Sviluppato da ZOO Corporation e pubblicato da Eastasiasoft, Mystic Gate è un twin stick shooter roguelike dungeon crawler con piccole aggiunte da adventure game. Il titolo è palesemente ispirato a titoli come Enter the Gungeon (qui trovi la nostra recensione del suo sequel: Exit the Gungeon) con tanto di giganteschi boss pronti a riempire lo schermo di proiettili. Noi abbiamo attraversato il portale su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Mystic Gate – un misterioso portale pieno di segreti da svelare
La trama di Mystic Gate è decisamente un orpello, una mera scusa per giustificare quello che andremo a fare, ossia sparare a qualsiasi cosa appaia su schermo procedendo di piano in piano. Ma procediamo con ordine. Noi vestiamo i panni di un avventuriero dai capelli celesti accompagnato da un piccolo robottino fluttuante. Il titolo pubblicato da Eastasiasoft si limita a dirci che è apparso un misterioso portale magico e che dentro ci sono una marea di pericoli.
Tra sfide, tesori, armi all’avanguardia e boss giganteschi, Mystic Gate ricalca fedelmente (anche troppo) titoli come il già citato Enter the Gungeon. E questo lo porta ad avere un impatto identitario decisamente scarno e debole. Non basta, infatti, la città/hub microscopica per farlo spiccare fra i titoli del suo stesso genere e che ne popolano il catalogo. Infatti, la città ha sì altri PNG ma giusto uno si limiterà a dirci qualcosa per plasmare la narrazione, gli altri sono adibiti a compiti ludici come acquisto di bonus e ritiro di ricompense varie.
Tutto qui, chi cerca quindi una narrazione resterà abbondantemente deluso. Mystic Gate non vuole raccontare una storia, offre giusto un leggero cenno, una giustificazione e sulla falsa riga di molti titoli da cui trae ispirazione, ci getta subito nell’azione in un dungeon, situato proprio oltre il misterioso portale, suddiviso in vari piani e da affrontare in un’unica feroce run. E a tal proposito, pronto a scoprire come è combattere in Mystic Gate?
La proceduralità di armi e nemici
Ancora una volta Mystic Gate prende tutto da Enter the Gungeon. Anche qui iniziamo l’avventura con un’arma semplice e abilità passive pre-equipaggiate (e che approfondiremo tra poco). Il sistema di gioco è da twin stick shooter col mirino a schermo liberamente da indirizzare con l’analogico mentre ci si sposta lungo ripiani in 2D con visuale isometrica. Tutto nel gioco è procedurale e questo significa che nemici, trappole, composizione delle stanze, commerciante, oggetti e tesori cambiano ogni volta di posizione.
Come da manuale del genere, ci ritroveremo a vagare di stanza in stanza ritrovandoci blindati in esse fin quando non elimineremo tutti i nemici schermo… o finché non saremo ammazzati noi. E sì, anche in Mystic Gate si muore abbastanza spesso anche se siamo decisamente lontani dal livello di difficoltà proposto da Enter the Gungeon. Inoltre, come nel titolo già citato, se muori, perdi tutto (armi e soldi ed equipaggiamenti) e ricominci dal primo piano.
Ammettiamo che la varietà di armi ci ha sorpresi. Non mancano le bocche di fuoco classiche ma ce ne sono alcune più originali e stravaganti come lanciare dei droni esplosivi. Anche il feedback non è male e ovviamente ci sono armi totalmente inutili e altre decisamente più devastanti. Non mancano neanche armi ravvicinate che regalano non poche soddisfazioni. Inoltre, ricordiamo che il protagonista è dotato anche di una capriola con cui può schivare i proiettili nemici.
E parlando di nemici, questi sono abbastanza vari ma la loro tipologia è palesemente ispirata da altri titoli. Non mancano i blob, i libri magici fluttuanti, i goblin e tante altre creature già viste e ammazzate altrove. Migliorano un po’ i boss, giganti, con ottimi pattern da memorizzare e anche un pochino più originali. Inoltre, come da genere, i boss saranno procedurali come i livelli e quindi non è detto che dietro la stanza finale troverai sempre lo stesso avversario ad attenderti.
A tal proposito, per accedere al boss di fine piano dovrai prima raccogliere un determinato numero di chiavi sparse in giro per il livello e che potranno essere ottenute da nemici o tesori. Inoltre, non manca la stanza del commerciante con oggetti di vario genere da acquistare utilizzando la valuta del titolo. E oltre le armi, potrai ottenere energia vitale o abilità passive ed attive da equipaggiare. Ecco, per le suddette abilità Mystic Gate aggiunge qualcosina di personale.
Nel titolo pubblicato da Eastasiasoft, all’interno dell’hub, otterrai delle particolari gemme verdi. Queste si ottengono usando armi nuovi, scoprendo e sconfiggendo nemici nuovi e soddisfacendo missioni secondarie (in genere si tratta di uccidere TOT nemici). Queste gemme possono essere spese per acquistare abilità passive che resteranno permanentemente. Ecco, con questa aggiunta il titolo gradualmente diventa sempre più accessibile considerando che potrai aumentare l’energia o anche impostare una resurgo automatica.
Grafica e sonoro
Graficamente, Mystic Gate soffre dello stesso problema evidenziato nel gameplay: è palesemente la copia di un altro titolo. Non bastano i biomi diversi per costruire una forte identità a un titolo che è semplicemente un Enter the Gungeon più facile, meno profondo e con una lore eccessivamente debole e sciapa. Ciò non toglie che il lato grafico è comunque solido e svolge il suo dovere, seppur totalmente nell’anonimato.
Il sonoro offre buoni effetti acustici con tracce un po’ fiacche ma mai fastidiose. Da segnalare che il titolo non include i sottotitoli in lingua italiana ma i testi a schermo sono decisamente scarsi e il tutto è molto comprensibile anche per chi non mastica la lingua straniera. Infine, il titolo include una modalità cooperativa locale attivabile dall’hub e che raddoppia il divertimento del titolo, rendendolo però anche più semplice e caotico.