In un recente studio condotto da un’organizzazione per la salute mentale di nome Take This, diretto dalla dottoressa Rachel Kowert, sono stati rivelati i danni causati dalle comunità di gioco tossiche, sia sulla salute mentale dei giocatori che sul successo finanziario dei giochi stessi.
Take This si impegna a combattere lo stigma associato alla salute mentale nella comunità dei giochi e nell’industria dei videogiochi. Il loro studio ha messo in luce la correlazione tra la tossicità delle comunità di gioco e la riduzione dei profitti dei giochi, incoraggiando gli editori a prendere misure concrete per contrastare questa problematica nei giochi online.
Non è la prima volta che si parla di comunity tossiche e, in generale, di tutti quegli atteggiamenti all’interno delle chat di gioco che rovinano l’esperienza utente. La tendenza purtroppo non sembra affatto in declino.
Serve maggior attenzione alla salute mentale dei giocatori
Il rapporto ha evidenziato che i titoli che promuovono comunità positive e sicure hanno registrato un notevole aumento del 54% nelle entrate rispetto a quelli associati a comunità tossiche e abusive. Inoltre, in collaborazione con Nielsen, leader mondiale nei dati e nelle analisi, è stato scoperto che i giocatori sono più inclini a smettere di giocare a un gioco se si trovavano a confrontarsi con comportamenti tossici e offensivi.
Altra rilevante scoperta è stata che i giocatori tendono a evitare giochi noti per avere comunità tossiche, un fenomeno particolarmente pronunciato tra i giocatori maschi. Le giocatrici invece, che spesso si trovano ad affrontare un ambiente tossico più frequente, sono invece meno influenzate nelle loro scelte di spesa e comportamento di gioco.
Interessante è anche il fatto che i giocatori più giovani, in particolare quelli al di sotto dei 18 anni, sono più propensi a reagire contro le comunità di gioco tossiche, evitandole attivamente o abbandonandole. La tossicità rappresenta quindi un problema rilevante e diffuso nell’ambiente dei giochi moderni. Giochi come Call of Duty, Dead by Daylight e Rainbow Six Siege sono noti per essere particolarmente afflitti da giocatori che manifestano atti di cyberbullismo e comportamenti violenti.
Questo studio sottolinea l’importanza di adottare strategie di gestione della comunità e di creare ambienti di gioco positivi e inclusivi. Per garantire il successo di un gioco, è fondamentale dunque promuovere una cultura di rispetto e collaborazione, che permetta ai giocatori di godere appieno dell’esperienza videoludica senza subire danni alla salute mentale e senza essere scoraggiati dall’aggressività e dalla tossicità dei compagni di gioco.