Un gruppo di fanboy che si oppone all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha cercato di bloccare la fusione, il tutto con una causa legale che non ha avuto successo. Il gruppo ha infatti presentato venerdì 15 luglio una richiesta di ingiunzione di emergenza alla Corte Suprema degli Stati Uniti, sostenendo che la fusione avrebbe danneggiato i consumatori e i concorrenti, anche se non hanno specificato in che modo.
Activision Blizzard: i fanboy fanno una fine miserabile
La richiesta di questi fanatici è stata assegnata alla giudice Elena Kagan, la quale però l’ha respinta senza esitazione confermando così il via libera alla fusione già dato dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti. La FTC aveva infatti perso la sua causa contro Microsoft e Activision, in cui aveva sostenuto che la fusione avrebbe creato un monopolio nel settore dei videogiochi, infatti il suo appello di emergenza era stato rigettato da un’altra corte.
La Corte Suprema ha messo fine alle dispute legali negli Stati Uniti con questo verdetto, tuttavia la fusione non è ancora conclusa dato che Microsoft e Activision Blizzard hanno esteso la scadenza dell’accordo fino al 31 dicembre 2023, in attesa delle decisioni delle autorità regolatorie di altri paesi, come la CMA del Regno Unito, che sta ancora esaminando l’impatto della fusione sul mercato britannico.
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