Lo sviluppatore Sean Weech ci propone Holomento un titolo indie, ancora non finito e quindi in fase Early Access su Steam, che ha degli spunti molto interessanti, ma che allo stato attuale va ancora rifinito soprattutto per quanto riguarda l’aspetto tecnico, il gameplay e per l’assenza di una vera e propria trama.
Catapultato in un mondo senza un perché
In Holomento, prenderai i panni di un avventuriero senza molte indicazioni, se non un singolo punto di destinazione che indica dove procedere per progredire nel proprio viaggio. Allo stato attuale non c’è una trama, un perché o una qualsiasi motivazione del tuo viaggio in questi mondi, semplicemente inizia il tuo percorso e arriva a destinazione.
Per completare il viaggio, attraverserai ambienti molto variegati che spazieranno da lande ghiacciate ai caldi deserti. Lungo il percorso, potrai trovare nuove armi e pozioni, dovrai completare missioni e salire di livello combattendo mostri, come in un classico RPG. La maggior parte delle zone esplorate ha anche una città dove è possibile fare acquisti e conservare oro per le sessioni future.
All’inizio i negozi offriranno solo oggetti di base, ma è possibile potenziare le città portando loro denaro e risorse, questo migliorerà il paese visitato e ti darà l’opportunità di poter acquistare cose sempre più potenti.
Holomento prevede la croce e delizia di tanti giocatori, ovvero il permadeath, quindi se morirai non potrai portare con te attrezzature ed esperienza accumulata tra una sessione l’altra. A rendere la pillola meno amara ci sarà il fatto che i miglioramenti delle città persistono anche dopo la morte, si sbloccano nuove posizioni di partenza e avrai ulteriori classi di personaggi esplorando sempre di più il mondo di gioco. Praticamente chiunque ama i roguelike, con Holomento, si sentirà a casa, gioca, muori, riprova.
Holomento allo stato attuale ha troppi difetti
Tuttavia nonostante le premesse siano buone ci sono degli aspetti in cui il titolo delude, soprattutto dal punto di vista del gameplay. Ogni arma offre attacchi ravvicinati e a distanza, ma il combattimento corpo a corpo risulta molto approssimativo soprattutto per quanto riguarda la hit detection. Non c’è una chiara indicazione visiva per quando verrai colpito e la rilevazione degli impatti risulta molto imprecisa, in quanto gli attacchi che sembrerebbero aver colpito il tuo nemico, spesso non lo fanno.
Fortunatamente, la maggior parte dei nemici sono semplici da sconfiggere, quindi è possibile eliminarli facilmente con attacchi a distanza o se ti troverai con un’arma da mischia abbastanza potente, potrai sconfiggerli prima che abbiano la possibilità di colpirti.
Le battaglie contro i boss aggiungono più di profondità al combattimento. Molti di loro possono essere affrontati indietreggiando e ripetendo continuamente gli attacchi a distanza, ma alcuni richiedono un pizzico di strategia, visto che le schivate dovranno essere all’ordine del giorno. Per capirci una strategia alla Dark Souls non sarà mai una cattiva idea, pur non raggiungendo mai i picchi di difficolta dei titoli FromSoftware.
Peccato che manchi varietà nei boss, infatti nella maggior parte dei casi ci ridurremo ad enormi cavalieri o a scheletri con sempre gli stessi attacchi. Il combat system migliora notevolmente una volta che si sbloccano più classi di personaggi. La maggior parte delle classi sbloccabili ha più salute e armi migliori rispetto al personaggio iniziale, rendendo di fatto il titolo molto più accessibile.
La costruzione delle città è un altro elemento di Holomento, ma non sembra essenziale per poter progredire nel gioco. Potenziare le città richiede parecchio tempo, in quanto è necessaria una notevole quantità di oro e di risorse. Il problema principale della costruzione è che migliorarle non sembra necessario. Le pozioni più importanti, infatti, sono disponibili fin dall’inizio e in più una volta sbloccate alcune classi, è possibile iniziare con armi già sufficientemente potenti.
Troppi bug, ma una buona colonna sonora
Il problema più grosso di Holomento sono i bug particolarmente fastidiosi che vanno ad inficiare anche sul gameplay. Spesso i mostri si incastrano nelle pareti ed è facile che il personaggio resti bloccato su una texture. C’è un pulsante utile per sbloccarsi, ma spezza il ritmo del gioco, specialmente se questo accade durante un combattimento.
I bug hanno un impatto significativo soprattutto nei dungeon, dove sarà necessario completare enigmi per aprire delle porte. A volte, i bug possono rendere impossibile completare un enigma visto che gli obiettivi possono restare bloccati nelle pareti o le porte possono non aprirsi. Anche in questo caso, è possibile utilizzare il pulsante per sbloccare la situazione, ma è frustrante dover ricorrere a ciò anziché giocare il titolo come previsto. Speriamo che nella versione definitiva, questi problemi vengano risolti, diamo il beneficio del dubbio ad Holomento e al fatto che attualmente siamo in Early Access.
Ogni luogo in Holomento ha una propria identità visiva e una colonna sonora molto variegata, visto che ogni situazione avrà la propria musica di accompagnamento. La presentazione unica di ciascuna area rende l’esplorazione il punto forte del gioco. Le musiche, pur non essendo epiche, risultano parecchio orecchiabili, tanto che lo scoprire una sezione di gioco nuova, aumenta la curiosità anche del sapere come sarà l’accompagnamento musicale.
Holomento ha parecchio potenziale dalla sua parte, soprattutto per quanto riguarda l’esplorazione tuttavia non è un titolo perfetto e dubito che lo sarà in futuro. I nemici sono poco variegati e la hit detection lascia parecchio a desiderare, ma quello che lascia più perplessi sono sicuramente i parecchi bug che vanno ad inficiare non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal lato gameplay. Siamo fiduciosi che questi difettucci vengano sistemati in futuro, ovvero quando il gioco uscirà dalla sua natura Early Access e diventerà un titolo definitivo.