Dopo aver visto fino a Final Fantasy XI (qui la prima parte, vattela a leggere se non l’hai fatto) è ora di continuare a spulciare tutti i capitoli numerati della saga (ad eccezione ovviamente del XVI) per darti una guida su quale Final Fantasy in 3D dovresti iniziare per primo. Valgono le stesse regole della prima parte ovvero solo capitoli principali e niente spin off o sequel, in più vicino ad ogni titolo metterò l’anno di uscita e per quale console, inizialmente, è stato concepito il gioco, questo per dare un background e un’allocazione storica al tutto.
Iniziamo e facciamo presto che ho Final Fantasy XVI che mi aspetta di la ancora da platinare.
Final Fantasy XII – 2006 – PlayStation 2
Rilasciato nel 2006, quattro anni dopo l’uscita di Final Fantasy XI e devo dire che se per alcuni è una delle migliori entries della saga, per quanto mi riguarda è probabilmente il capitolo che mi piace di meno. Tuttavia c’è un pensiero che accomuna chiunque abbia giocato a Final Fantasy XII, sia detrattori che sostenitori, ne parliamo subito così ci togliamo il dente: a nessuno piace il personaggio protagonista ovvero Vaan, visto che viene considerato piatto e poco interessante.
Tuttavia ti svelo una cosa che probabilmente ti sconvolgerà, Vaan è stato creato per calare nella parte il giocatore medio. È il personaggio che ti dovrebbe rappresentare perché è un giovane inesperto che non sa nulla del mondo malvagio in cui si trova.
Ciò che rende il dodicesimo capitolo interessante è la sua enfasi sul lato politico, esplorando un tema simile a quello affrontato nei capitoli due e sei, ovvero la presenza di un Impero. Tuttavia, questa volta non c’è una risposta chiara su chi sia il cattivo. La maggior parte del gioco si svolge nel deserto nelle vicinanze di una città chiamata Dalmasca, dove si sviluppa una trama che comprende rifugiati politici e conflitti.
La storia inizia subito dopo il matrimonio di uno dei personaggi principali, Ashe e conseguentemente scoppierà una guerra dove il marito della sposa perderà la vita e con la sua morte arriverà la tristezza in tutto il regno. La narrazione viene presentata attraverso gli occhi di diversi personaggi, ma ritengo che Ashe, Baltier e Vaan siano i più centrali della trama.
Final Fantasy XII ti dico chiaro e tondo che non è un buon punto di partenza per chi vuole avvicinarsi alla saga di Final Fantasy. È, infatti, il capitolo che si distacca maggiormente dagli altri. Il sistema di combattimento è simile a quello di Final Fantasy XI, con attacchi automatici a ritmo lento e la possibilità di scegliere i comandi attraverso un sistema chiamato Gambit.
Durante lo sviluppo del gioco, ci sono state molte controversie e problemi, inclusa la partenza di figure importanti come Hironobu Sakaguchi, il padre di Final Fantasy e con esso molti altri membri del team di sviluppo.
Tuttavia il gioco che è stato pubblicato e per molti è considerato uno dei titoli più belli, non solo dell’intera saga, ma proprio su PlayStation 2. La remaster, che si trova in giro a davvero due spiccioli, risolve molti dei problemi di gameplay dell’originale. La trama prende una direzione simile a quella di Star Wars, ma anche le musiche e alcune location ricordano da vicino la seconda trilogia dell’opera di George Lucas.
In realtà, Final Fantasy XII ha molto poco della saga nel suo complesso, se non per la presenza dei Kyactus e dei Chocobo. Tuttavia, vale la stessa regola di Final Fantasy VIII, ovvero di dargli una possibilità, subito dopo aver provato un capitolo più convenzionale.
Final Fantasy XIII – 2009 Giappone, 2010 Europa e USA – PlayStation 3 e Xbox 360
Annunciato nel lontano 2006, ma ha subito dei ritardi e solo nel 2009 è stato finalmente rilasciato prima in Giappone e nel 2010 in Europa e USA. Questo capitolo di Final Fantasy, insieme alla sua trilogia, ha suscitato un’enorme aspettativa, ma è piaciuto davvero a pochissimi (anche se alcuni lo hanno apprezzato).
È sicuramente il capitolo che ha le ambientazioni più strane, infatti sembrerà un viaggio in un futuro distopico, con personaggi dallo stile fantascientifico armati di pistole e armi simili a dei Gunblade (ma non altrettanto epici quanto l’arma brandita da Squall). Final Fantasy XIII va in all in con le visuali davvero eccezionali per l’epoca, le quali anche nel 2023 fanno la loro sporca figura.
La trama ruota attorno ad una fuga dalla polizia. Perché? Beh, semplicemente perché Dio ha dichiarato che il protagonista è un eretico e deve scappare. Il problema è che la storia viene raccontata in modo parecchio confusionario, con flashback che si inseriscono casualmente durante le fasi del gioco, ma non è l’unico problema a livello di trama, infatti i personaggi, a parte forse Sazh, sono davvero di un piattume esagerato (sì, peggio di Vaan di Final Fantasy XII). Questi personaggi poco interessanti, incrociati con le scene di flashback posizionate in maniera praticamente casuale, non fanno legare il giocatore con nessun protagonista del cast.
Ti faccio un esempio c’è un personaggio che muore praticamente subito nei primi 20 minuti di gioco, ma poi lo si continua a vedere attraverso flashback e questo perché l’intento sarebbe quello di far provare qualcosa nel giocatore, tuttavia questo escamotage risulta assolutamente inutile. Sarebbe bastato farci fare una parte dell’avventura insieme a questo personaggio e dopo un po’ farlo morire, così avremmo avuto uno shock (Final Fantasy VII insegna, chi ha capito…ha capito).
Il sistema di combattimento richiede un certo studio iniziale perché è oggettivamente complicato. Volendo, si può giocare con la modalità di attacco automatico, che è stata criticata da molti, ma non è certo il modo migliore per godersi questo gioco. Personalmente, non ho né il tempo né la voglia di capire al cento per cento il combat system con l’intento di doverlo apprezzare appieno.
Ma è un buon punto di partenza per avvicinarsi al mondo di Final Fantasy? Direi proprio di no, considerando che una grande parte del pubblico ne è rimasta delusa, definendolo probabilmente il peggior Final Fantasy di sempre. Grafica a parte…quella oggettivamente spacca.
Final Fantasy XIV – 2010 – PlayStation 3 e PC
Ti ricordi del secondo tentativo di Square Enix di creare un MMO con Final Fantasy XIV nel 2010? È stata una sfida ardua. Hanno deciso di abbandonare il modello in abbonamento e aggiungere contenuti, anche se al lancio non c’erano nemmeno dungeon disponibili.
Hanno modificato il sistema di punti esperienza in modo tale che se salivi troppo di livello con una classe all’inizio del gioco, venivi limitato e costretto a cambiare. Le critiche sono fioccate a destra e manca, quindi Square Enix nel 2012 che cosa ti fa? Beh, quello che ogni publisher farebbe quando un gioco online non funziona, ovvero butta tutto nel cestino e spegne i server, salvo per poi pentirsi della cosa e riprovarci nel 2014 con una vera e propria rinascita chiamata A Realm Reborn.
Quindi si da tutto in mano al dream team capitanato da Yoshi-P, ovvero Creative Business Unit III (sì, esatto, gli stessi che hanno creato da zero Final Fantasy XVI, adesso capisci perché così tanto hype?) e hanno rilasciato le espansioni: Heavensward, Stormblood e Shadowbringers.
Fatta questa mossa il gioco passa dall’essere considerato immondizia digitale a una delle migliori entries nel franchise. Se ci pensi è davvero incredibile come storia, sembra quasi uno di quei film di hollywood basati sui buoni sentimenti, dove c’è l’eroe che salva un qualcosa che sta per andare in fallimento. Il titolo si avvicina molto a World of Warcraft come stile di gioco ed è proprio questo che l’ha reso un successo.
La trama ruota attorno al fatto che tu sei il Guerriero della Luce. All’inizio sei solo un ragazzo che deve liberare il mondo da alcuni nemici insignificanti, ma poi diventi il salvatore dell’intero pianeta. Affronti enormi draghi e partecipi a grandi battaglie tra eserciti.
Quindi, dovresti iniziare con Final Fantasy XIV? Dipende se sei nato e cresciuto con World of Warcraft e vuoi qualcosa di simile. Il titolo ha numerosi richiami e riferimenti ai Final Fantasy degli ultimi 30 anni, quindi ai fan sicuramente susciterà parecchie emozioni, tuttavia, non è una conditio sine qua non per goderti il gioco.
Se sei un appassionato di MMO e non hai mai giocato a un Final Fantasy, allora sicuramente te lo consiglierei. Ma se il tuo obiettivo è immergerti in una trama profonda o giocare a un RPG in single player, mi sa che è meglio che lasci perdere.
Final Fantasy XV – 2016 – PlayStation 4 e Xbox One
Uscito nel 2016 e originariamente conosciuto come Final Fantasy Versus XIII, abbiamo atteso 10 anni per questo gioco e il risultato non è stato all’altezza delle aspettative. Il titolo si proclama il Final Fantasy dedicato ai fan storici, ma anche ai neofiti, è stato, alla fine, una grande delusione. Tuttavia le premesse per un gioco straordinario c’erano davvero tutte.
Tutta la trama ruota attorno alla storia di un principe che si impegna in un matrimonio politico e poi si trova coinvolto in una serie di eventi nefasti, arrivando alla conclusione che è molto meglio andare a farsi un giro con i propri amici a bordo di una cabrio.
Quello che proprio non ha funzionato è che si percepisce che si tratta di un gioco incompiuto. È graficamente eccellente, soprattutto se si considerano i dettagli come i movimenti dei capelli, ma il tutto sembra un calderone di buone idee buttate un po’ a casaccio. Ad esempio, il mondo di gioco è vastissimo e anche bello da vedere, tuttavia è davvero troppo spoglio. Le missioni che svolgerai sono altalenanti, quindi si passa da un qualcosa di epico, ad altro che ci si poteva tranquillamente risparmiare.
Ci sono tantissimi aspetti positivi in Final Fantasy XV (oltre a Cindy capiamoci) e nella sua versione Royal mi è pure piaciuto molto, peccato che per arrivare ad un punto di godibilità non devi assolutamente prenderti la versione liscia, ma solo quella che ti ho appena citato, quindi quella che include tutti DLC.
È un buon punto per partire con i Final Fantasy in 3D? Non credo. Sono sicuro che molti giovincelli abbiano iniziato proprio con Final Fantasy XV, dato che è stato il primo vero capitolo numerato ad uscire dopo parecchi anni di assenza, ma nonostante quanto dichiari Square Enix, non consiglierei di iniziare proprio da questo titolo perché, onestamente, ci sono opzioni migliori. Non un brutto gioco, ma ci sono Final Fantasy fatti meglio.
Final Fantasy VII Remake – 2020 – PlayStation 4
Eh, ma si era detto niente Spin off o Sequel…beh infatti questo non è né uno spin off e nemmeno un sequel, questo è quello che sarebbe Final Fantasy VII se lo avessero creato nel 2020. Prendi la base del Final Fantasy VII uscito nel 1997, cambia alcuni elementi come ad esempio alcune location, aggiungi parti di storia, nuove quest, un gameplay che abbandona i combattimenti a turni e gli incontri casuali, ma soprattutto mettigli una grafica che lascia davvero a bocca aperta soprattutto nella sua versione PlayStation 5.
Alcuni hanno criticato il fatto che questo remake non avesse i combattimenti a turni ragionati della versione originale e se posso anche rispettare questo pensiero, sicuramente non lo condivido. Il fatto di avere un gioco più action fa bene alla saga e la fa evolvere in qualcosa di digeribile anche per nuove generazioni.
Il titolo è bello, godibile e impegnativo il giusto (almeno nella sua difficoltà più alta). Gli elementi del VII vengono reimpiegati in maniera eccellente, quindi sì hai le sfere di Materia che si devono incastonare alle armi e alle protezioni, ma Square Enix ti ha aggiornato il modo sul come farlo. Restano i minigiochi, ma ci metto qualcosa di più attuale e te li faccio godere come prima, se non più di prima.
Dovresti iniziare da Final Fantasy VII Remake? Si e no. Sì se non digerisci proprio i combattimenti a turni, visto che qui abbiamo un combat system davvero ben fatto, ma soprattutto molto divertente, no perché comunque questo lo fa differenziare parecchio da un Final Fantasy “comune” (sì probabilmente più dell’VIII e del XII). In più c’è sta cosa che a molti non piace, ovvero che il gioco verrà spezzato in tre parti quindi giocare solo al primo non ti darà una vera e propria fine, ho già sentito alcuni amici che lo giocheranno solo quando le tre parti saranno tutte disponibili…eh allora aspetta, che vuoi che ti dico.
Con quale Final Fantasy parto allora?
Quindi, dopo averli spulciati tutti, a mio insindacabile giudizio, con quale Final Fantasy in 3D sarebbe meglio iniziare? Secondo me con il X perché tutto sommato è quello più semplice sia da capire a livello di storia e di gameplay.
Molti Final Fantasy, inclusi i miei preferiti, non riescono a spiegare i vari meccanismi di gioco in maniera semplice. Devi capire gli elementi, gli obiettivi delle classi, le debolezze dei nemici e devi rubare costantemente oggetti. In Final Fantasy X invece è tutto estremamente semplice. Se io ti dicessi che Wakka lancia una palla che infligge danni significativi ai nemici volanti, Tidus non può danneggiare le armature e Lulu spara le magie più potenti, quindi tienila sempre nel tuo party, ogni novizio della saga capirebbe al volo.
La sferografia e il sistema delle abilità sono estremamente intuitive da comprendere, la trama non è complicata, i personaggi sono per lo più simpatici, quindi creano parecchia empatia con il giocatore e poiché il combattimento è a turni, avrai tutto il tempo per riflettere sulla tua prossima mossa.
Non è sicuramente il Final Fantasy più impegnativo, ma è sicuramente il più accessibile, nel senso che il gioco è facile da imparare ed è disponibile su qualsiasi piattaforma tu possa immaginare (quindi non dovrai per forza procurarti una PlayStation 2 per giocarci, anzi è disponibile su praticamente ogni console attuale). Infine, ma non per questo meno importante, probabilmente ti farà scendere una lacrima, soprattutto nella scena finale…Quella frase di Yuna alla fine è stato un colpo al cuore, da cui non mi sono ancora ripreso del tutto.