Le produzioni di Nippon Ichi Sofrtware (NIS), si distinguono spesso per essere fuori di testa, e per il loro continuo sperimentare. Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook non fa eccezione, e ci propone un intrigante titolo a base di cucina, che unisce i generi dei Dungeon Crawler e Strategy RPG, con elementi Roguelike, in quello che a fin dei conti, è un risultato poco scontato.
Fulcro di questa nuovo titolo NIS, sarà la sopravvivenza in diversi dungeon, nei quali oltre che agli immancabili nemici, creature e mostruosità varie, dovremo tenere conto della salute del nostro team, controllandone i valori di Kilocalorie, idratazione, felicità e ovviamente i punti vita. Per fare ciò, saremo chiamati spesso a cucinare dei cibi a base di qualunque cosa riusciremo a trovare nelle nostre esplorazioni, sassi compresi!
Monster Menu: un labirinto non molto delizioso
L’incipit narrativo di Monster Menu è qualcosa di già visto senza neanche cercare molto lontano, ma che comunque riesce a motivare le nostre azioni e a incuriosire il giocatore sul perché di determinati avvenimenti. A inizio gioco creeremo il nostro avatar, scegliendone oltre l’apparenza di base, anche la classe fra le 8 disponibili. Fatto ciò, il primo passo del nostro novizio avventuriero sarà quello di fare pratica in un dungeon conosciuto per la fama di essere adatto ai principianti. Qualcosa però non torna, e dopo tre interi giorni di vagabondare, il nostro eroe non riesce a trovare la via per tornare sulla superficie.
Vicino al morire di fame e stenti, si imbatte nella carcassa di un gigantesco mostro, e sebbene non invogli minimamente a essere consumate, la fame è troppo forte, e il nostro sfortunato novellino decide di mangiarla lo stesso. Ci risveglieremo dopo qualche giorno, in quello che sembra lo stesso luogo ma adesso senza più la carcassa del mostro, e con un campo base allestito. Mentre riprenderemo a esplorare il dungeon, capiremo che siamo intrappolati in un loop che neanche la morte può spezzare. Difatti a ogni game over, ci ritroveremo al campo base e dovremo ripartire di nuovo.
Qui Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook ci darà la possibilità di aggiungere dei membri al nostro team, fino a raggiungere una grandezza massima di quattro personaggi, avvisandoci che il gioco sarà più difficile se affrontato con pochi compagni, e dopo diverse ore di gioco possiamo assicurare che è realmente così.
Le fasi del gioco
Mescolando diversi generi di gioco, Monster Menu ci propone anche diverse fasi durante le nostre partite, è saranno quella di preparazione, di esplorazione e infine combattimento. Particolare enfasi è stata riposta nella preparazione del nostro team, e senza gli adeguati accorgimenti, non riusciremo ad andare molto lontano nell’esplorazione del dungeon.
Preparazione
A inizio partita, e successivamente ogni fine livello, ci verrà data la possibilità di riposare al campo base. In questa parte cruciale del gioco, avremo accesso alla cucina e al crafting di oggetti da campo, armi ed equipaggiamenti. Ovviamente entrambe le operazioni richiederanno diversi materiali, tutti reperibili esplorando i diversi livelli del dungeon.
I pasti, preparabili sia seguendo ricette ottenibili durante le esplorazioni, sia provando a cucinare assieme diversi elementi, forniranno ai nostri personaggi energia, idratazione e kilocalorie. Al contrario di molti titoli similari, in Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook, qualunque azione costerà kilocalorie e idratazione, anche il semplice girovagare per i dungeon. Eseguire abilità, lanciare incantesimi, attaccare e via dicendo, richiederanno una percentuale di questi parametri che, se si esauriranno, andranno a consumare la linfa vitale dei nostri personaggi fino al condurli alla morte.
Tutti gli ingredienti avranno un tempo di scadenza, entro il quale bisognerà cucinarli o utilizzarli in altro, pena il doverli scartare perché andati a male. Inoltre, tutti i pasti preparati, dovranno essere consumati prima della partenza per il nuovo livello, altrimenti verranno scartati in automatico. Questo perché tendenzialmente, Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook cerca di obbligare il giocatore a tirare avanti con quello che trova a ogni esplorazione, senza poter fare affidamento su accumuli di scorte.
Per l’equipaggiamento invece, come ogni SRPG che si rispetti, avremo tantissime abilità attivabili man mano che la nostra dimestichezza con il relativo equipaggiamento andrà aumentando. Bada bene però, inizialmente la vita non sarà per niente facile, e gli oggetti da craftare, così come le ricette, saranno davvero limitati.
Esplorazione
Partiti dal nostro campo base, ci verranno proposte delle piccole mappe esplorabili, in ognuna delle quali avremo l’obiettivo di trovare l’accesso all’area successiva. Nelle mappe, generate casualmente, si verificheranno eventi diversi a ogni partita, seppur di base, i nemici che andremo a trovare seguiranno sempre un certo ordine.
Oltre diversi oggetti da raccogliere, esplorare la mappa sarà necessario per trovare forzieri del tesoro che conterranno equipaggiamento fondamentale, e anche per affrontare i diversi mostri che la popolano, in quanto da questi scontri, oltre che raccogliere ingredienti per cucinare o craftare, ricaveremo anche esperienza per far salire di livello il gruppo e aumentarne le abilità.
Inoltre spesso nei livelli troviamo degli altari nei quali, offrendo delle shards ricavate sconfiggendo mostri, potremo attivare tantissimi modificatori nella nostra run attuale, fra i quali quello di resuscitare membri del party attualmente deceduti.
Il combattimento
Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook offre combattimenti strategici a turni su scacchiera, nel quale in base alla velocità, i vari partecipanti allo scontro si muoveranno e potranno compiere azioni. Gli scontri si attiveranno non appena entreremo in contatto con un nemico, e se riusciremo a toccarlo alle spalle, potremo partire in vantaggio. Al contrario invece, se sarà il nemico a coglierci di sorpresa alle spalle, o mentre saremo intenti a raccogliere il loot, saremo davvero nei guai, perchè in Monster Menu, i mostri fanno parecchio male.
Spesso poi ci si può imbattere in esemplari particolari, che all’apparenza sono simili alla controparte basilare, ma che avranno statistiche assurde e saranno sempre un pericolo costante. Purtroppo però, il fatto di non riuscire a distinguerli, potrà portare a errori di valutazioni e game over improvvisi.
La particolarità unica di Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook, è quella che nei combattimenti, sarà disponibile l’abilità “Devour”, la quale ci permetterà letteralmente di divorare il corpo di un nemico o di un alleato (!!) sconfitti, andando a recuperare parte delle nostre statistiche e attivare particolari abilità uniche.
Componente Roguelike
Oltre che a livelli generati proceduralmente, la parte roguelike di Monster Menu consiste nel dover ricominciare l’esplorazione dal primo piano di ogni bioma, in caso si venisse sconfitti. Abbiamo detto bioma perché, ogni dieci livelli; saremo chiamati ad affrontare un boss di fine bioma e, se riusciremo ad avere la meglio, avremo accesso al bioma successivo. A ogni game over potremo scegliere da quale bioma iniziare.
Inoltre, a ogni game over, oltre le abilità non ricevute dal cibo, tutto ciò che ci rimarrà sarà il nostro inventario ed equipaggiamento. Perderemo invece i livelli ottenuti fino a quel momento. Questo di fatto rende la vita un po’ più facile, sempre tenendo a mente che Monster Menu riesce a essere spietato, con picchi di difficoltà dettati dal caso, come ad esempio entrare in un piano costituito solo da nemici e con statistiche molto alte.
Tecnicamente il titolo è buono per quello che vuole offrire, con una grafica in pieno stile NIS, sia come personaggi che nei menù (ricorda molto Disgaea), ma che a volte, pur dando diverse opzioni per regolarla, soffre un po’ nell’inquadratura. Il sonoro si adatta benissimo al resto del gioco, anche se la ridondanza delle esclamazioni dei nostri protagonisti, potrebbero dar fastidio a qualcuno. Il gameplay diverte, ma sicuramente non è adatto a chi ha poca pazienza o a chi cerca un titolo semplice