Hai mai pensato di poter utilizzare lo stesso controller in modo semplice e passare da PC a Nintendo Switch in un attimo? Il controller Trust GXT 542 Muta te ne da ampiamente la possibilità, purtroppo scendendo a compromessi non di poco conto, dovuti perlopiù all’esclusività di alcuni marchi. Vuoi saperne di più? Presto verrai accontentato.
Trust GXT 542 Muta, un controller con molteplici utilizzi
Sia chiaro, il nostro titolo di apertura è limitato, potrai usare il Trust GXT 542 Muta soltanto per videogiocare e forse per cacciar via il tuo fratellino dalla stanza, ma non per altre mansioni. Se stai leggendo questo articolo è fuori ogni dubbio che tu sia un videogiocatore incallito, con magari le tue console preferite proprio sotto gli occhi e vari controller sparsi per la stanza.
Uno per il PC, uno per Nintendo Switch, uno per la Xbox Series X|S e magari uno per PlayStation 5, per non parlare delle versioni “old-gen” dei controller. È un problema che si presenta ad ogni generazione di console, nuova generazione nuovi controller, non c’è modo da sfuggire a questo supplizio, o forse si?
Recentemente non pochi produttori hardware hanno iniziato a vagliare la possibilità di creare dispositivi più versatili, come mouse che passano da una connessione wireless (attraverso ad una chiavetta usb) ad una connessione bluetooth, e questo si sta espandendo anche nel mondo dei controller da gaming. Trust con il suo GXT 542 Muta mira proprio a questo.
Caratteristiche ed ergonomia
Entriamo più nel vivo della recensione del controller Trust GXT 542 Muta iniziando dalle sue caratteristiche. Non appena apriremo la confezione si presenterà subito la prima peculiarità di questo controller, cioè due d-pad intercambiabili che potremmo sostituire scegliendo quello che più si adatta alle nostre abitudini di gioco.
Nulla ci vieta di rimanere fedeli alla classica croce direzionale (in questo caso in blocco unico e non a tasti direzionali separati fra di loro), tuttavia è possibile scegliere due opzioni aggiuntive che presentano qualcosa simile ai controller Xbox Series X|S. Alloggiato accanto avremo il ricevitore wireless usb, mentre sopra ci sarà un cavo USB Type-C di una lunghezza considerevole, anche troppo oserei dire.
Il Trust GXT 542 Muta infatti ha la possibilità di essere utilizzato in diverse occasioni, attraverso il ricevitore wireless USB collegato ad un PC, attraverso una connessione bluetooth su dispositivi Android o iOS, oppure con una connessione diretta a Nintendo Switch. Tre impostazioni che è possibile intercambiare velocemente semplicemente grazie alla pressione di due tasti contemporaneamente.
E il cavo USB Type-C? Se il controller utilizza connessioni non cablate è possibile dedurre due scenari, il primo prevede l’utilizzo di batterie cambiabili dall’utente e il secondo invece di una batteria interna ricaricabile. Per nostra fortuna Trust GXT 542 Muta punta sulla seconda opzione, niente batterie proprietarie o meno da dover acquistare a parte. Logicamente questo ci permette di utilizzare il controller anche cablato e mentre è in fase di ricarica.
L’ergonomia del Trust GXT 542 Muta è pari ai controller Microsoft Xbox One o Xbox Series X|S, non per niente ne va a ripetere anche la disposizione dei tasti X Y B A, mentre la posizione delle levette analogiche è quella classica, poste entrambe in basso stile Sony. Come materiali di costruzione è in acrilonitrile-butadiene-stirene comunemente detto ABS, una plastica molto resistente anche agli urti e, in questo caso, composta dal 75% di materiale riciclato.
La disposizione dei tasti è quella comune a cui siamo tutti abituati, se non per la presenza del tasto Turbo e non permette la programmazione dei tasti o di macro nonostante la presenza di tasti dorsali tipici (R1 L1 LT1 RT1). È un controller che restituisce un senso di solidità non indifferente e dal peso di 220g, cosa importante ha un rivestimento sui manici che favorisce la traspirazione delle mani. Niente più controller umidicci nelle mani di amici lontani parenti di Spongebob.
Funzionalità testate
Abbiamo avuto modo di provare il Trust GXT 542 Muta in tutte (o quasi) le sue funzionalità e siamo pronti a parlartene, iniziando dal classico collegamento al PC, sia wireless tramite ricevitore USB che attraverso il cavo. Quale miglior modo di testarlo se non con Diablo IV? L’ultima fatica Blizzard Entertainment era il tavolo di prova migliore per questo controller.
In entrambi i modi, sia cablato che wireless, il controller si è sempre comportato egregiamente, non ma hai mancato alcun comando, e la batteria ci ha accompagnato per circa 10 ore di gioco (di gran lunga più di quanto facciano i suoi fratelloni maggiori). Tirando le somme su PC, il controller seppur inizialmente abbia dato qualche problemino di associazione in wireless, si è comportato alla grande.
La seconda modalità in cui abbiamo provato il Trust GXT 542 Muta è stata in modalità bluetooth su dispositivo Android e, rullo di tamburo, sia con un gioco presente su Game Pass che non. Su Android Game Pass abbiamo testato il gioco con Redfall, mentre come gioco Android abbiamo provato Diablo Immortal. In entrambi i casi il controller ha soddisfatto ampiamente ogni nostra aspettativa.
Per ultimo abbiamo testato il controller con Nintendo Switch e The Legend of Zelda Tears of the Kingdom, qui possiamo ammettere che il Trust GXT 542 Muta ha dato il meglio di sé. Come se non fosse bastato convincerci nelle precedenti prove con altri dispositivi, nel caso di Nintendo Switch il controller è dotato anche di sensore di movimento. Promosso anche in questo campo.
Non possiamo non citare il fatto che sia presente una modalità di vibrazione con intensità variabile in base a delle opzioni messe a disposizione dell’utente (o anche disattivabile all’occorrenza), e dei grilletti dorsali con una sensibilità alla pressione quasi perfetti. Il tutto per un prezzo davvero basso per ciò che offre.
Se proprio dobbiamo toccare un tasto dolente, riguarda la compatibilità del Trust GXT 542 Muta su piattaforme Xbox e PlayStation. Abbiamo avuto modo di testarlo su Xbox Series S (ma immaginiamo sia così anche su Xbox Series X) e su PlayStation 5, in entrambi i casi il controller non veniva affatto riconosciuto. Non sappiamo se in futuro Sony e Microsoft includeranno aggiornamenti mirati a renderlo compatibile o meno.
Tirando le somme siamo rimasti particolarmente affascinati da questo controller, dalla sua versatilità, maneggevolezza e dalla sua semplicità d’uso. È un controller che consigliamo (visto anche il prezzo di vendita molto accessibile) a tutti coloro che non hanno grandi pretese riguardo programmazione dei tasti o macro.