La Germania agisce per porre fine alle diffamazioni online
Le offese e le discriminazioni online stanno aumentando sempre più e la Germania ha deciso di prendere per prima in mano la situazione, con l’emanazione della legge Facebook. Il nome non deve trarci in inganno: la legge non è rivolta solo al social Facebook, ma a tutte le piattaforme social esistenti. Non sono più ammessi contenuti offensivi sui social network, né passati né presenti né futuri. La sanzione è abbastanza salata: parliamo, infatti, di una multa che può addirittura arrivare a 50.000.000 di euro.
Sono esenti da questa legge, per il momento, le reti professionali e What’s App. Ma nulla vieta una estensione per analogia, nel caso in cui alle corti tedesche si presenteranno casi inerenti anche questi social.
La legge è in vigore da ottobre e a gennaio scade il termine dato dal legislatore per l’adeguamento alla disciplina. Sarà ingaggiata una squadra di cinquanta elementi, con il compito di supervisionare che la legge vada rispettata da tutti.
Agli utenti è data la possibilità di segnalare eventuali contenuti incriminati tramite Google con un report online. Questo supporterà di certo il lavoro della commissione istituita ad hoc. Twitter non è rimasto con le mani in mano: ha, infatti, creato un’area sulla piattaforma relativa proprio a questa legge. Allo stesso modo, Facebook ha dato la possibilità ai suoi utenti di inviare degli screenshot dei contenuti da rimuovere e di indicare di che tipo di offese si tratta, attraverso venti scelte opzionabili.
Ovviamente, una legge può piacere o meno. Tante sono state le critiche, provenienti da chi tende a difendere la libertà di pensiero e di espressione. Ma tante anche le valutazioni positive. Un primo passo che sarà preso d’esempio anche dal resto dell’Europa?