Visual Concepts (creatori di WWE 2K23) e 2K Games ci propongono il kart game a tema mattoncini danesi LEGO 2K Drive. Un titolo che è rivolto soprattutto ad un pubblico abbastanza giovane, ma che ha dalla sue delle idee davvero niente male, ma alcune lacune che non riescono a farlo elevare a titolo da avere a tutti costi nella propria libreria. Un po’ Mario Kart e un po’ Forza Horizon, ma sarebbe un errore definirlo un clone, visto che, soprattutto dal lato del gameplay, il gioco di Visual Concepts ha un carattere tutto suo. Se ti ho incuriosito, prosegui nella lettura di questa recensione per saperne di più.
LEGO 2K Drive ti porta a Bricklandia!
Benvenuti a Bricklandia, dove le corse sono la principale attrazione locale. Sarai il nuovo pilota del quartiere e sei stato reclutato dal famoso (sort of…) Clutch Racington, una leggenda del posto, per dimostrare il tuo valore in pista, sconfiggere il malvagio pilota Shadow Z e vincere la Sky Cup. Questo che ti ho appena descritto è il plot di LEGO 2K Drive ed è esattamente il tipo di storia semplice che ti aspetteresti da un titolo di corse basato sui LEGO. Se a questo aggiungiamo una notevole dose di battute, che sicuramente faranno felice un pubblico più giovane (a cui è ovviamente rivolto il titolo) e un variegatissimo cast di NPC, avrai un mix davvero niente male. La trama c’è da ammettere che può sembrare superficiale, tuttavia il gameplay ha una profondità di tutto rispetto, pur avendo i suoi alti e i suoi bassi.
Un po’ macchina da corsa, ma anche barca e perché no fuoristrada
Se dovessi definire in pochissime parole LEGO 2K Drive potrei tranquillamente dire che è Mario Kart, ma con l’essenza di Forza Horizon ovviamente il tutto a tema LEGO. Capiamoci alla base questo titolo c’è un gioco kart a tutti gli effetti, ma il fatto che dovrai esplorare una città per trovare gli eventi e le missioni secondarie, sono tipiche della formula alla base dell’esclusiva Microsoft. Per il resto ci troviamo fronte al più classico gioco di kart, dove avrai una meccanica di guida molto semplice, armi, turbo e derapate a go go.
Questo non significa che siamo di fronte ad un clone di Mario Kart, anzi, chi è abituato a giocare a titolo creato dalla grande N, soprattutto agli inizi, si troverà decisamente spiazzato, visto che alcune meccaniche, soprattutto per quanto riguarda la derapata, sono molto differenti. Mi riferisco all’utilizzo del freno a mano, che sarà in grado di farti fare delle curve a 90 gradi e LEGO 2K Drive fa ampio uso di questa mossa visto il design “squadrato” delle piste.
Le modalità principali di LEGO 2K Drive saranno: Storia, dove competi in una varietà di corse e sfide per cercare di vincere la Sky Cup. Poi c’è la Coppa, dove gareggerai su quattro delle 26 piste del gioco cercando di ottenere il punteggio più alto per salire sul podio. La modalità Gara in cui testerai ogni singola pista del titolo ed infine, c’è la modalità Minigioco in cui, proprio come dice il nome, potrai cimentarti nei minigiochi scoperti nella modalità storia. Le modalità Coppa e Gara, inoltre, potranno essere affrontate offline o online, anche se l’opzione online è disponibile solo se creerai un account 2K oppure se ne possiedi già uno e lo vorrai sincronizzare con il titolo.
Mentre il punto centrale di LEGO 2K Drive risiede nelle aree sandbox della modalità storia, la vera sostanza del gioco si trova nei suoi tracciati di pista. I percorsi sono complicati, ben strutturati e questi sono resi ancora più impegnativi dalla presenza di piccoli ostacoli come le erbacce che rallentano la velocità o le ragnatele che ostruiscono la visuale finché non si premono i tasti in maniera forsennata in modo da potersene liberare.
Man mano che si avanza nella campagna, si sbloccheranno miglioramenti da applicare alla propria auto che aumentano la capacità di accelerazione oppure conferiscono una resistenza extra al veicolo, evitando che si disintegri troppo rapidamente a causa dei danni subiti e distruggere la tua macchina, come puoi ben immaginare, significa fine della corsa e ritorno ai box. Ma niente paura, perché se tenderai a distruggere troppo il tuo veicolo, potrai rigenerarla andando a sbattere contro ad elementi del tracciato, come ad esempio alberi fatti anch’essi di LEGO. Il tutto ha perfettamente senso.
Una delle meccaniche più interessanti di LEGO 2K Drive è il fatto che si potranno guidare tre diversi tipi di veicoli a seconda delle situazioni. Mentre si partecipa a una corsa o si esplora il mondo di gioco, il tuo mezzo si trasformerà magicamente da macchina da corsa su strada a fuoristrada o addirittura in barca, a seconda del terreno su cui ci si trova.
Ogni volta che il veicolo cambia forma, questo avverrà in un’esplosione di mattoncini e, stanne certo, ti stamperà in faccia un sorriso. Questa meccanica, davvero bizzarra, dà varietà al gameplay, quindi un grande applauso va fatto agli sviluppatori, per essere riusciti ad interpretare davvero benissimo il potenziale che poteva avere un gioco come LEGO 2K Drive.
Oltre a questo il titolo offre uno studio di progettazione completo dove sarà possibile creare praticamente qualsiasi tipo di auto, a patto di avere a disposizione i pezzi necessari. Si può anche optare per un’auto meno elaborata addirittura quasi incompleta, l’importante è che abbia le ruote per correre o una base per galleggiare, una volta soddisfatto questo minimo requisito, via, possiamo partire.
Tuttavia, è bene sapere che dimensioni e peso hanno un ruolo importante: non ti devi aspettare che un veicolo eccessivamente pesante, come un fuoristrada, abbia lo stesso comportamento di una macchina da corsa. Fortunatamente in tuo aiuto c’è un tutorial esteso che insegna i modi più efficienti per costruire la propria auto dei sogni. Nonostante la grande inventiva dedicata al design delle auto, sembra che non sia stata posta altrettanta attenzione alla scelta delle location delle corse.
Bricklandia è divisa in quattro aree sandbox e ogni sezione della mappa è tutto sommato abbastanza piccola. Nonostante il layout di ogni area sia unico e faccia un ottimo uso del meccanismo di trasformazione dei veicoli, ci sono parecchi elementi che si ripetono tra una sezione e l’altra. Anche le piste totali c’è da ammettere che non sono tantissime, in tutto 26 e queste si suddividono nelle quattro aree esplorabili.
A risollevare il fatto che ci siano poche piste su cui gareggiare, ecco le missioni secondarie. Queste sono tipi di sfide che possono spaziare, dal recuperare personaggi che sono in ritardo per un certo evento (alla Crazy Taxi per capirci) fino allo spingere un uovo gigante giù da un dirupo e farlo friggere in una padella posta in mezzo al deserto. Alcune, ovviamente, sono più divertenti di altre, tuttavia se vuoi vedere la fine del titolo, sarai praticamente obbligato ad affrontarle tutte.
LEGO 2K Drive cerca di mettere il maggior numero possibile di ostacoli per impedire ai giocatori di progredire troppo velocemente. Che si tratti di costringerti a raggiungere un certo livello di pilota o di richiederti di battere un minigioco prima di poter partecipare a una gara, passerai del tempo solo guidando in giro alla ricerca di sfide da completare.
Ma anche alcune di queste sono limitate fino a quando non raggiungi un determinato livello di esperieza e questo stona un po’ con la sensazione di libertà che un gioco simile dovrebbe dare. Questo tipo di limitazione è stato messo semplicemente per allungare il brodo, ma sortisce un effetto contrario visto che dimostra la mancanza di contenuti di LEGO 2K Drive.
Bene da una parte a male dall’altra
Dal punto di vista tecnico, il gioco, come puoi ben immaginare risulta fortemente colorato, con colori sgargianti e il tutto richiama al giocoso mondo dei mattoncini danesi. Non ci sono problemi di sorta se non il fatto che in alcune sezioni più concitate, magari dove andrai a ad avere parecchi elementi a schermo e durante la trasformazione del tuo veicolo, il framerate tende a calare drasticamente, almeno nella versione PlayStation 5 da noi provata. Questo problema potrebbe essere dovuto ad una scarsa ottimizzazione, visto che la console di Sony è più che capace di gestire un certo quantitativo di poligoni a schermo.
Il difetto più grande dal punto di vista tecnico, tuttavia, è da imputare alla colonna sonora. Infatti se durante le gare avremo delle musiche orecchiabili, ma davvero nulla di epico, c’è da segnalare la totale assenza di un motivo di accompagnamento mentre gireremo la mappa. Questo è davvero un peccato perché per il resto il comparto sonoro è davvero niente male, con un buon doppiaggio in italiano, ma degli effetti sonori ambientali davvero degni di nota uno su tutti il rumore tipico dei mattoncini che cadono.