Jumplight Odyssey è un simulatore in cui dovremo gestire una nave spaziale. Il titolo ancora in fase di sviluppo è stato pubblicato in accesso anticipato il 21 agosto 2023 su Steam. Successivamente verranno sviluppate anche le versioni per Xbox Series X|S e PlayStation 5. Jumplight Odyssey è in realizzazione da parte di League of Geeks, il team di sviluppatori australiani autori di Armello. Il loro obiettivo è riuscire a rilasciare la versione definitiva nella prima metà del 2024.
Un viaggio per donare speranza
In Jumplight Odyssey ci ritroveremo a svolgere le mansioni del Capitano di un’astronave in fuga da una temibile armata. Il nostro Capitano, la principessa Euphora, insieme al suo equipaggio è costretto a fuggire dopo l’attacco dei Zutopiani che li ha costretti ad abbandonare il loro sistema stellare natale.
A bordo della SDF Catalina in grado di spostarsi tramite Salti luce che ci consentono di percorrere distanze interstellari e raggiungere così altri pianeti, il nostro obiettivo è raggiungere la Forever Star mentre ci teniamo a debita distanza dalle astronavi degli Zutopiani. La principessa Euphora non deve solo occuparsi della fuga, ma gestire la nave, mantenere alto il morale dell’equipaggio e mantenere la promessa fatta al suo popolo cercando di non lasciare indietro nessuno.
Il duro compito di una Capitana
La versione in accesso anticipato di Jumplight Odyssey ci permette di giocare al momento solo con il Capitano Euphora e la nave SDF Catalina, gli sviluppatori presto aggiungeranno altri capitani e altre astronavi. Possiamo giocare, infatti, sia alle Odissee predefinite che creare una partita personalizzata modulando al momento lunghezza e difficoltà.
Le dinamiche di gioco di Jumplight Odyssey sono quelle tipiche di un gestionale basato sulla raccolta di risorse. Il nostro scopo sarà gestire la costruzione di macchinari che convertono e producono risorse essenziali per la nave e per l’equipaggio e gestire le priorità di produzione. Infatti l’assegnazione dei compiti viene svolta automaticamente dall’IA di gioco, l’unico nostro intervento consiste nel poter dare priorità a una determinata struttura rispetto a un’altra.
Il nostro controllo non si limita solo all’assegnare le priorità, ma possiamo anche modificare i ruoli dei membri dell’equipaggio e quindi cambiare la composizione dell’equipaggio in modo da avere più forza lavoro nelle aree di cui si ha bisogno. L’equipaggio è composto, infatti, da scienziati, marine, ingegneri, addetti alla logistica e civili che recupereremo durante le nostre missioni di salvataggio tra i vari pianeti su cui approderemo. Ogni membro dell’equipaggio, con un chiaro omaggio alla saga di Star Trek, è riconoscibile nella nave attraverso i colori della divisa che indossa, rosso per i marine, blu per gli scienziati, giallo per gli ingegneri e verde per i trasportatori.
Ogni volta che siamo nelle vicinanze di un pianeta possiamo decidere di inviare le nostre navette in missioni di ricerca di materiali sul pianeta, ricerca di superstiti e missioni di osservazione e pattuglia. Grazie a queste missioni potremo rifornire le nostre scorte di materiali e acquisire nuovi membri dell’equipaggio.
Qui plancia, c’è bisogno di calibrare i sistemi!
Jumplight Odyssey è un titolo che ci lasciato soddisfatti per il particolare stile grafico adottato che richiama i vecchi anime anni ’70/’80 a tema spaziale, in particolare La corazzata Yamato. Infatti, le cutscene sono scene animate come se fossero disegnate per un anime, mentre la grafica nel gioco cerca di mantenere lo stesso stile per quanto riguarda i personaggi mantenendo un buon livello di dettaglio. Anche le animazioni sono ben realizzate lasciando al giocatore l’impressione di giocare un gioco completamente sviluppato. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica ed allo stato attuale Jumplight Odyssey presenta alcuni nei soprattutto nella componente importante del gioco ovvero la gestione delle risorse e dei compiti dell’equipaggio.
Infatti, il gioco manca di alcune componenti tipiche e fondamentali dei titoli gestionali. Sebbene l’interfaccia di gioco sia abbastanza chiara e passando il mouse sulle varie risorse ci venga data una stima del consumo o produzione nell’ultima ora. mancano alcuni elementi essenziali come un grafico dell’andamento delle risorse. Inoltre, non è possibile monitorare il consumo di risorse di una determinata stanza, quindi se ci troviamo in carenza di energia elettrica non abbiamo idea quali stanze possiamo spegnere o quali no per mantenere in funzione le strutture essenziali. Ad esempio, non si capisce se i corridoi consumano o no energia elettrica per il mantenimento della gravità artificiale.
Sempre relativamente alla gestione delle risorse il limite di magazzino è presente per acqua ed energia elettrica ma non sappiamo qual è per le altre risorse. Inoltre, nonostante la nave sia piena di piccoli stanzini che possono essere usati come deposito in cui potremo mettere scaffali o frigoriferi, non possiamo scegliere quali risorse allocare in essi, e ciò impedisce l’ottimizzazione dei flussi dei materiali lungo la nave.
Sebbene il gioco sia abbastanza stabile, carente di bug evidenti e glitch grafici, è presente un fastidioso e frustrante bug che può rovinarci la partita se non ce ne accorgiamo in tempo. Questo bug colpisce la gestione di alcune attrezzature per la produzione dei materiali che vengono letteralmente ignorate dagli operatori anche se impostiamo la produzione prioritaria, l’unico modo per rimettere in funzione la struttura è distruggerla e ricostruirla. Anche il sistema di costruzione non è esente da imperfezioni e potrebbe essere migliorato consentendo di fare modifiche al progetto di costruzione della stanza senza dover ogni volta eliminare l’intero progetto solo per dover spostare o rimuovere un frigorifero di troppo.
Nonostante tutto, il tempo che abbiamo trascorso su Jumplight Odyssey è stato piacevole e bisogna ricordare che il progetto è appena entrato in fase di Early Access quindi c’è ancora molto tempo per apportare migliorie e rifinire un titolo che già dal punto di vista grafico è molto accattivante e ben curato. Non ci resta che seguire gli aggiornamenti futuri.