Layers of Fear 2023 è in poche parole, un remake dei primi due giochi, questa volta ricreati in Unreal Engine 5 e disponibili sono per le console di generazione attuale, ovvero PlayStation 5, Xbox Series e PC. Oltre a riproporre le storie precedenti, questo remake presenta anche contenuti aggiuntivi, come il racconto di una scrittrice nella cupa ambientazione di un faro spettrale e abbandonato.
Bloober Team è ormai famosa per questo genere di giochi horror, dove la tensione e la psicologia giocano da protagonisti, caratteristiche che troviamo in tutti i loro lavori, come The Medium, Blair Witch, e ovviamente i Layers of Fear. Il fatto di aver creato questo remake in Unreal Engine 5, non ha fatto altro che riuscire a immergere il giocatore in modo ancora più profondo nelle oscure trame dei suoi racconti, che lentamente ti catturano e ancora più lentamente ti fanno capire cosa sta accadendo attorno a te, fino all’inevitabile scoperta conclusiva, che comunque presenta finali multipli.
NON FAREMO ALCUNO SPOILER sulle trame che compongono Layers of Fear, visto che gli interi titoli ruotano su quest’ultime, quindi continua pure tranquillamente la lettura della recensione.
Layers of Fear: storie da brividi
La serie di Layers of Fear basa tutta la sua riuscita sulla narrazione e sul coinvolgere il giocatore nelle sue trame, e dobbiamo ammettere che, come nei capitoli originali, anche stavolta e in maniera più riuscita grazie alla nuova veste grafica, Bloober Team ha fatto centro. Vivremo tre diversi racconti, i primi due già visti, mentre il terzo sarà inedito per questa versione.
Il titolo inizierà col farci conoscere la nuova protagonista e la nuova ambientazione, un faro abbandonato dove la scrittrice spera di trovare la concentrazione e l’ispirazione per ultimare il suo lavoro, visto che ha già ricevuto diversi avvisi di scadenza dal suo editore, ma il vecchio faro nasconde dei misteri grotteschi e da brividi.
Passeremo successivamente nei panni di un pittore, il protagonista della prima avventura di Layers of Fear, che nel tentativo di comporre la sua opera finale, viene investito dalla pura follia, ma il suo racconto non è così semplice. Ambientato in un grande maniero dell’epoca vittoriana, dovremo esplorarlo in lungo e in largo, risolvendo diversi enigmi ambientali, con la costante inquietudine che qualcuno o qualcosa sia lì con noi, e con avvenimenti all’apparenza inspiegabili che si susseguono senza sosta.
La seconda storia invece, ci vede vestire i panni di un attore a bordo di un transatlantico, visivamente caratterizzato benissimo e molto suggestivo. Qui il nostro protagonista scoprirà che qualcosa non torna, e pian piano inizierà a capire perché sia stato scelto proprio lui come attore.
Il terzo e ultimo capitolo, quello inedito, ci vedrà giocare nei panni della scrittrice citata prima, in una storia che andrà a collegare tutti i pezzi delle vicende narrate in precedenza.
Il fascino della suggestione
Stanze che cambiano aspetto continuamente, rumori improvvisi, il temporale che imperversa fuori dal maniero, visioni, passi che ci seguono per poi non mostrarsi mai e anche qualcosa di più cattivo, ci accompagneranno in ogni momento del gioco. Ci sono anche diversi finali ottenibili, a seconda delle scelte che faremo durante i capitoli delle storie, e che si presenteranno sottoforma di bivi da prendere, raccogliere un oggetto piuttosto che un altro e via dicendo, fattore che inizialmente può non far capire in maniera chiara dove si sta andando a parare.
Leggendo i vari ritagli e appunti trovati durante la partita, si accumuleranno sempre più dettagli delle storie, e su questa parte di Layers of Fear, Bloober Team ha svolto un lavoro ineccepibile. La sensazione che si prova quando leggendo un ritaglio o una lettera, oppure esaminando un oggetto raccolto, iniziando a tirare le somme e a capire che cosa sia accaduto, lascia davvero senza parole ma con tanta suggestione.
Layers of Fear è questo, un horror psicologico lento e costante, che ti avvolge senza che tu te ne renda conto, ma che scatena dentro di te la voglia di capire cosa sia veramente accaduto nelle vicende narrate, o anche semplicemente il perché.
Dal punto di vista del gameplay la carna al fuoco invece è davvero poca, e ci limiteremo a pochissime altre azioni oltre a raccogliere e interagire con gli oggetti. Per chi volesse godersi solo la trama senza preoccuparsi delle fasi con “nemici”, è disponibile anche una modalità sicura che eviterà di venire uccisi.
A livello grafico invece, il lavoro svolto con l’Unreal Engine 5 è davvero tantissima roba. Chi ha già giocato i capitoli in precedenza rimarrà entusiasta del lavoro svolto, così come coloro che lo giocheranno per la prima volta. Tutte e tre le ambientazioni adesso sembrano ancora più sinistre e vive, con giochi di luce e ombra davvero notevoli.
Se graficamente il titolo è davvero ottimo, lo è ancor di più il comparto audio che, soprattutto se giocato con le cuffie, è perfetto per il genere di gioco, creando tantissima atmosfera aggiuntiva a un titolo che già ne è pieno. Ogni rumore che sentiremo, siano ambientali e non, così come il doppiaggio (inglese) nella lettura di lettere e testi vari, è ineccepibile.
Layers of Fear presenta due modalità prestazionali, le classiche grafica o fps, ma visto il genere di gioco, ci sentiamo di consigliare la prima senza dubbio alcuno, per godersi al meglio l’atmosfera che il titolo offre. Inoltre è presente una localizzazione scritta in lingua italiana davvero ben realizzata.
Preparatevi a farvi avvolgere nelle oscure spire di questi strati di paura.