Shadows of Doubt è un gioco investigativo open world in prima persona in cui potremo diventare degli investigatori privati. L’ambizioso progetto nasce dal team di sviluppo ColePowered Games formato un solo game designer, Cole Jefferies. Perché ambizioso? In questo open world sui generis potremo esplorare una città interamente simulata e generata in maniera procedurale. Abbiamo provato in anteprima Shadows of Doubt che arriverà su Steam in accesso anticipato dal 24 aprile e possiamo dire senza ombra di dubbio che ci ha letteralmente stregati.
Una città vera e propria completamente simulata
Shadows of Doubt parte da una premessa sorprendente: creare una città totalmente simulata in ogni suo aspetto. Ogni partita inizia con la possibilità di scegliere la dimensione del mondo (che influenza anche il numero di cittadini che ci saranno). La città viene generata in maniera procedurale in modo che le partite siano sempre diverse. A sorprendere, però, non è la semplice generazione randomica degli edifici della città, ma la generazione dei cittadini.
È possibile interagire con ogni singola persona che abita nella città e ogni personaggio che incontreremo è simulato in modo da rassomigliare il più possibile a una persona reale. Questo vale per le caratteristiche fisiche, ad esempio ogni persona ha un’impronta digitale e una calligrafia unica. Lo stesso discorso è valido anche per tutto il resto, ogni persona ha nome e cognome, data di nascita, una propria casa e un lavoro. Di fatto ogni singolo cittadino si comporta come una persona reale, va a lavoro, ha delle abitudini precise e torna a casa.
Raccogliere indizi come un vero detective
Shadows of Doubt ci proietta in un’ucronia degli anni ’80 in cui a governare sono le grandi corporazioni. In questa realtà alternativa dall’atmosfera noir saremo chiamati a vestire i panni di un investigatore privato che dovrà risolvere i casi più disparati. Le nostre mansioni andranno da semplici richieste di cittadini come scattare foto a persone o recuperare oggetti rubati fino a veri e propri casi di omicidio.
Il mondo di Shadows of Doubt è pieno di informazioni, per ogni persona che incontriamo e quindi ogni possibile sospettato è possibile recuperare una marea di dati personali. A partire dall’acquisire le informazioni di base per il riconoscimento come nome, cognome e indirizzo fino ai minimi dettagli tra cui gruppo sanguigno, impronte digitali, altezza e peso.
Per risolvere i nostri casi non sarà necessario solo conoscere i possibili sospettati, ma anche raccogliere indizi e prove che ci condurranno alla soluzione. Per farlo potremo esplorare ogni anfratto della città e interagire con qualsiasi cosa. Esplorare significa anche poter fare effrazione nelle abitazioni private per frugare ovunque persino nel secchio della spazzatura, ma anche introdurci nei retrobottega dei vari locali per analizzare i video di sorveglianza. È in queste azioni che entra in gioco la componente stealth del gioco.
Ogni situazione può essere affrontata in diversi modi, per esempio possiamo aspettare che il nostro sospettato esca di casa, per introdurci furtivamente nell’abitazione, oppure tentare di entrare sfruttando i condotti di areazione e sperare che l’ignaro proprietario stia dormendo e non ci senta. In ogni caso dobbiamo agire con cautela perché ogni nostro passo o azione produrrà un rumore diverso che potrebbe allarmare chi è nelle vicinanze.
L’esplorazione e la raccolta degli indizi costituisce solo una piccola parte del nostro processo investigativo. Per riuscire ad avanzare nelle indagini è, infatti, fondamentale ragionare sugli indizi ottenuti, collegarli tra loro e arrivare a una deduzione. Ad aiutarci avremo a disposizione una lavagna in pieno stile film poliziesco, su cui potremo fissare le informazioni e prove raccolte, aggiungere delle note personali, per avere un quadro completo del caso.
È importante sottolineare che nelle nostre indagini non saremo guidati, ma saremo noi a decidere quali piste seguire e a che punto consegnare le nostre deduzioni alle autorità. Dopo aver consegnato le informazioni necessarie ad accusare i nostri sospettati, sapremo se il nostro lavoro investigativo ha dato buoni frutti e saremo anche lautamente ricompensati.
Aspettando un nuovo caso da risolvere
Siamo rimasti veramente colpiti dalla complessità del sistema di gioco di Shadows of Doubt che fa sì che ogni partita sia nettamente diversa dalla precedente a cominciare dal fatto che la stessa città viene rigenerata da zero. Con queste premesse non possiamo che aspettarci grandi cose e non vediamo l’ora di vedere cosa riserva la versione definitiva.