L’attesa è finalmente finita dato che Starfield è finalmente nelle case di tutti i fan Xbox e del genere sci-fi! Il nuovo gioco di ruolo spaziale di Bethesda Game Studios, la software house creatrice di capolavori come The Elder Scrolls V: Skyrim e Fallout 4, rappresenta il primo universo originale creato da Bethesda in più di 25 anni, una sfida ambiziosa che promette di portare i giocatori in un viaggio epico alla scoperta del più grande mistero dell’umanità.
Starfield è il risultato di una lunga e proficua collaborazione tra Bethesda e Xbox, due realtà che hanno segnato la storia dei videogiochi con le loro opere , le quali già prima della fusione avevano stretto collaborazioni fin dal 2002, quando fu pubblicato Morrowind sulla prima Xbox.
Da allora è passato tanto tempo e ora la software house fa parte degli studi Xbox, i quali grazie alle loro tecnologie ed ai potenti mezzi economici hanno aiutato a dar vita a questa nuova IP. Vi ricordiamo infatti che Starfield è il primo gioco di Bethesda a usare il Creation Engine 2, una versione migliorata del motore grafico che ha dato vita ai precedenti giochi dello studio.
Insomma Starfield si presenta come un gioco di ruolo spaziale dove il giocatore potrà vivere una storia unica, esplorare più di 1000 pianeti diversi, reclutare personaggi memorabili, personalizzare la propria astronave e ecc, ma sarà all’altezza delle colossali aspettative dei giocatori? Il titolo ha mantenuto le promesse fatte? Scopriamolo insieme!
Un inizio intenso
Il sistema di personalizzazione, le abilità e i tratti di Starfield sono il fulcro centrale delle prime ore di gioco, infatti sono elementi fondamentali che condizionano tutta l’esperienza di gioco. Vediamo in dettaglio come funzionano.
La personalizzazione del personaggio inizia con la scelta del nostro aspetto fisico, il che influenzerà il modo in cui il mondo reagisce alle nostre azioni. Possiamo scegliere tra diversi profili preconfezionati, oppure possiamo modificarli a nostro piacimento cambiando l’età, il sesso, l’etnia e altro ancora. Ovviamente tutte queste scelte determinano il nostro aspetto fisico finale, tuttavia non è finita dato che potremo aggregare anche vari accessori, modifiche corporali o imperfezioni al nostro personaggio.
Un aspetto legato alla personalizzazione sono le abilità, le quali sono le capacità che il nostro personaggio possiede e si dividono in cinque categorie: Fisico, Sociale, Combattimento, Scienza e Tech. Ogni categoria ha diverse sub abilità specifiche, come il combattimento corpo a corpo, la persuasione, la destrezza nell’uso di armi laser, l’assimilazione di medicine o il controllo durante il volo. Le abilità si possono migliorare con l’esperienza, infatti dovremo superare una sorta di cap per aumentare il grado della nostra abilità, tuttavia l’uso di certi oggetti speciali può facilitare questo aspetto.
A complementare il tutto ci sono i tratti, i quali sono aspetti unici che donano al nostro personaggio bonus e malus, cambiando in modo drastico l’esperienza di una run. I tratti sono implementati nel gioco tramite aspetti “secondari” come la religione, la nostra provenienza o il nostro background professionale, i quali possono conferire vantaggi passivi o attivi come la diminuzione del cooldown di certe armi o una miglior efficienza durante i salti interspaziali. Alla lunga però i tratti possono anche influenzare aspetti delle nostre abilità e delle nostre scelte, infatti nuove opzioni di dialogo o una potenza di fuoco maggiore possono segnare la nostra esperienza di gioco, rendendola diversa dagli altri.
Il sistema di personalizzazione, le abilità e i tratti di Starfield permettono al giocatore di creare il proprio personaggio in modo unico, adattandosi alla personalità ed ai vari stili di gioco degli utenti, i quali durante il proprio viaggio spaziale potranno vivere situazioni uniche e sorprendenti.
Missioni ed eventi
Come in ogni buon RPG le missioni in Starfield sono le attività che il giocatore può svolgere per progredire nella storia, ottenere ricompense, esplorare o interagire con i personaggi. Le missioni si dividono in tre tipi: principali, secondarie ed eventi casuali.
Le missioni principali sono quelle che fanno parte della trama principale del gioco, le quali portano il giocatore a scoprire il mistero degli Artefatti e delle stelle. Le missioni principali hanno diverse fasi e obiettivi, richiedendo di viaggiare tra diversi pianeti, combattere nemici, risolvere enigmi, dialogare con personaggi e fare scelte morali veramente pesanti.
Tuttavia il vero fascino di queste missioni sta nella sensazione di mistero, infatti le varie scoperte ma soprattutto una meccanica “nascosta” porterà il giocatore a vivere un’epopea spaziale come non si è mai vista dalla durata di circa 60 ore.
Le missioni secondarie non sono legate alla trama principale, tuttavia in esse il giocatore può veramente trovare l’esperienza spaziale tanto desiderata, infatti le sfide, le storie e le opportunità presenti in questa categoria di missioni donano la vera sensazione di “infinito” che gli amanti del genere spaziale adorano. Le missioni secondarie possono essere ottenute in vari modi, come parlando con gli NPC, leggendo i messaggi, esplorando luoghi nascosti o curiosi, unendosi a fazioni o semplicemente vagando per lo spazio.
Le missioni secondarie possono avere diversi livelli di difficoltà e durata, e possono portare a ricompense come denaro, oggetti, equipaggiamento, reputazione o informazioni. Come se non bastasse alcune missioni secondarie possono anche influenzare le missioni principali o altre missioni secondarie, il tutto a seconda delle scelte del giocatore.
Ad arricchire queste due tipologie di missioni ci sono gli eventi casuali, i quali verificandosi in modo imprevedibile e dinamico donano vita al gioco. Questo tipo di incontri possono essere di vario tipo, come un attacco pirata, un abbordaggio alleato, un’emergenza a bordo della propria astronave, anomalie spaziali, segnali di soccorso, offerte di lavoro o di commercio e tanto altro ancora.
Gli eventi casuali possono portare a conseguenze positive o negative a seconda delle azioni del giocatore, tuttavia la loro vera funzionalità sta nel rendere l’universo di Starfield più vivo e vario, sorprendendo il giocatore con situazioni sempre nuove ed emozionanti. Tutte le missioni o eventi di Starfield sono veramente ben costruiti, infatti la sensazione di vivere in un futuro non troppo lontano è tangibile. Come sempre il worldbuilding del gioco e lo storytelling legato sono di grande fattura come Bethesda ci ha sempre abituato.
Livelli, soldi e navi!
Il sistema di economia, di leveling e la personalizzazione della nave in Starfield sono elementi importanti per il gameplay e per l’immersione nel mondo di gioco. Queste meccaniche ad un primo impatto possono sembrare sconnesse ma in realtà sono molto più legate di quanto si pensi.
Il sistema di leveling in Starfield è classico e si basa sull’esperienza, la quale si può guadagnare in vari modi come esplorando, combattendo, risolvendo enigmi, dialogando con personaggi ma soprattutto commerciando. L’esperienza ovviamente serve per aumentare il livello del proprio personaggio e delle proprie abilità, le quali a sua volta ci faciliteranno il farming dei livelli.
Il sistema di economia in Starfield si basa sui crediti, una valuta universale che si può ottenere in vari modi come completando missioni, vendendo oggetti, commerciando con personaggi e fazioni o partecipando a eventi casuali. I crediti si possono spendere per acquistare oggetti, equipaggiamento, armi, munizioni, riparazioni, informazioni e altro ancora. I crediti si possono anche usare per modificare e migliorare la propria nave o per comprarne una nuova.
La personalizzazione della nave in Starfield è uno degli aspetti più divertenti e creativi del gioco. La nave è una sorta di “casa volante” in Starfield, infatti si può modificare e migliorare a piacimento con un editor apposito. Tra gli elementi personalizzabili c’è la forma della nave, il colore, le armi, i motori, gli scudi e il gravimotore, come se non bastasse si può anche personalizzare l’interno della nave, scegliendo gli arredi, i decori e gli oggetti personali.
Per modificare la nave e guadagnare soldi si possono visitare vari luoghi, tuttavia gli spazioporto sono certamente le aree migliori, infatti qui entrambe le azioni sono compatibili il che ci fa guadagnare esperienza dalle nostre azioni. Questa trinità di azioni sono coodipendenti in Starfield il che porta il loop di gioco ad essere noioso, divertente o frustrante in base alla difficoltà del gioco, perciò scegliere bene la difficoltà è fondamentale per avere una buona esperienza a lungo termine. Purtroppo l’unica nota dolente e impossibile da “migliorare” è l’uso costante di schermate e menu, il che può risultare stancante per chi vuole viaggiare tanto dato che può far perdere la sensazione di costanza.
Tra l’esplorazione e la sopravvivenza
Il sistema di esplorazione e di combattimento in Starfield sono due aspetti fondamentali, infatti il titolo si basa su di essi per gran parte della partita. Questi due elementi vanno a braccetto ed in più d’una occasione si fonderanno senza che il giocatore se ne accorga.
Il sistema di esplorazione in Starfield permette al giocatore di viaggiare liberamente tra più di 1000 pianeti diversi, ognuno con la propria geografia, flora, fauna, cultura e storia. Il giocatore può usare la propria astronave per spostarsi tra i sistemi stellari, all’interno di sistemi planetari o atterrare sui pianeti e lune che vuole visitare. Una volta atterrato su un corpo celeste il giocatore potrà esplorare la superficie a piedi, tuttavia per rilevare risorse, nemici e punti di interesse sarà necessario utilizzare lo scanner.
L’esplorazione nel gioco è incentivata da vari fattori come la curiosità, la ricerca di ricompense, la scoperta di segreti, la risoluzione di enigmi e la partecipazione a missioni. Tuttavia l’esplorazione è anche influenzata dalle scelte del giocatore e dalle sue relazioni con le varie fazioni, infatti le nostre “gite” nello spazio non saranno sempre tranquille dato che alcuni pianeti potrebbero essere ostili o inaccessibili, il tutto a seconda delle alleanze o delle rivalità del giocatore.
Per risolvere il problema prima citato ci sono due strade, la diplomazia o lo scontro diretto. La dialettica è certamente approfondita su Starfield, infatti i metodi di persuasione sono cambiati drasticamente se paragonati con i precedenti titoli della compagnia. Per portare dal proprio lato gli npc bisognerà riempire una barra con i punti persuasione, ovviamente prima che finisca la pazienza del tuo interlocutore, il quale è segnato in turni azione che andranno via via scendendo in base alle nostre scelte.
Ogni opzione di dialogo nel gioco ha un valore in punti e una certa probabilità di successo, più punti vale un’opzione più è difficile che funzioni, tuttavia delle volte si può ottenere un successo critico, il quale riempirà la barra di persuasione in un colpo.
Ovviamente la diplomazia non funziona sempre ed è qui che entra il sistema di combattimento di Starfield, il quale si basa sull’uso di armi da fuoco, corpo a corpo e lanciabili, tuttavia la vera bellezza di questa meccanica sta nella grande personalizzazione che ci dona il gioco, infatti possiamo cambiare le statistiche di un’arma completamente. Il giocatore ovviamente non attacca solamente ma dovrà anche difendersi, qui entrano in nostro soccorso le varie tute spaziali, le quali conferiscono abilità speciali, come una maggior velocità, uno scudo energetico o un jetpack.
Essendo un gioco spaziale il combattimento non si limita solo alla superficie ma ci segue anche nello spazio, infatti il giocatore dovrà usare la propria astronave per combattere contro altre navi nemiche usando cannoni laser, minigun o missili, tuttavia si può anche evitare il conflitto tramite la persuasione o eseguendo manovre evasive con i propulsori.
Insomma il combattimento è molto profondo in Starfield, infatti vari fattori come le abilità del personaggio, l’equipaggiamento, il livello di difficoltà, le scelte del giocatore, ma anche le condizioni atmosferiche, gli ostacoli naturali o la gravità possono determinare il fato di uno scontro. Sicuramente gli scontri in questo rpg spaziale accontenteranno tutti dato che i ritmi li stabilisce il giocatore, il feeling con le armi è ottimo e la sensazione di potenza che viene sprigionata da esse è reale.
Comparto tecnico
Per rendere giustizia alla visione di Bethesda il gioco richiede una buona potenza di calcolo, infatti per godere appieno della bellezza di Starfield è consigliato avere Windows 10/11, un processore AMD Ryzen 5 3600X o Intel Core i5-10600K, 16 GB di RAM, una scheda grafica AMD Radeon RX 6800 XT o NVIDIA GeForce RTX 2080, e una SSD.
Questi requisiti permettono di giocare a Starfield a una risoluzione di 1440p o 4K , con un frame rate di 60 FPS e settando il gioco con le impostazioni grafiche alte. Per correttezza ci tengo ad evidenziare che ho giocato al titolo in un PC di fascia alta che conta con una RTX 4090 ed una AMD Ryzen 7 5800X3D, perciò non ho mai riscontrato problemi di freeze o di crash.
Queste “grandi” richieste tecniche sono dovute alle novità introdotte dal creation engine 2, una versione aggiornata e potenziata del creation engine 1, la quale offre una grafica realistica grazie al supporto dell’illuminazione globale in tempo reale e dell’illuminazione volumetrica. Il creation engine 2 permette anche di attivare il ray tracing, una tecnologia che simula i riflessi e le ombre della luce in modo accurato, il che ci regala una grafica spettacolare che rende Starfield uno dei giochi più belli della corrente generazione.
Ovviamente il comparto visivo non è l’unico ad essere migliorato, infatti l’intelligenza artificiale ha comportamenti più vari e credibili dato che gli NPC hanno delle routine giornaliere, interagiscono tra loro e reagiscono all’ambiente rendendo l’universo di Starfield più vivo e coinvolgente. Purtroppo la IA da il meglio di se solo in contesti pacifici, infatti durante le lotte o in momenti più adrenalinici questa tende a reagire in modo lento e confusionario.
La novità più grande in Starfield però è la generazione procedurale che usa il creation engine 2, la quale può creare contenuti ambientali in modo automatico. Il gioco può generare pianeti, stelle, asteroidi, vegetazione e altre cose senza che gli sviluppatori debbano crearle manualmente.
La generazione procedurale permette di avere un universo vastissimo e diversificato da esplorare, tuttavia l’universo di gioco non si basa solo sulla generazione procedurale ma anche sulla creazione manuale, infatti gli sviluppatori hanno creato a mano molte delle location del gioco per garantire una maggiore qualità e personalità. A coronare il comparto tecnico ci sta il supporto al modding, infatti il creation engine 2 permette ai giocatori di modificare il gioco a loro piacimento donando al gioco anni di contenuti sempre freschi.
Starfield è un gioco che sfrutta al massimo le potenzialità del PC, offrendo un comparto tecnico impressionante. Il gioco attualmente è godibile solo su PC discretamente potenti, infatti per apprezzare tutta la sua bellezza è necessario avere una macchina da gioco all’avanguardia.
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