Il 2023 si prospetta come un anno davvero interessante per i fan di picchiaduro visto che ben tre saghe tra le più importanti del genere hanno ricevuto/riceveranno un nuovo capitolo. Street Fighter 6 è uscito da pochissimo, ma tra gli annunci abbiamo anche Mortal Kombat 1 (che sarebbe il 12) e Tekken 8. Insomma. Mica poco.
Qualche settimana fa avevo approfittato dell’uscita dell’ultimo Street Fighter per fare un recap di tutta la storia della saga, ma perché non farlo anche per gli altri due giochi in uscita? Visto che quello di cui in questi giorni si sta parlando di più è Mortal Kombat 1, oggi trattiamo proprio questa lunga e complessa saga.
Rispetto a Street Fighter, la storia di Mortal Kombat è più lineare e segue molto di più l’ordine cronologico d’uscita dei vari giochi. La sua timeline è tuttavia molto difficile da strigare perché conta numerosi retcon, dati dalla trilogia per PlayStation 2, e ben due (!!!) reboot, uno in Mortal Kombat 2011 ed uno ora con Mortal Kombat 1.
Come per l’articolo su Street Fighter, mi concentrerò sulle informazioni e gli eventi principali, lasciando da parte qualsiasi materiale non canonico e senza entrare nel dettaglio dei singoli giochi/personaggi. Questo perché dovessi mettermi a farlo, avresti davanti un papiro infinito. Magari recupereremo tutto in futuro, no?
Mortal Kombat Deception – La Genesi
Molte delle informazioni sul passato remoto della saga provengono da Mortal Kombat Deception visto che la sua modalità Konquest compre un’ampia fetta della timeline originale e ha una struttura a action-gdr che permette enormi approfondimenti di lore. Proprio tramite questa modalità scopriamo infatti la genesi dell’universo.
All’inizio dei tempi esistevano solo tre entità: i Titani, gli Antichi Dei e l’Unico Essere. Questi otteneva potere risucchiandolo da quello delle due altre specie e gli Antichi Dei crearono il Kamidogu per sconfiggerlo. Il tentativo fu un successo, ma sia l’unico essere che il Kamidogu si spezzarono in sei frammenti.
Da questi nacquero quindi i sei reami principali: Earthrealm, Netherrealm, Outworld, Orderrealm, Chaosrealm e Edenia. Dopo il conflitto i Titani svanirono nel nulla mentre gli Antichi Dei rimasero a sorvegliare i reami, impedendone la fusione e, di conseguenza, una possibile rinascita dell’Unico Essere. Non era però abbastanza.
Gli Dei Antichi crearono quindi anche la formula del Mortal Kombat. Tramite di essa acconsentirono a far fondere due reami a patto che i prescelti di uno dei due fossero riusciti a vincere, per 10 volte di fila, in una competizione che si teneva ogni 50 anni (con il vincitore che non sarebbe invecchiato per questo periodo).
Mortal Kombat Deception & Armageddon – L’Era d’Oro di Onaga
In un momento imprecisato del tempo, gli Dei Antichi crearono i Draghi, anche se non è chiaro se questi fossero i loro figli o meno. Quel che è certo è che le due razze erano fermamente alleate, al punto che uno degli Dei di Edenia, Argus, scelse due draghi per fare da guardiani dei suoi figli: Orin il drago dorato e Caro il drago rosso.
I draghi un tempo erano creature potenti grazie all’influenza degli Dei Antichi, ma via via che inziarono a vivere sui reami mortali, iniziarono a loro volta a diventare più “mortali” nell’aspetto e nelle capacità. Per questo a oggi sono una razza quasi estinta, anche perché la maggior parte viveva nell’Outworld.
All’epoca l’Outworld era diviso in una miriade di regni in costante guerra tra loro. Questo a causa delle macchinazioni dei Warlock Kafallah che miravano a indebolire il reame per facilitare la conquista da parte del Netherworld. Un piano che avrebbe trovato successo se non fosse stato per l’ultimo drago rimasto: Onaga.
Questi riunì tutti i regni sotto un unico stendardo e, a capo di quest’armata, unificò l’Outworld e sconfisse i Warlock Kafallah, divenendo il primo Imperatore dell’Outworld con il soprannome di Re Drago, per poi iniziare a conquistare anche altri reami minori. Onaga tuttavia era uno degli ultimi draghi e desiderava i poteri di un drago antico.
Gli Dei Antichi non potevano permettergli di rinascere come tale, impauriti dal suo potere, e così scelsero il suo braccio destro, Shao Khan, come suo successore. Questi avvelenò Onaga e ne prese il posto come imperatore, le sue capacità come sovrano erano inferiori al Re Drago e l’Outworld si spezzò nuovamente nell’anarchia.
Mortal Kombat Armageddon & 11 – Le Profezie della Fine
Su Edenia a governare erano invece il Dio protettore Argus e sua moglie Delia. La coppia aveva due figli legittimi, Taven e Daegon, ed uno illegittimo, Rain, avuto da una donna mortale. La famiglia respinse più volte le mire espansionistiche di Shao Khan, ma fu allora che Delia vide la fine di tutto, il Giorno del Giudizio.
Nella sua visione, Delia vide che presto i guerrieri del Mortal Kombat sarebbero diventati troppo numerosi e troppo forti, al punto che la loro guerra infinita avrebbe portato alla fine di tutti i Reami. Per impedirlo Delia e Argus costruirono una piramide nel punto in cui avrebbe avuto luogo la battaglia definitiva e dentro vi posero Blaze.
Questi era un elementale di fuoco con il potere di fermare i combattenti, ma la coppia era in conflitto sulla soluzione finale. Argus voleva ucciderli tutti mentre Delia desiderava solo togliere loro i poteri. Incapaci di prendere una decisione, decisero quindi di lasciarla al destino tramite i loro figli.
Taven e Daegon vennero messi in stasi, protetti dai draghi Orin e Caro, per poi essere risvegliati al momento decisivo. Ognuno di loro era destinato ad un’armatura che indicava una scelta. A seconda di quale di loro avrebbe raggiunto l’apice della piramide e sconfitto Blaze, sarebbe stata morte o pietà per tutti i combattenti.
All’insaputa di Argus e Delia c’era però una terza scelta legata ad una seconda profezia. Attraverso di essa, una dei Titani, Kronika, aveva visto la rinascita dell’Unico Essere che avrebbe portato l’universo ad una Nuova Era, anche se all’insaputa di Kronika ciò le sarebbe costato la vita. Perché avvenisse ciò, gli Dei Antichi dovevano morire.
Perché questo fosse possibile l’Armageddon sarebbe dovuto comunque avvenire, ma per mano di qualcun altro, così da destabilizzare gli Antichi Dei ed il tempo stesso, portandoli alla portata di Kronika. In tutto questo Rain, vistosi negato il comando di Edenia, decise di tradire il suo reame per schierarsi con Shao Khan.
Mortal Kombat Vari – La Prima Guerra dell’Earthrealm
All’insaputa degli Dei Antichi, però, il tradimento serpeggiava tra loro nella forma di Shinnok, un Dio Antico che era anche figlio di Kronika. Questi tuttavia non era solo interessato a portare avanti il piano di sua madre, ma anche a diventare invincibile lui stesso prendendo possesso del Jinsei sull’Earthrealm.
Come prima mossa, Shinnok inganna Caro a credere che sia il momento di svegliare Daegon e poi manipola questi per assassinare Argus e Delia e permettere a Shao Khan di conquistare Edenia. Quando però si trova a spostarsi verso l’Earthrealm, Shinnok si ritrova davanti Raiden alla guida dei Sauriani, razza che all’epoca viveva nel reame.
Raiden prende la difficile decisione di sacrificare i Sauriani, i cui sopravvissuti si sposteranno su Zaterra, e sconfigge Shinnok che viene esiliato nel Netherrealm dagli altri Dei Antichi. Il suo amuleto, capace di indebolire i confini tra i reami, viene posto in un tempio sull’Himalaya protetto da quattro divinità.
Nel Netherrealm Shinnok viene sottoposto a continue torture da Lucifer, il signore del reame, l’ultimo di una lunga lista di principi demoniaci che hanno cercato di unificare questa dimensione di dolore e fuoco. E’ durante questo tempo che il Dio Caduto viene raggiunto da un ex-Oni stregone di nome Quan Chi.
Questi si offre di liberare Shinnok, ma in cambio questi dovrà aiutarlo nel prendere il controllo del Netherrealm in modo permanente grazie ai suoi poteri divini. Disperato per la sua condizione, Shinnok accetta ed i due presto sconfiggono qualsiasi opposizione, Lucifer compreso, facendo del Netherrealm il loro regno.
Mortal Kombat Vari – Il Regno del Terrore di Shao Khan
Tornando un po’ indietro, Shao Khan come prima cosa elimina dalle sue fila tutti coloro che erano ancora fedeli ad Onaga, tra cui l’alto concilio dell’Impero Z’ankariano, e poi procede a conquistare alcuni reami minori, tra cui anche Zaterra, Arnyek, Tarkata, Hinpar, Vaeternus e Osh-Tekk. A questo punto si sente pronto per obiettivi più grandi.
Le sue mire espansionistiche cadono così su Edenia. Shao Khan sfida i guerrieri edeniani e vince 10 Mortal Kombat. A questo punto parte con una campagna di conquista che viene però più volte respinta da Argus e dalla sua famiglia. E’ qui che si incastrano tanto le azioni di Shinnok quanto il tradimento di Rain.
Shao Khan uccide così il sovrano di Edenia, Re Jerrod, prende sua moglie Sindel come regina e adotta la loro figlia, Kitana. Sindel legge le mosse dell’Imperatore e si suicida per creare un sigillo che impedisce a Shao Khan di mettere piede sull’Earthrealm, ma questi non rinuncia al suo piano, delegando il torneo ai suoi fidati uomini.
Mortal Kombat Vari – L’era del Torneo Mortal Kombat
Sull’Earthrealm Raiden fonda così la White Lotus Society, un’organizzazione di marzialisti il cui unico scopo è affinare le proprie abilità fino ad eleggere un campione capace di difendere la Terra nel Mortal Kombat. Purtroppo anche Shao Khan ha molti seguaci nell’Earthrealm e tra questi c’é il potente Shang Tsung.
Shang Tsung un tempo era un difensore dell’Earthrealm, ma venne punito dagli Antichi Dei perché rubava le anime dei guerrieri sconfitti. Con Shang Tsung dalla propria parte, l’Outworld conquista alcune vittorie fino all’avvento del Grande Kung Lao che riesce infine a sconfiggerlo, ma decide di risparmiarlo.
Tale scelta costa al Grande Kung Lao la vita visto che dopo 50 anni Shang Tsung fa il suo ritorno, ma non è da solo, ha con sé il principe Shokan Goro. Questi uccide Kung Lao e diventa il nuovo campione del Mortal Kombat, mantenendo successivamente il titolo per altre otto edizioni del torneo (per un totale di nove vittorie).
Nel periodo tra la nona vittoria di Goro ed il successivo Mortal Kombat hanno luogo molti eventi, ma il più importanti di questi è il piano messo in atto da Onaga che, desideroso di vendetta, inganna un giovane e promettente combattente di nome Shujinko per spingerlo a radunare i Kamidogu che hanno il potere di liberarlo.
Mortal Kombat Special Forces & Mythologies: Sub-Zero – Prima del Decimo Torneo
Sempre in questo periodo hanno luogo i primi due giochi della saga di Mortal Kombat, due dei tre spin-off. In realtà, come detto poco, la modalità Konquest di Mortal Kombat Deception avrebbe inizio prima, ma gli eventi focali e più importanti di quel gioco avvengono più avanti (senza contare che la modalità copre un periodo molto ampio).
Mortal Kombat Special Forces è canonicamente il primo gioco ad avere luogo, ma ha una storia davvero poco rilevante che vede Jax e Sonya affrontare Kano e il Drago Nero con i suoi quattro leader: No Face, Tasia, Jarek e Tremor. I collegamenti di questo titolo con la saga sono davvero labili e di base è poco impattante. Giuro.
Ben più importante è purtroppo il terribile Mortal Kombat Mythologies: Sub-Zero. Nella premessa di questo, infatti, Shang Tsung e Quan Chi fanno un patto. Il secondo aiuterà il primo a resuscitare Sindel (così da permettere a Shao Khan di invadere l’Earthrealm), se questi gli rivelerà dove è collocato l’amuleto di Shinnok. Shang Tsung accetta.
Quan Chi recluta quindi Bi-Han e Hanzo Hasashi, il primo Sub-Zero e Scorpion, innescando la rivalità che porterà i Lin Kuei a distruggere gli Shirai Ryu. Bi-Han completa la missione solo per scoprire di essere stato ingannato da Quan Chi, ma, assistito da Raiden, si dirigerà nel Netherrealm dove recupererà l’amuleto dalle mani di Shinnok.
Mortal Kombat – Il Decimo Torneo
Con Shinnok nuovamente “al sicuro,” anche se all’insaputa di tutti Quan Chi aveva sostituito l’amuleto con un falso e possiede ancora lui l’originale, l’unica altra preoccupazione di Raiden è l’imminente Mortal Kombat dove una sconfitta sancirebbe la fine dell’Earthrealm. E’ a questo punto che ha luogo il primo gioco della saga.
Tra i partecipanti dalla parte dell’Earthrealm abbiamo l’agente speciale Sonya Blade, l’attore Johnny Cage, il monaco shaolin legato al Grande Kung Lao, Liu Kang, il primo Sub-Zero Bi-Han e lo stesso Raiden, spogliato di gran parte dei suoi poteri. Non è chiaro da che parte stia Kano mentre Scorpion è schierato con l’Outworld.
Liu Kang riesce infine a sconfiggere Goro e, a seguire, Shang Tsung stesso, divenendo così il nuovo campione del Mortal Kombat e riportando le vittorie dell’Outworld a zero. Tuttavia, nel corso degli scontri e della conclusione del torneo, Goro cattura Sonya e Kano mentre Cage viene salvato da Raiden in persona.
Sempre dopo il torneo, Bi-Han e Scorpion hanno la loro resa dei conti, con il secondo che uccide il primo per vendicare la sua stessa morte. Scorpion d’altronde era stato resuscitato proprio per ottenere questo risultato. Bi-Han finisce così nel Netherrealm dove la corruzione del luogo lo trasforma in Noob Saibot.
Mortal Kombat II & Shaolin Monks – Il Falso Torneo
Il secondo gioco della saga ha luogo poco dopo il primo. Per quanto riguarda Mortal Kombat Shaolin Monks, il terzo ed ultimo spin-off della saga, questo è a tutti gli effetti un retelling espanso degli eventi di Mortal Kombat II. Aggiunge qualcosina all’inizio e spiega meglio così è successo prima, ma la storia è sempre quella.
Il fallimento di Shang Tsung non ferma infatti i piani di Shao Khan che ordina all’orda Tarkatan guidata da Baraka di attaccare ed uccidere tutti i monaci presenti nell’Accademia Wu Shi, il luogo dove è nato e cresciuto Liu Kang. Questi, insieme all’ultimo discendente del Grande Kung Lao che porta lo stesso nome, giura vendetta.
La coppia si dirige quindi verso l’Outworld e presto si incontra ed unisce le forze con Johnny Cage e Jax, che stanno cercando la scomparsa Sonya, e con Kuai Liang, il fratello minore di Bi-Han e secondo Sub-Zero che, insieme al suo confratello Lin Kuei Smoke, sta cercando Scorpion per vendicarsi di quanto successo.
Giunti nell’Outworld, però, gli eroi della Terra si trovano a gareggiare in un falso Mortal Kombat tenuto nel luogo. Nel corso dell’evento Scorpion capisce di aver sbagliato e giura di proteggere Kuai Liang mentre Kitana tradisce Shao Khan dopo aver scoperto la verità sul suo passato e sulle origini di Mileena, clone dell’edeniana.
E’ però nuovamente Liu Kang che vince il torneo sconfiggendo il nuovo guerriero shokan dell’Outworld, Kintaro, nonché l’Imperatore Shao Khan in persona. I campioni dell’Earthrealm sembrano così aver trionfato di nuovo, ma è solo una vittoria di pirro perché l’intero torneo non era altro che una trappola ideata da Shao Khan.
(continua…)