Microsoft si trova ad affrontare una situazione piuttosto imbarazzante, poiché una serie di documenti interni trapelati nel corso della sua disputa legale con la Federal Trade Commission (FTC) sono stati resi pubblici. In uno di questi documenti emerge un’email inviata da Phil Spencer, il capo di Xbox, che mette in luce l’interesse dell’azienda nell’acquisire società come Nintendo, Valve o Warner Bros. Interactive Games, nonostante il fatto che l’azienda giapponese avesse respinto l’idea molti anni fa.
Microsoft compra Nintendo
Nell’email, datata giugno 2020, si legge:
“Takeshi, sono pienamente d’accordo sul fatto che Nintendo rappresenti IL principale asset per noi nell’ambito dei videogiochi e oggi il settore videoludico sembra essere la via più probabile per ottenere rilevanza tra i consumatori”.
Spencer menziona anche di aver avuto numerose conversazioni con i vertici di Nintendo riguardo a una possibile collaborazione più stretta, sottolineando che Microsoft potrebbe essere nella miglior posizione per concretizzare tale opportunità.
Tuttavia, Spencer riconosceva che la situazione per l’acquisizione della società giapponese non era ottimale all’epoca: “La situazione sfortunata (o fortunata per Nintendo) è che Nintendo è seduta su un cospicuo ammontare di liquidità”. Fa riferimento a un ex membro del consiglio di amministrazione di Microsoft che ha acquisito azioni di Nintendo, suggerendo la possibilità di future opportunità che potrebbero emergere.
Tuttavia, Spencer non contemplava l’idea di un’acquisizione ostile.
“Senza quel catalizzatore, non vedo un percorso per una fusione a breve termine concordata tra Nintendo e Microsoft e non credo che un’azione ostile sarebbe una mossa saggia. Stiamo giocando a lungo termine. Tuttavia, il nostro Consiglio di Amministrazione ha esaminato attentamente il potenziale acquisizione di Nintendo (e Valve) ed è completamente favorevole, così come lo sono io”.
Per quanto riguarda l’eventuale acquisizione di Warner Bros. Interactive, emerge il problema relativo alle proprietà intellettuali, che non sarebbero incluse nell’operazione. Inoltre, Spencer riconosce che né ZeniMax Media né Warner Bros. sono paragonabili a Nintendo.
“L’acquisizione di Nintendo rappresenterebbe un momento di grande importanza nella mia carriera e credo sinceramente che sarebbe una mossa vantaggiosa per entrambe le aziende”.