Se sei un appassionato di giochi indie probabilmente conosci la saga di Mary Skelter, una serie di RPG dungeon crawler ambientati in un mondo oscuro e surreale. Il terzo e ultimo capitolo, Mary Skelter Finale è uscito da poco su Steam, dopo essere stato pubblicato in precedenza su Nintendo Switch e PlayStation 4.
Mary Skelter Finale è uno dei tanti esempi di come il mercato indie sia in continua crescita e innovazione. Tuttavia lo sviluppo di questi giochi richiede una saggia gestione dei costi data la forte concorrenza, la quale cercherà sempre di pubblicare un gioco il più rifinito possibile. Sarà riuscita la Compile Heart a far emergere il suo prodotto su PC? Il titolo sarà una degna conclusione per la saga? Scopriamolo insieme!
Un buon esportene dei JRPG
Mary Skelter Finale si può dividere in tre grandi aspetti ovvero: la storia, grazie alla quale si seguono gli eventi e dei dialoghi tra i personaggi; la parte dungeon crawler, nella quale si esplorano i labirinti pieni di nemici e di enigmi; e la parte visual novel, dove si può assistere al finale “canonico” della saga e ai vari epiloghi dei personaggi. Come fa questa triade di elementi a sorreggere il peso del gioco? Ebbene il merito sta nell’equilibrio con le quali sono state gestite, infatti nessuno scavalca l’altro ed anzi si turnano rendendo il titolo vivace. Vediamo affondo questi aspetti!
Il combattimento si basa su un sistema a turni dove si possono scegliere tra diverse opzioni come attaccare, usare le abilità, oggetti o difendersi. Ogni personaggio ha una barra del sangue che si riempie man mano che infligge o subisce danni, quando la barra è piena il personaggio entra in modalità Blood Skelter, aumentando le sue statistiche ma rendendolo incontrollabile, tuttavia grazie alla modalità Massacre Mode possiamo riprendere il controllo, sfruttando il sangue per attivare potenti mosse speciali chiamate Blood Splatter. Per rendere il titolo più variegato ogni Blood Maiden ha una forma base e una forma alternativa chiamata, la quale cambia il suo aspetto e le sue abilità in base alla propria personalità
Il sistema dungeon crawler di Mary Skelter Finale è molto ricco e vario, infatti offre diverse possibilità di personalizzare la tua esperienza. Tra le caratteristiche principali del sistema c’è la modalità Zapping, la quale permette di cambiare tra due gruppi di personaggi in tempo reale, questo dà la possibilità di affrontare situazioni diverse con strategie diverse, infatti potremo aiutare, superare ostacoli o risolvere enigmi a nostra discrezione.
A rendere più fluido il sistema dungeon crawler di Mary Skelter Finale ci sta la modalità Kagome-Kagome, il quale si attiva quando uccidi molti nemici in una volta sola. Questa modalità farà entrare in una sorta di trance i nostri personaggi, che in questa fase vedranno i punti deboli dei nemici infliggendo loro danni devastanti, tuttavia questa modalità ha una durata limitata e consuma i tuoi punti SP.
Ovviamente in Mary Skelter Finale affronteremo molti nemici spaventosi, quelli presenti in maggior numero sono i Marchens, creature deformi e malvagie ispirati a personaggi delle fiabe come Cappuccetto Rosso, il Lupo Cattivo, la Regina di Cuori e molti altri. Ogni Marchen ha le sue caratteristiche, punti deboli e resistenze, i quali cambiano da sottospecie a sottospecie dando sempre una sensazione di sfida.
Tra i nemici più temibili ci sono i Nightmares, giganteschi mostri che non puoi sconfiggere facilmente, i quali hanno una barra della rabbia che aumenta quando subiscono danni o quando vengono disturbati da altri Marchens, quando la barra della rabbia si riempie i Nightmares entrano in modalità berserk e diventano più veloci, forti e resistenti, inoltre possono distruggere le pareti del labirinto e creare nuovi percorsi.
Per combattere i vari nemici il giocatore avrà a disposizione diverse armi, le quali si dividono in due categorie: le armi da mischia e le armi da fuoco. Le armi da mischia sono usate dalle Blood Maidens e dai personaggi maschili, avendo tre tipi di attacco: bloodshot, slice e strike. Le armi da mischia possono essere potenziate con i blood crystals, dei cristalli che si ottengono sconfiggendo i nemici o esplorando il labirinto, i quali possono aumentare le statistiche delle armi o conferire loro effetti speciali.
Le armi da fuoco anche chiamate Mary Gun possono sparare proiettili di diversi elementi: fuoco, vento, terra e acqua. Le pistole possono essere potenziate con i blood crystals, ma anche con le munizioni speciali che si trovano nel labirinto, queste munizioni possono avere effetti diversi, come aumentare la potenza dei proiettili, infliggere status negativi ai nemici o curare gli alleati.
Uno dei punti forti di Mary Skelter Finale rispetto ai suoi precedenti è l’introduzione della modalità visual novel, con la quale trasforma il titolo in un racconto romantico liceale, il che può alleggerire l’esperienza dopo tante ora di gioco. il gioco include tutte le scene degli eventi di Mary Skelter: Nightmares e Mary Skelter 2, permettendo così ai giocatori di ripercorrere la storia della saga.
Un reparto tecnico altalenante
La grafica di Mary Skelter Finale è realizzata in 3D arcaico per gli standard attuali, sia per quanto riguarda i nemici che le ambientazioni, tuttavia lo stile anime riesce a coprire in parte le carenze tecniche donando un’atmosfera dark e surreale, con nemici sono ben disegnati e animati dai design originali e spaventosi. Le scene di combattimento sono dinamiche e colorate, tuttavia le animazioni risultano poco fluide con cattive intersezioni, il che si nota soprattutto all’inizio degli attacchi. Le scene di dialogo sono invece presentate con immagini statiche dei personaggi, i quali cambiano espressione a seconda della situazione, il che può piacere o non ma che in modo obiettivo appare una maniera pigra di narrare la storia.
Le musiche presenti nel titolo sono adatte al genere del gioco, con brani che accompagnano le fasi di esplorazione, di combattimento e di narrazione, alcune di esse sono riprese dai capitoli precedenti, mentre altre sono inedite. Il doppiaggio è disponibile solo in giapponese con voci che interpretano bene i vari personaggi e le loro emozioni, tuttavia sottotitoli presenti sono solo in lingua inglese.
L’interfaccia del gioco è poco intuitiva dato che le icone ed i menu possono risultare confusionarie, il che può far perdere tempo anche per azioni semplici come consultare una mappa dei dungeon, vedere il menu oggetti o analizzare un glossario. In conclusione il comparto tecnico di Mary Skelter Finale è funzionale ma manca di cura e semplicità.
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