Mortal Kombat 1 è uscito e, come prevedibile, si è rivelato un vero e proprio reboot di tutto. In ogni caso questa resta l’occasione giusta per riassumere tutti gli eventi che sono successi dall’inizio ad adesso (anche perché magari non l’hai ancora acquistato). Un percorso che comprende già di per sé viaggi nel tempo e un primo soft-reboot e che è talmente corposo da dover essere diviso in tre diversi articoli.
E’ passato un altro mese dalla parte precedente, ma a quanto pare questa è ormai la mia cadenza per questi articoli. Vita marrana che si mette nel mezzo. In ogni caso, dopo la parte 1, abbiamo proseguito la narrazione fino a condurci ad un definitivo Armageddon al termine della parte 2. Sarà davvero tutto finito così?
Ti ricordo che, come i precedenti articoli, anche in questo caso mi concentrerò sulle informazioni e sugli eventi principali, lasciando da parte qualsiasi materiale non canonico e senza entrare nel dettaglio dei singoli giochi/personaggi. Inoltre, visto che è uscito da poco, mi manterrò no spoiler su Mortal Kombat 1. Iniziamo.
P.S.: la situazione di Mortal Kombat vs DC Universe è ambigua. Il gioco è considerato l’ottavo capitolo della saga (altrimenti Mortal Kombat X non sarebbe il decimo), ma i fatti narrati non vengono mai ripresi come canonici, giusto citati in Injustice da alcuni guest e forse sul finire di Mortal Kombat 11 in una visione di Raiden. E’ un po’ un’anomalia e per questo ho deciso di ignorarlo (per ora).
Mortal Kombat 2011 – Riscrivere il Passato
Mortal Kombat 2011 riprende proprio dalla fine di Armageddon. Shao Khan ha ucciso Blaze e sta per dare il colpo di grazia a Raiden quando questi decide di usare i suoi ultimi poteri per inviare un criptico messaggio al sé stesso del passato: “lui deve vincere.” La storia ricalca quindi quella dei primi tre giochi, ma in un universo alternativo.
Il messaggio arriva a destinazione, insieme ad alcune immagini mentali, mentre Raiden è a bordo della nave che sta conducendo i prescelti dell’Earthrealm verso l’isola di Sang Tsung. Questi, confuso sul vero significato del messaggio, riesce comunque a capire che l’armageddon va scongiurato e recluta Sonya, Johnny e Jax per farsi aiutare.
Raiden cerca quindi di impedire a Scorpion di uccidere il primo Sub-Zero, ma fallisce a causa delle macchinazioni di Quan Chi. Questo tuttavia porta Cyrax a ribellarsi a Sektor e ai Lin Kuei. Kang vince il torneo come nel primo gioco, ma questo non risolve la situazione e crea ancora più dubbi in Raiden. Nel mentre ha inizio il falso torneo.
Visto che far sconfiggere Tsung da Kang non ha portato a nulla, Raiden lascia indietro sia lui che Lao e parte per l’Outworld solo con Jax e Cage. I due riescono comunque a salvare Sonya mentre Smoke e Tundra (Kuai Liang) arrivano nell’Outworld in cerca di indizi sulla morte di Sub-Zero. Raiden salva quindi Smoke da Sektor e dal diventare un cyborg.
Tale cambiamento ha però conseguenze terribili perché la Cyber Initiative riesce a catturare, al suo posto, lo stesso Kuai Liang! Raiden cerca quindi di anticipare la ribellione di Kitana, mostrandole i suoi cloni, ma questo la porta ad essere catturata da Shao Khan e Mileena, per quanto Jade a questo punto decida di ribellarsi.
Jade si riunisce con i guerrieri dell’earthrealm e Kung Lao e Liu Kang vengono inviati a salvare Kitana. In una serie di eventi dati dalla convinzione di Raiden e Kang che il secondo non è il prescelto, stavolta è Kung Lao che vince questo secondo torneo battendo Kintaro. Shao Khan però lo uccide in un attimo rompendogli il collo.
Kang, furioso, sconfigge l’imperatore e la storia riprende nuovamente il suo corso, nonostante i tentativi di Raiden. Per mano di Quan Chi Sindel viene quindi resuscitata nell’Earthrealm e l’invasione dell’Outworld ha nuovamente inizio. Raiden uccide Motaro per salvare la vita di Cage e reclutare Stryker e Kabal.
Le forze di Shao Khan sono però ancora più grandi di prima. Questi adesso può contare non solo su Noob Saibot, ma anche su Cyber Sub-Zero e, vista la morte di Motaro, Sindel viene promossa generale e Shang Tsung viene drenato di tutta la sua energia vitale per potenziare ai massimi livelli la regina rinata dell’Outworld.
La resistenza dell’earthrealm riesce a salvare e riconvertire Cyber Sub-Zero e a distruggere il soulnado, ma niente sembra funzionare per Raiden. L’arrivo di Sindel porta la catastrofe. In poco tempo Kabal, Stryker, Cyber Sub-Zero, Jax, Smoke e Jade vengono uccisi mentre Nightwolf, Cage, Sonya e Kitana vengono ferite gravemente.
Proprio mentre Raiden e Kang fanno il loro ritorno (erano andati a chiudere inutilmente aiuto agli Dei Antichi), Nightwolf si sacrifica per uccidere Sindel e, se Sonya e Cage sopravvivono alle loro ferite, Kitana esala l’ultimo respiro tra le braccia di un Liu Kang che a questo punto abbandona totalmente Raiden.
Rimasto senza alleati e disperato, Raiden chiede aiuto a Quan Chi promettendogli in cambio le anime di tutti i guerrieri caduti, compresa la sua, dovesse fallire. Tuttavia questi ha già ottenuto ogni anima come parte dell’accordo con Shao Khan e usa proprio questi revenant per attaccare il Dio del Tuono. E’ a questo punto che comprende la verità.
Il “lui” del messaggio del futuro è lo stesso Shao Khan che, dovesse fondere earthrealm e outworld, scatenerebbe l’ira degli Dei Antichi. Liu Kang però non crede al Dio del Tuono che, nello scontro, lo uccide involontariamente. Il piano di Raiden stavolta funziona. Shao Khan viene distrutto e l’armageddon evitato, ma a quale costo?
Mortal Kombat X – Il Ritorno di Shinnok
Il secondo gioco della linea temporale alternativa, Mortal Kombat X, ha in realtà una storia spezzata in due. La prima breve parte avviene cinque anni dopo il precedente titolo. Successivamente abbiamo uno scatto temporale in avanti di ben venti anni per vedere come effettivamente vanno a concludersi le vicende introdotte all’inizio.
La prima parte viene interamente coperta dal primo capitolo. I pochi guerrieri sopravvissuti dell’earthrealm, tra cui Raiden, Fujin, Cage, Sonya e Kenshi, stanno cercando di respingere le orde demoniache del Netherrealm guidate da Shinnok, intenzionato a corrompere la forza vitale dell’earthrealm racchiusa nel Jinsei.
Lo scontro è reso particolarmente arduo dal fatto che Shinnok e Quan Chi hanno tra le loro fila come revenant tutti i loro vecchi alleati. La battaglia viene però sorprendentemente risolta da Johnny Cage che, facendo appello ad un’energia sconosciuta, sconfigge Shinnok e fa sì che Raiden lo intrappoli nel suo stesso amuleto.
Nei giorni dopo la vittoria, mentre Johnny e Sonya stanno esplorando la fortezza di Quan Chi, questi li attacca con alcuni revenant. L’intervento di Raiden non solo salva i due umani, ma permette al Dio del Tuono di scoprire un metodo per riportare alla vita i revenant sotto il comando dello stregone.
Sempre in questo periodo di tempo, anche se nel gioco viene raccontato dopo, Kotal Khan si impadronisce del trono dell’Outworld strappandolo a Mileena e Baraka. Se il secondo viene ucciso da D’Vorah, la prima viene imprigionato, ma riesce a fuggire ed a mettere su una resistenza fatta di edeniani (con la promessa di ripristinare il loro reame).
Mortal Kombat X (fumetto) – Legami di Sangue
Al contrario di molti altri spin-off su altri media (tra film e precedenti fumetti), quello di Mortal Kombat X è canonico e narra gli eventi che avvengono nello skip temporale del gioco omonimo, portandoci a scoprire la sorte di molti personaggi della vecchia linea temporale. I dodici volumi sono divisi in tre archi narrativi.
Al centro del racconto c’é il ritorno dei Kamidogu, stavolta sotto forma di pugnali. Questi sono stati usati per sigillare l’amuleto di Shinnok, ma ora la magia del sangue presente in essi è stata corrotta e chiunque venga ferito da uno dei pugnali vede i propri poteri aumentare, ma viene anche pervaso da un’ira sanguinaria incontrollabile.
Il primo arco narrativo ci riporta in un universo di Mortal Kombat che, nonostante la caduta di Shinnok, è tutto tranne che in pace. Nonostante l’earthrealm abbia una nuova generazione di eroi e sia più attivo nell’assistere i vari reami, questi sono dilaniati dalla guerra civile tra Kotal Khan e Mileena per l’Outworld.
Se il primo può contare su una labile alleanza con il Drago Nero, con gli antichi dei e con l’earthrealm, la seconda, affiancata dall’amato Reiko, ha molti più alleati tra il Drago Rosso, i cyber Lin Kuei, gli shokan, gli oni e persino il chierico del Caos Havik che ha preso il controllo dell’isola di Shang Tsung.
Nel secondo arco narrativo si scoprono alcuni retroscena di Mortal Kombat X (tipo come ha fatto Kuai Liang a tornare umano) e viene rivelato che, dietro a tutto il caos dei Kamidogu c’é, ovviamente, Havik. Questi ha corrotto e ingannato Shujinko, Reiko, Daegon e persino lo stesso Raiden. Tutto pur di generare il caos che tanto adora.
Non tutto però va per il peggio. Kotal Khan e le forze speciali dell’earthrealm riescono a respingere l’attacco degli Oni e degli Shokan, forgiando un’alleanza con questi secondi. Sia loro che Mileena, che ha scoperto l’inganno, si dirigono all’isola di Shang Tsung. Nel mentre Scorpion decide di morire piuttosto che cedere il suo potere ad Havik.
Il terzo arco narrativo è quello conclusivo. Mentre sull’isola di Shang Tsung scoppia un enorme guerra a più fronti, Havik uccide Reiko e arriva ad un passo dal suo vero obiettivo: l’amuleto di Shinnok che contiene il potere del Dio Antico. Un redivivo Scorpion tuttavia lo decapita e trascina la sua testa nel Netherrealm.
L’epilogo del fumetto ci mostra che dietro ad Havik c’era niente meno che Quan Chi che aveva donato al chierico la magia del sangue di Nitara per corrompere i Kamidogu. Quan Chi uccide definitivamente Havik per non avergli consegnato l’amuleto, ma è comunque soddisfatto che questo ora sia nuovamente integro.
Infine Sub-Zero, assistito da Bo’ Rai Cho, riesce a porre fine alla minaccia dei Cyber Lin Kuei grazie ad un virus che fa riguadagnare l’umanità a Cyrax. Distrutto Sektor, Cyrax decide di autodistruggersi con tutti i cyborg ed ora Sub-Zero è pronto a riformare i veri lin kuei a partire dalla sua prima nuova allieva, Frost.
Mortal Kombat X – La Nuova Generazione
Prosegue quindi la storia di Mortal Kombat X. Sono passati venti anni dal ritorno di Shinnok e, come conseguenza di quanto successo sia in quell’occasione che nel fumetto, l’earthrealm ha deciso di fondare una squadra speciale che si occupi di gestire i problemi di varia natura che si possono creare tra i reami.
Di questa fanno parte anche Cassie Cage, figlia di Johnny e Sonya, Jacqui Briggs, figlia di Jax, Takeda, figlio di Kenshi, e Kung Jin, cugino di Kung Lao. La squadra si sta preparando ad una missione nell’Outworld visto che il gran maestro dei Lin Kuei, Sub-Zero, è improvvisamente scomparso e bisogna capire cosa sta succedendo.
Per quanto l’intera missione si riveli niente più che un’esercitazione, la situazione nell’Outworld si fa comunque drammatica molto velocemente quando Li Mei, alla guida di un’immensa quantità di fuggiaschi, rivela che Mileena è ora in possesso dell’amuleto di Shinnok e che Kano ha probabilmente tradito Kotal Khan.
La squadra speciale individua Kano e ottiene le informazioni sul nascondiglio di Mileena. Insieme a D’Vora quindi questi catturano finalmente la ribelle, ma, all’insaputa di tutti, D’Vorah, dopo aver visto ciò di cui Shinnok è capace nel fumetto, ha deciso di tradire Kotal e schierarsi con lo stregone Quan Chi e lo stesso Dio Caduto.
D’Vorah ruba l’amuleto e le forze dell’earthrealm nell’Outworld si mettono al suo inseguimento, cosa che però porta Kotal a pensare che sia Raiden ad averlo tradito. Le cose vanno invece meglio alla squadra nel Netherrealm che riesce a catturare Quan Chi. L’arrivo di D’Vorah manda però tutto al diavolo e Shinnok viene liberato.
Shinnok riprende così il suo piano originario, solo che stavolta agisce in modo completamente inaspettato insieme ai revenant a lui rimasti. Bo’ Rai Cho e Raiden vengono colti di sorpresa, con il primo che viene velocemente ucciso, e Shinnok prende così possesso del Jinsei, iniziando a corromperlo.
Le forze dell’earthrealm si accorgono del cambiamento in corso, ma vengono ostacolate da Kotal Khan, ancora convinto di essere stato tradito. Il team di Cassie riesce tuttavia a sfuggire allo scontro e a raggiungere il Jinsei. Qui Shinnok viene sconfitto quando la figlia di Johnny scopre di avere accesso agli stessi poteri del padre.
La conclusione è però tutt’altro che positiva. Raiden, pesantemente ferito, viene posto nel Jinsei per guarire, ma il processo corrompe lo stesso Dio del Tuono che, dopo aver decapitato Shinnok, si dirige da Liu Kang e Kitana, adesso sovrani del Netherrealm, e li avverte che ora l’earthrealm avrà la propria vendetta.
Mortal Kombat 11 – Il Terremoto Temporale
L’ultimo gioco della linea temporale alternativa, Mortal Kombat 11, riprende precisamente dalla conclusione del precedente, mostrandoci più nel dettaglio le scene con il Raiden corrotto e rivelandoci che Kronika, che ha assistito a tutto, non intende perdonare il Dio del Tuono per aver devastato l’equilibrio temporale.
Due anni dopo Raiden spinge Sonya e Cassie ad attaccare il Netherrealm e la fortezza di Liu Kang e Kitana. La missione si rivela un successo, ma Sonya muore nello scontro e Cassie e Johnny perdono fiducia in Raiden. Non solo però perché Kronika ripristina la struttura e si allea con Liu Kang e Kitana. La sua missione? Resettare il tempo.
La prima azione di Kronika è quella di usare le sabbie del tempo della clessidra per unire passato e presente, conducendo nel tempo attuale le versioni di 27 anni prima di: Johnny, Sonya, Jax, Skarlet, Erron Black, Kano, Shao Kahn, Baraka, Liu Kang, Kitana, Kung Lao, Jade e il vecchio Raiden. Il Raiden corrotto si dissolve invece in sabbia.
Dopo una serie di scontri, Kotal si allea con Raiden mentre Shao Khan unisce le forze con Kronika. Questa può contare anche sul costrutto Geras, sullo Scorpion del passato e su Frost, Sektor e Cyrax che hanno ripreso a convertire i Lin Kuei. Kronika riesce persino a mettere le mani su delle fiale contenenti l’essenza del Jinsei.
Raiden cerca quindi di organizzare le forze a lui alleate per fermare i piani dell’avversaria mentre sempre più alleati del presente e del passato si uniscono a questa. Sub-Zero e Hanzo fermano la Cyber Initiative, ma Kronika recupera il corpo di Sektor da poter clonare e quindi il problema è solo parzialmente risolto.
A peggiorare le cose, Raiden scopre che la dea della virtù Cetrion è in realtà figlia di Kronika e sorella di Shinnok e ha appena distrutto tutti gli Antichi Dei. Kronika non vuole solo resettare il tempo, ma anche ripristinare l’universo stesso usando i suoi figli come i poli estremi dell’equilibrio, Cetrion per la luce e Shinnok per l’oscurità.
Scoppia quindi una vera e propria guerra totale. La Kitana del passato diventa Khan dell’Outworld mentre le forze speciali uccidono Kano. Kronika riesce a recuperare la sua corona grazie all’inaspettata alleanza con il Jax del presente. Hanzo viene ucciso, ma questo convince la sua versione del passato a cambiare schieramento.
Poco prima dello scontro finale, Raiden ha l’illuminazione decisiva: fin dall’alba dei tempi Kronika non ha fatto altro che porre lui e Liu Kang l’uno contro l’altro perché temeva la loro forza combinata. Con questa rivelazione, nel corso dello scontro, Raiden si sacrifica per fondersi con Liu Kang e affrontare così Kronika.
Asceso a divinità del fuoco, le forze di Kronika non possono niente contro Liu Kang. Lo stesso titano, pur assorbendo la stessa Cetrion per incrementare i suoi poteri e resettare il tempo, viene sconfitta. Liu Kang diviene così il nuovo guardiano del tempo e, consigliato da un Raiden umano, decide di dare forma ad un nuovo mondo.
Per farlo, però, Liu Kang ha bisogno della corona e per recuperarla, Fujin, Shang Tsung e Nightwolf di 27 anni prima vengono inviati nel passato. Nel corso della missione reclutano Sheeva e resuscitano Sindel. La corona viene recuperata con successo, però, le cose non vanno minimamente come dovrebbero a causa della natura di Sindel.
Si scopre infatti che questa è sempre stata malvagia e ha tradito di propria iniziativa suo marito per sposare Shao Khan. I due massacrano così tutte le forze dell’Outworld alleate a Raiden, Kotal compreso. Shang Tsung ne approfitta per ottenere la corona, uccidere tutti e sconfiggere Kronika, pronto a diventare il nuovo Dio supremo.
All’apice di quello che sembra il suo successo, ecco però apparire Liu Kang in versione Dio del Fuoco che gli dice che tutto questo non era altro che una sua strategia per ottenere la corona, anche se al costo della vita dei suoi amici. I due si scontrano e… non posso rivelarti il risultato finale. Nel prossimo paragrafo ti spiego perché.
Mortal Kombat 1 – La Nuova Era
Con il definitivo reset del tempo ed una nuova era che si forma dalle ceneri della linea temporale alternativa, arriviamo infatti a Mortal Kombat 1. Se Mortal Kombat 2011 è stato un soft reboot, questo titolo è a tutti gli effetti un “ricominciamo da zero.” Molte cose infatti sono state completamente cambiate… o forse no?
Purtroppo non posso rivelare troppo, ma lascia che ti dica che, per quanto i trailer ti possano portare a pensare che solo uno dei finali di Mortal Kombat 11 ha avuto luogo, in realtà la risposta alla fine della storia sarà molto più complessa di così. Curioso? Beh, non ti resta che acquistare il gioco e scoprirlo da te!