrivabili in precedenza.
Lootbox Lyfe+ è accompagnato anche da una trama che, per quanto non sia nulle di trascendentale, riesce a dare al giocatore qualche momento di riflessione, toccando alcune tematiche sensibili, una delle quali vede coinvolti direttamente alcuni giocatori, ovvero quella delle lootbox.
Questo è anche abbastanza inaspettato se si pensa che il nostro protagonista sarà Liam Cappello, una palla che deve trovare una soluzione per salvare ciò che rimane della sua specie, facendo spesso affidamento sulle lootbox. È doveroso sottolineare che anche toccando questa meccanica, il gioco non prevede nessun acquisto in game.
Lootbox Lyfe+: rotola che ti passa
Liam Cappello, il protagonista di Lootbox Lyfe+, come detto poco fa è una palla, e le palle rotolano. Fatta questa (ovvia) premessa, possiamo procedere spiegando le meccaniche di gameplay. Questo titolo è un platform nudo e crudo, molto vecchio stile, il quale basa tutta la sua intera esperienza nell’esplorazione e nel superamento di sezioni platform per poter proseguire. Sul suo cammino Liam non troverà nemici pronti a ostacolarlo, bensì tantissime trappole e insidie varie, disseminate un po’ ovunque nei vari livelli.
Come i classici del genere ai quali Lootbox Lyfe+ si ispira, inizialmente avremo pochissime abilita a nostra disposizione, anzi solamente il poter rotolare e il semplice salto, ma man mano che progrediremo nella storia, le abilità saranno sempre maggiori e soprattutto necessarie per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Anche da questo punto di vista il gioco ricalca i classici del passato.
Ogni zona che ci troveremo a esplorare, avrà una propria meccanica, compatibile con le abilità che avremo sbloccato fino a quel punto. Questo fa si che la curva di apprendimento di Lootbox Lyfe+ sia davvero ben studiata, e aiuta il giocatore a prendere sempre più dimestichezza col titolo.
C’è anche da dire che nella sua interezza, Lootbox Lyfe+ offre un buon livello di sfida nelle sue sezioni platform, le quali richiederanno diversi tentativi per essere superati, soprattutto una volta superata la parte iniziale del gioco. Fortunatamente ogni livello è disseminato di checkpoint a breve distanza l’uno dall’altro, anzi, quasi sempre si trovano proprio all’inizio di queste sessioni.
I controlli di Lootbox Lyfe+ poi sono davvero precisi e rispondono perfettamente ai nostri input, fattore fondamentale in questo genere di giochi, e in poco ci ritroveremo a saltellare tra una piattaforma all’altra, combinando fra di loro diverse abilita come il rimbalzo, il salto sui muri, scivolate e tanto altro, senza la minima sbavatura.
Inoltre Lootbox Lyfe+ offre anche un altissimo livello di accessibilità, con davvero tante opzioni personalizzabili come meglio ci conviene, in modo da adattare il gioco al nostro stile, rendendolo più facile o più difficile a seconda del livello di sfida desiderato.
Concludendo
Tirando le dovute somme, Lootbox Lyfe+ è davvero un platform game solido, con controlli ottimali e un buon livello di sfida e divertimento, con tanta esplorazione, aree segrete da scoprire è una trama che incuriosisce. Lo stile grafico in 2D vecchio stile è piacevole alla vista, e il level design generale è ottimo, con livelli ben strutturati e differenziati fra di loro.
Anche l’accompagnamento sonoro è old style, ma si sposa benissimo col tutto il resto. Se proprio vogliamo trovare una pecca a Lootbox Lyfe+, possiamo dire che il non osare niente oltre il platforming, castra notevolmente il gioco, il quale avrebbe avuto tutte le carte in regola per offrire qualcosa in più al giocatore, mentre in questo stato, rimane un ottimo platform game, ma un po’ “mancante” e con un basso livello di rigiocabilità.