Nintendo è notoriamente famosa per le sue rigide azioni legali contro l’emulazione, contro chi sfrutta le falle di sicurezza per degli exploit sulle console e persino verso chi fa video su YouTube. Solo di recente, Gary Bowser è stato rilasciato dopo tre anni di prigione per aver violato la sicurezza di 3DS e di Switch, ma deve ancora restituire a Nintendo una somma di 10 milioni di dollari, una cifra che non può realisticamente ripagare. La reputazione di Nintendo è talmente consolidata che un emulatore di Switch è stato chiuso prima del lancio di Tears of the Kingdom per evitare “potenziali rischi legali”.
Mario Kart Tour le loot box vanno risarcite
Ma oggi, un padre e un figlio hanno ribaltato la situazione e hanno intentato una possibile causa collettiva contro Nintendo. Come riportato da Axios, la causa riguarda le microtransazioni “immorali” di Mario Kart Tour, conosciute come loot box Spotlight Pipe. Queste sono state rimosse nel settembre 2022 dopo tre anni di presenza sul mercato, le loot box regalavano un oggetto casuale come un pilota, un kart o un aliante. Anche se non sono più acquistabili e sono state sostituite da un negozio, la causa chiede a Nintendo il rimborso di tutti gli acquisti effettuati da minori.
Il padre e il figlio affermano che il gioco è stato progettato in modo tale da rendere difficile avanzare senza effettuare acquisti. Sostengono anche che Nintendo abbia utilizzato “tattiche ingannevoli” per indurre i consumatori a spendere più soldi, e queste pratiche presumibilmente violano la legge sulla protezione dei consumatori dello Stato di Washington e la legge commerciale della California.
Unendo questi elementi, il duo afferma che Nintendo “ha sfruttato e favorito comportamenti di dipendenza simili al gioco d’azzardo”. Il padre e il figlio hanno anche esperienza diretta, poiché è emerso che il figlio (identificato come “N.A.”) ha speso 170 dollari in microtransazioni di Mario Kart Tour utilizzando la carta di credito del padre. Nessuno dei due è stato citato nominalmente nella causa, che è stata presentata a marzo, ma è apparsa solo la scorsa settimana nell’archivio federale dopo essere stata trasferita dal tribunale statale.
Non è chiaro quale sarà l’esito della causa di N.A., se otterrà dei risultati o se si concluderà con un nulla di fatto. Sarà necessario aspettare per vedere come si svilupperà la situazione.