I videogiochi con tematica spaziale sono tra i più apprezzati e ricercati dai giocatori, infatti i titoli sfruttano la fascinazione e la curiosità che il cosmo e le sue meraviglie suscitano nel genere umano. I videogiochi spaziali possono avere diversi generi, stili e obiettivi: dal combattimento tra astronavi alla simulazione di volo, dall’esplorazione di pianeti sconosciuti alla colonizzazione di mondi alieni, dalla sopravvivenza in ambienti ostili alla gestione di risorse e basi spaziali. Alcuni esempi di videogiochi spaziali di successo sono: No Man’s Sky, Elite Dangerous, Space Engineers, inoltre tra poco uscirà pure Starfield, perciò possiamo dire che i videogiochi spaziali sono una delle tendenze più forti e interessanti del mercato attuale.
Occupy Mars: The Game e la dura vita marziana
Ovviamente il mercato dei videogiochi indie è in continua crescita e offre una grande varietà di generi, stili e tematiche tra cui giochi spaziali come Occupy Mars: The Game, un gioco sandbox e simulativo che ci permette sperimentare una futura vita sul pianeta rosso. Il gioco sviluppato da Pyramid Games e pubblicato da PlayWay S.A., è disponibile in accesso anticipato su Steam dal 10 maggio 2023. Occupy Mars: The Game sfida i giocatori a costruire e migliorare la propria base, esplorare nuove regioni, condurre operazioni minerarie, recuperare acqua, generare ossigeno, coltivare cibo e riparare là dove ci sia bisogno.
La storia di Occupy Mars: The Game è ambientata in un futuro prossimo in cui la razza umana ha iniziato a colonizzare il pianeta rosso. Il giocatore interpreterà il ruolo di un ingegnere spaziale che fa parte di una delle missioni di colonizzazione, il quale sarà uno degli incaricati a costruire e gestire la propria base su Marte. Il gioco offre una modalità campagna con un’introduzione alla storia dato che al momento non è completa, infatti essa si ferma dopo la presentazione di tutte le meccaniche e dei personaggi, lasciando il giocatore libero di sperimentare con l’avamposto marziano.
Le difficoltà spaziali
Il gameplay e le meccaniche di Occupy Mars: The Game sono incentrati sulla simulazione e sulla sopravvivenza su Marte, infatti la costruzione è un punto cardine del titolo dato che il giocatore dovrà creare e migliorare la propria base, il tutto utilizzando vari strumenti, veicoli e risorse.
Ovviamente per dar forma a tutte le nostre idee il gioco da la possibilità di costruire diverse strutture come gli habitat, serre, laboratori, depositi, pannelli solari e turbine eoliche, tutto ciò però è inutile se non è ben amministrato dato che il giocatore dovrà collegare le strutture con cavi e tubi per fornire energia, acqua e ossigeno. Infine dovremmo tenere conto anche della fisica realistica e della resistenza strutturale degli edifici, altrimenti il disastro è assicurato potendo porre fine alla nostra partita.
L’elemento survival nel titolo è molto forte, infatti il giocatore dovrà affrontare le condizioni ambientali avverse del pianeta, come le tempeste di sabbia, le radiazioni, il freddo e la scarsità di risorse. Ovviamente per poter resistere a tutte le calamità dovremo prima gestire le nostre esigenze vitali, come la fame, la sete, l’ossigenazione, la morale e la salute generale degli arti.
Un’avventura ai limiti delle possibilità umane
La terra la conosciamo bene ma Marte è un terreno tutto da scoprire perciò l’esplorazione è fondamentale per la nostra sopravvivenza, infatti solo grazie alle nostre spedizioni potremo contrassegnare le regioni del pianeta più interessanti, le quali si dividono in tre ovvero: adatte alla vita umana, utili all’estrazione di risorse e le zone ad alto rischio.
La prima di queste regioni può essere sfruttata per la costruzione di insediamenti o per la coltivazione con colture idroponiche; le zone della seconda categoria invece sono adatte per le operazioni minerarie, le quali saranno necessarie per un buon flusso di materie prime e per la produzione di energia; infine la terza regione è quella da evitare dato che è tendenzialmente scarna e pericolosa, anche se nasconde qualche sorpresa che solo potremo ottenere solo avendo il miglior equipaggiamento. Tutte queste zone sono grandi perciò la loro esplorazione a piedi può risultare tediosa, infatti il gioco da a disposizione vari mezzi e robot che ci possono aiutare nei vari compiti.
Grandi problemi tecnici
Occupy Mars: The Game è un gioco senza dubbio ambizioso ma al momento risulta molto acerbo dato che il titolo ha svariati problemi, i quali possono influire sul gameplay o sull’immersione del giocatore. Tra i problemi vi sono le animazioni e grafica di bassa qualità, queste infatti risultano molto datate tanto che le espressioni facciali brillano per la loro assenza. Ovviamente non mancano i glitch che causano non pochi disagi, infatti le collisioni portano spesso il personaggio e i veicoli a saltare in aria, inoltre la telecamera in prima persona dal nulla cambia molte volte in terza persona.
Tutti questi errori purtroppo non sono nulla rispetto ai veri problemi di Occupy Mars: The Game, tra essi v’è l’assenza completa di ottimizzazione infatti crash e freeze durante le schermate di caricamento sono la normalità, come se non bastasse le missioni spesso si bloccano forzando il giocatore a caricare un salvataggio precedente, tuttavia anche questo aspetto del gioco è barcollante dato che i salvataggi hanno una grande probabilità di corrompersi.
Per correttezza ci teniamo ad evidenziare che abbiamo giocato al titolo in un PC di fascia alta che conta con una RTX 4090 ed una AMD Ryzen 7 5800X3D, perciò i problemi di prestazioni non sono colpa del sistema di gioco. Gli sviluppatori hanno più volte affermato che stanno lavorando per risolvere questi problemi con degli aggiornamenti, però ciò non toglie il fatto che il titolo non sia godibile allo stato attuale. Ovviamente speriamo che la software house mantenga la parola data e che al lancio Occupy Mars: The Game sia giocabile senza problemi.
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