Sfogliando il catalogo di Steam non è difficile incorrere in dei piccoli capolavori, e Rendezvous è uno di questi. Nato dalle mani di un piccolo studio indipendente dal nome Pendopo Creations, Rendezvous pesca a piene mani da titoli del passato, aggiungendo narrativa, ambientazione e un gameplay d’impatto. In un mondo dominato da tripla A è difficile farsi notare, questo videogioco ci sarà riuscito?
Rendezvous, un piacevole mix
Immagina un’ambientazione cyberpunk di una metropoli come Surabaya nel 2064 e di essere Setyo, un ex agente criminale che ritiratosi dalle scene vive una tranquilla vita come tecnico della sicurezza a Bay City. Vita che verrà stravolta quando un vecchio amico di Setyo rivelerà che la sorella sta lavorando con un gruppo di CyberRunner più pericoloso di Neo-Surabaya.
L’ormai pacifico e rilassato Setyo dovrà ricorrere a tutte le sue esperienze passate per cercare di salvare ciò che resta della sua famiglia, e nel farlo dovrà scontrarsi anche con i suoi fantasmi del passato. Sia l’ambientazione che la trama offrono delle piacevoli novità, ti immergerai nella città di Neo-Surabaya, una versione futuristica della vera città indonesiana.
Dovrai esplorare ambientazioni, luoghi, incontrare e interagire con personaggi, il tutto per poter riuscire a salvare la tua amata sorella. Come abbiamo già accennato, a volte è difficile farsi notare in un’epoca di tripla A e titoli altisonanti, spesso tuttavia basta poco per presentare al pubblico un piccolo videogioco di successo.
Gameplay
Siamo davanti ad un titolo indipendente, non molto lungo come longevità e non estremamente complesso nelle sue meccaniche di gameplay, ma ciò non significa che siano davanti ad un videogioco piatto o noioso. Rendezvous presenta un gameplay a scorrimento laterale dove avremo la possibilità non soltanto di interagire con gli oggetti o parlare con diversi personaggi, ma anche di combattere.
Il gameplay di Rendezvous è variegato e spesso si rifà a vecchie glorie del passato, nel giocarlo a noi sono venuti in mente titoli come Blade Runner, Flashback e anche un pizzico di Omikron: The Nomad Soul. Non preoccuparti, se non conosci questi titoli è normale, è chi c’è dietro questa recensione che è “vecchio, non obsoleto” (cit. Terminator Genisys).
L’ambientazione ricorda tanto quelle futuristiche viste in Blade Runner, le fasi action di sparatorie quelle di Flashback (confidiamo nell’uscita del secondo capitolo) e le fasi di combattimento corpo a corpo un po’ ci hanno ricordato Omikron: The Nomad Soul. Ma scendiamo nei dettagli iniziando dall’esplorazione dell’ambientazione e dalla soluzione di alcuni puzzle.
Potremo esplorare parte delle ambientazioni, non siamo ovviamente davanti ad un open-word, dove parlando con alcuni personaggi troverai la necessità di risolvere alcuni enigmi. Trovare un laser-cutter, un fusibile, trovare un codice di una cassaforte oppure portare un oggetto ad un determinato personaggio. Questi saranno perlopiù gli enigmi da dover risolvere per avanzare nella storia.
Nel corso dell’avventura sarà necessario procedere in fasi stealth o in fasi che richiederanno un approccio più diretto, quali il combattimento corpo a corpo o sparatorie. Non c’è molto da dire riguardo le fasi relative al combattimento corpo a corpo, mentre c’è da dire che le fasi di shooting ricordano molto quelle presenti in titoli come Flashback.
In qualsiasi sfaccettatura Rendezvous non sarà mai eccessivamente difficile, ma neanche eccessivamente facile. Soprattutto nelle fasi in cui dovrai scovare un codice numero, sarà necessario che presti la massima attenzione a qualsiasi elemento nei paraggi. L’avventura tuttavia, della durata di circa 5 ore, non ci è mai risultata frustrante o noiosa.
Comparto tecnico
Rendezvous è un’avventura in pixel-art che unisce una straordinaria combinazione di elementi 2D disegnati a mano a sfondi 2.5D, niente di meno è presente anche un’illuminazione dinamica per dare profondità alla città e all’ambientazione. E il tutto è sviluppato in Unity, un motore grafico multipiattaforma e molto versatile.
Il comparto audio è più che sufficiente, seppur manchi quasi totalmente il doppiaggio (sia in lingua originale che non) se non per brevi scorci narrativi. Gli effetti sonori sono abbastanza basilari ma il tutto è accompagnato da una colonna sonora molto d’impatto e ben realizzata, che è oltretutto possibile scaricare gratuitamente da Steam.
Un comparto tecnico solido che strizza l’occhio a più riprese a vecchi videogiochi del passato, riportandoci indietro con la mente di anni e anni, quando titoli come Flashback erano l’eccellenza grafica dell’epoca. E alla domanda iniziale se Rendezvous è riuscito a farsi notare in un’epoca perlopiù circondata da tripla A, abbiamo la risposta.