Embracer Group ha acquisito negli ultimi anni numerosi studi e marchi famosi, come THQ Nordic, Koch Media, Gearbox e Saber Interactive, infatti l’obiettivo della compagnia è diventare la più grande azienda di videogiochi in Europa, cosi da competere con i giganti del settore come Sony, Microsoft e Nintendo. Purtroppo non tutti i suoi investimenti si sono rivelati fruttuosi e alcuni dei suoi progetti non hanno raggiunto le aspettative di vendita e qualità, inoltre quest’anno Embracer Group ha subito un duro colpo quando una trattativa milionaria con un altro gruppo è andata a monte all’ultimo minuto, causando una perdita di fiducia da parte degli investitori e una caduta del valore delle sue azioni.
Embracer Group: la crisi non ha fine
Nella relazione finanziaria relativa al primo trimestre dell’anno fiscale 2023, Embracer Group ha mostrato che le sue divisioni hanno generato un fatturato da 4,9 miliardi di corone svedesi (circa 480 milioni di euro) e un utile operativo di 1,4 miliardi di corone svedesi (circa 140 milioni di euro). Tra i titoli più venduti ci sono Biomutant, Metro Exodus Enhanced Edition, Kingdom Come: Deliverance e Saints Row: The Third Remastered.
Dai documenti mostrati si può constatare che la divisione mobile ha avuto una performance inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando un fatturato di 433 milioni di corone svedesi (circa 43 milioni di euro) e un utile operativo di 57 milioni di corone svedesi (circa 5,6 milioni di euro). Questo calo è dovuto alla maggiore concorrenza nel mercato mobile e alla diminuzione delle entrate da alcuni giochi come Idle Miner Tycoon e Cooking Craze.
Questa serie di cattive notizie ha scosso il mercato e ha fatto scendere il prezzo delle azioni di Embracer Group del 18% in una sola giornata, di fronte a questa situazione la compagnia ha deciso di adottare delle misure per ridurre i costi e ottimizzare il ritorno sull’investimento.
Il CEO Lars Wingefors ha annunciato che sono state avviate delle iniziative per chiudere alcuni progetti e studi che non erano redditizi o che non si adattavano alla visione dell’azienda, inoltre ha dichiarato che è in corso una revisione completa del portafoglio esistente per valutare quali progetti meritano ulteriori investimenti e quali no. Lo scopo di queste azioni è quello di operare in modo efficiente in tutto il gruppo e ridurre il rischio aziendale a breve termine.
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